ArgentoVivo – Daniele Silvestri

#IORESTOACASA...con Fantasia! - Musica e parole

La canzone che voglio proporvi e su cui voglio farvi riflettere è di Daniele Silvestri...e si intitola

"ArgentoVivo"

Ecco il testo:

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere

Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore

Questa prigione corregge e prepara una vita
Che non esiste più da almeno vent'anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi

Però la sera mi rimandano a casa, lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere

E il tempo scorre di lato ma non lo guardo…

Cosa ci dice questa canzone, cosa ci insegna:

Un ragazzo non riesce a salire su un pullman, ci prova, mostrando la sua energia, la sua corsa, pur di salire, impaurito di perdere l’occasione di accoglienza, di futuro. Sopra, il mondo ordinato ed adulto, che in verità mostra uomini e donne pallidi e silenziosi nei loro segni di frustrazione, la forma in cui quella stessa energia iniziale e vitale si è adattata. La società vive di strutture istituite: la scuola, il lavoro, la famiglia.

Non ci domandiamo se tutto quello che è organizzato nella nostra società sia davvero conforme alle pulsioni, all’intelligenza, che oggi scopriamo sempre più “emotiva”, della natura umana. Non ci domandiamo se la creatività primordiale di ogni personalità commista alla voglia di scoperta e desiderio trovi una forma di accoglimento. Se per chi non ancora consapevole della sua individualità, e che vorrebbe cercare la sua forma come l’argento vivo, nella trasversalità delle sue intelligenze, sia adatto alle forme ad esempio di apprendimento proposte dalla scuola. Se quelle modalità organizzate siano efficienti per la società ma non per la persona. L’adolescenza è il momento più critico di questo interrogativo mai posto, negato da tutti e quindi più difficile.

L’adolescenza è l’età in cui si passa dal luogo iniziale della famiglia, dove c’è la prevalenza degli aspetti affettivi, per affrontare il mondo e le sue strutturazioni, per cui le stesse figure paterne e materne assumono funzioni nuove. In particolare, secondo gli archetipi psicologici, quella paterna è quella che dovrebbe assolvere al ruolo di traghettatore tra l’individuo e le regole della società.
Il ragazzo, protagonista metaforico, combatte con la sua inadattabilità, la sua resistenza, che diventa rancore, che lui riesce a smaltire con l’isolamento e nella comunicazione dei social o elettronica.
La canzone può sembrare parziale perché manca di un aspetto, la figura paterna deve essere simbolo del desiderio, unica via di fuga dal conformismo e celebrativa della vita, a cui però non tutti accederanno.
La canzone è lirica pura e quindi assoluta.

Imprescindibile nel comprendere gli adolescenti ma anche gli ultimi del mondo, la diversità di ogni singolo e le nostre inadattabilità.

Curiosità:

Il brano è stato realizzato con la partecipazione del rapper Rancore e di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours.

Silvestri ha presentato Argentovivo durante la sua partecipazione al 69º Festival di Sanremo, classificandosi sesto ma vincendo il Premio della Critica "Mia Martini", il Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla" e il Premio "Sergio Bardotti" per il miglior testo.

Spero di aver commentato una canzone interessante e che ascoltata con passione!!!

Inviateci dei commenti!

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Rubrica a cura di: Ramona

Dove si balla - Dargen D'Amico

#SPUNTIDIFANTASIA! - Musica e parole

Continuiamo l'analisi delle canzoni che hanno partecipato all'ultima edizione del Festival di Sanremo: oggi ci dedichiamo al brano che sta spopolando in radio e altri canali musicali, interpretato da Dargen D'Amico

Dove si balla

Il brano “Dove si balla” è un invito alla leggerezza in questo periodo difficile (“Dove si balla, Fottitene e balla, Tra i rottami, Balla per restare a galla, Negli incubi mediterranei”). Si balla tra le incertezze, tra momenti difficili e situazioni complicate legate chiaramente alla pandemia. La musica dance diventa antidoto alla quotidianità (“Dai metti la musica dance, Che tremano i vetri di casa, E la sente la sente la sente, Anche un parente di giù, (Ciao zio Pino!)”).

Il testo di Dove si balla vede la firma dello stesso Dargen d’Amico (che si definisce "cantautorap") insieme a Gianluigi Fazio ed Edwyn Roberts. Sempre loro sono presenti nella musica con la collaborazione di Andrea Bonomo.

In "Dove si balla", Dargen D’Amico ha inserito delle sonorità dance che ricordano moltissimo gli anni Novanta, le quali si fondono con l’indie-pop moderno. 


Il vero nome di Dargen D’Amico è Jacopo D’Amico ed è nato a novembre del 1980. E’ rapper, produttore e dj. Il primo disco pubblicato risale al 2006 e si intitola “Musica senza musicisti” e vede 23 tracce presenti. Due anni dopo ha rilasciato “Di vizi di forma virtù”, seguito poi dal disco “CD'”

Dargen D'Amico è sempre stato uno degli autori più presenti al Festival: ineccepibile il suo lavoro autoriale sia in "Glicine" di Noemi, che nella finalista "Chiamami per nome" di Fedez e Francesca Michielin.

Ha rivelato che, tra le sue influenze, ci sono Franco Battiato, Enzo Jannacci e Lucio Dalla. Ha raccontato più volte di essere un grande fan di Dalla, citandolo apertamente nel video ufficiale di Nostalgia istantanea (in cui viene realizzato un dipinto) e nel brano Come l’Italia e San Marino.

Buon ascolto!

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Rubrica a cura di: Ramona

984 - George Orwell

#SPUNTIDIFANTASIA! Consigli di lettura

Oggi esploriamo le pagine di un altro grande romanzo di formazione, davvero illuminante dal punto di vista dell'interpretazione delle criticità della società contemporanea: il libro di oggi è la grande opera di George Orwell

1984

1984 racconta di un mondo controllato da un governo fortemente totalitario: nel romanzo la società è dominata dal Grande Fratello, un misterioso personaggio che nessuno ha mai incontrato di persona e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini, mediante l’uso di speciali teleschermi. In questo mondo in cui la libertà è stata del tutto abolita, il protagonista del romanzo, Winston Smith, decide di ribellarsi e inizia a scrivere un diario: già questo è un gesto molto pericoloso, che, se scoperto, può portare all’arresto, alla tortura e alla soppressione.

Pur appartenendo al Partito Esterno (organizzazione politica che collabora col Grande Fratello falsificando i documenti a favore del governo), Winston è deciso a fare di tutto per rovesciare la società e inizia a indagare sul passato nella speranza di poter analizzare più chiaramente il suo nemico. Durante le ricerche Winston troverà alcune persone che lo aiuteranno nel suo proposito. La prima è Julia, descritta come “una ragazza dall’aria risoluta, di circa ventisette anni, con una gran capigliatura nera, faccia lentigginosa e movimenti svelti e atletici” che, come Winston, lavora nel Partito Esterno. Julia è intelligente, costretta a fingere come Winston, intenzionata a ribellarsi al sistema che la opprime e che le ruba la libertà. Tra Julia e Winston nasce subito una storia d’amore che resterà segreta e i due si incontreranno solo di nascosto. Entrambi entreranno nella “Fratellanza”, un’associazione segreta che vuole distruggere il Grande Fratello; saranno contattati da O’Brien, che Winston ritiene essere uno dei membri di questa confraternita, ma che invece si rivelerà uno dei massimi dirigenti del regime.

Il messaggio che vuole mandare Orwell è molto chiaro: il dito è puntato contro quell'indifferenza che fa sì che le repressioni alla libertà e alla dignità appartenente ad ognuno di noi vengano apertamente tollerate, e che possono degenerare in sentimenti di fanatismo nazionalista e religioso; se non si combattono le ingiustizie, gli abusi e le sopraffazioni mentali da parte di persone senza scrupoli, queste possono rappresentare una seria minaccia alla libertà di ogni uomo, che finirebbe costantemente sotto l'occhio di un Grande Fratello.

Buona lettura!

Rubrica a cura di: Ramona

Il Principe e il Povero - Mark Twain

#SPUNTIDIFANTASIA! Consigli di lettura

Il romanzo che ho scelto questa settimana è un altro grande classico, spesso riadattato in chiave cinematografica, teatrale...e anche in versione cartone animato! E' il capolavoro di Mark Twain

Il Principe e il Povero

Un giorno a Londra in una povera famiglia nacque un figlio maschio indesiderato. Nello stesso giorno nacque dalla famiglia Reale il primogenito maschio, tanto desiderato da tutta l’Inghilterra. L’altro bambino, Tom Canty, fu abituato fin da piccolo a mendicare come le sorelle Nan e Bet, la madre, il padre e la nonna. Vi era anche un buon e anziano prete che aveva insegnato a Tom un po’ di latino, a leggere e a scrivere e tutti i giorni Tom leggeva delle favole riguardanti i principi, sperando di vederne uno vero. Nel frattempo però non si lamentava delle sue condizioni pensando che fossero normali. Un giorno arrivò a mendicare fino alla residenza Reale, spinto dal suo desiderio, che fu colmato quando vide il principe Edoardo; una guardia però maltrattò il povero Tom, ma egli fu salvato dal principe in persona che lo condusse nella residenza.

Qui si raccontarono brevemente il loro modo di vivere e ne furono attratti l’uno dall’altro; decisero allora di scambiarsi gli abiti e si accorsero di assomigliarsi...

Inutile dire che il filo conduttore sia inevitabilmente legato allo stato sociale in cui si nasce, e al desiderio di vivere, anche solo per un periodo di tempo, in un contesto diverso da quello abituale: perfino chi è nato e cresciuto tra gli agi, spesso quella vita gli sta stretta, dati anche gli obblighi ai quali deve attenersi; in fondo, ognuno sogna soltanto di vivere la propria vita secondo i propri desideri.

Nel romanzo comunque non mancano i passaggi umoristici, di parodia, che prendono di mira usi e costumi nobiliari. C'è però da sottolineare che non si tratta di una lettura semplice, perché lo stile narrativo non è semplicissimo da interpetare, visti anche i continui ricorsi ad espressioni gergali, ma anche burocratiche; bisogna dunque prendersi il tempo per leggerlo con la dovuta calma.

Buona lettura!

Rubrica a cura di Michela

Cosa sono i workcamps e come partecipare!

Quante volte hai pensato che vorresti trascorrere un periodo all’estero più lungo di una semplice vacanza ma la questione economica ti frena?!

Il workcamp fa al caso tuo! Ti spiego di cosa si tratta: il termine tradotto è ‘campo di lavoro’ ed è un’esperienza di breve termine che ti permette di lavorare e vivere all’estero gratuitamente e fornendo in cambio qualche ora di lavoro.

Come funziona un workcamp?

Le opportunità sono strutturate e la maggior parte dei campi vengono organizzati da associazioni di volontariato o ong.

Chi partecipa ai campi avrà l’opportunità di mettersi in gioco in un contesto internazionale e multiculturale perchè proprio come te ci saranno altre persone da tutto il mondo che parteciperanno al tuo progetto.

Quello che dovrai fare attentamente è scegliere l’opportunità più adatta a te: cioè scegliere un settore d’impiego che faccia al caso tuo così potrai sfruttare al meglio l’esperienza come crescita culturale e personale. 

Un’esperienza come questa darà una marcia in più al tuo curriculum professionale!

Le attività sono numerose: possono essere la ristrutturazione di edifici (scuole, ospedali, case), campi di scavi archeologici, ambientali o attività di animazione sociale.

Quanto costa?

Con una quota di iscrizione variabile a seconda del campo, si avrà garantito vitto e alloggio e la copertura assicurativa. Le spese di viaggio sono a carico del volontario.

Associazioni italiane che organizzano campi di lavoro in Italia e all'estero:

Rubrica a cura di Michela

Ti mandiamo a quel paese….gratis!!!!!

Opportunità di viaggio e formazione per i giovani!

Tutti avranno sentito parlare di Servizio Volontario Europeo (ovvero il vecchio servizio civile che si poteva svolgere anche all’estero) oggi si chiama CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETA’

COS’è il Corpo Europeo di Solidarietà

è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.

Il Corpo Europeo di Solidarietà è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.

Quanto costa:

È completamente gratuito: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza, e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni.

Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma.

Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie”, oltre al riposo settimanale.

I requisiti per partecipare:

Non esistono requisiti particolari per poter partecipare, né titoli di studio né di cittadinanza: sono previsti soltanto dei limiti di età e può partecipare soltanto chi è legalmente residente nel Paese di provenienza. Il programma è rivolto a tutti i giovani europei di età compresa fra i 17 e i 30 anni.

Sul sito www.serviziovolontarioeuropeo.it troverai una vasta selezione di opportunità in diversi ambiti di lavoro: dall’assistenza ai disabili, agli anziani o agli ammalati all’animazione con i bambini, gli adolescenti o i giovani, dall’educazione ambientale all’ecologia allo sviluppo sostenibile, dalla cultura alle arti, dalla musica al teatro, e tanto altro ancora.

Rubrica a cura di: Michela

Non sempre sono SOLO dolori mestruali. Che cos’è l’endometriosi e come riconoscerla

#SPUNTIDIFANTASIA! - Parliamo di...prevenzione

I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da dolori molto intensi durante il periodo mestruale e premestruale (dismenorrea) e nel periodo dell’ovulazione, insieme a dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica ma in una bassa percentuale dei casi l’endometriosi può essere asintomatica.

CHE COS’è L’ENDOMETRIOSI

L’Endometriosi è una malattia femminile, determinata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero. Solitamente le cellule endometriali dovrebbero trovarsi all’interno di esso. Questa anomalia determina nel corpo infiammazione cronica dannosa per l’apparato femminile, che si manifesta tramite forti dolori e sofferenze intestinali.

DIAGNOSI

È una malattia difficile da riconoscere e spesso viene sottovalutata perchè confusa con dolori mestruali forti. Una delle domande che si sentono più spesso è  “Come faccio a sapere se soffro di endometriosi?”.

Per riuscire a diagnosticare l’endometriosi sono necessari vari esami e può capitare se non ci reca presso un centro specializzato i sintomi vengono confusi con altri disturbi con sintomi analoghi.

Di seguito cercheremo di riassumere il protocollo di diagnosi dell’endometriosi. Ogni specialista potrebbe avere un approccio diverso. 

Di seguito alcuni step che potrebbero chiarirti le idee su cosa aspettarti:

I 5 STEP PER DIAGNOSTICARE L’ENDOMETRIOSI

  1. Primo appuntamento con medico: parla di tutti i tuoi sintomi con il ginecologo. Spesso viene sottoposto un veloce questionario iniziale per andare a comprendere la situazione attuale della paziente. Per arrivare alla prima visita preparate iniziate dalla settimana precedente a riportare i dolori e la loro localizzazione. Potrebbe per questo esserti utile scaricare una mappa del dolore (qui puoi trovare una mappa del dolore scaricabile), semplice e veloce da compilare. creare una guida che possa aiutarvi a spiegare il vostro dolore.
  2. Visite ginecologiche (vaginale e rettale) per valutare se ci sia presenza di endometriosi nella parte bassa delle pelvi.
  3. Risonanza magnetica ed esami del sangue: in base ai risultati delle visite il medico ti potrà prescrivere risonanza magnetica specifica o delle analisi del sangue. Non preoccupatevi, sarà il vostro ginecologo ad indicarti esattamente cosa devi fare.
  4. Valutazione e diagnosi: completati gli esami prescritti verrà fissata una nuova visita dove il medico ginecologo prenderà visione dei risultati e sarà in grado di fornire alla paziente una diagnosi.
  5. Definizione trattamento: al termine della seconda visita il medico, qualora avesse individuato la presenza di endometriosi, fornirà alla paziente il piano terapeutico da seguire o in casi specifici comunicherà l’intervento da dover fare.

QUALCHE CONSIGLIO ALIMENTARE

E’ noto che un aumentato consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino. L’aumentato consumo di fibre determina una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti.

Si consiglia di aumentare le fibre sino al 20 – 30% nei pasti pertanto aumentare il consumo di:

  • Verdure: contengono moltissime fibre e puliscono l’organismo, sono antiossidanti;
  • Cereali integrali: meglio se con poco glutine, abbassano il picco glicemico e contengono molte fibre;
  • Legumi: contengono proteine e carboidrati e non contengono glutine
  • Frutta: è piena di vitamine e fibre.
  • Semi Oleosi: per il loro alto contenuto di Omega 3 e ferro.

Si consiglia inoltre un incremento di consumo nella dieta di:

  • Pesce azzurro
  • Salmone e tonno
  • Olio di Oliva
  • Frutta secca: noci, noci pecan, mandorle, anacardi…
  • Avocado
  • Semi: chia, di girasole, di zucca e di lino

E cosa ridurre:

  • Carne: la carne rossa è da ridurre al minimo, va preferita la carne bianca di origine e allevamento controllato
  • Latticini: sono concessi ma è bene ridurli al minimo per la presenza di caseina e lattosio.
  • Glutine: sebbene non sia da eliminare completamente, è bene assumerlo quando presente ma da farine integrali e grezze.

ubrica a cura di: Michela

Papilloma Virus, Pap Test e Preservativo

#SPUNTIDIFANTASIA! - Parliamo di...prevenzione

FONTE- FREEDA

Non tutti sapranno, io l’ho scoperto di recente che a marzo ricorre la giornata contro l’HPV

A riguardo di questo virus che purtroppo è molto diffuso, ci sono molte domande quindi cerchiamo di fare chiarezza partendo dalle basi, cioè cos’è il Papilloma virus, come si trasmette  e come si può prevenire la diffusione.

Il Papilloma virus è un virus molto diffuso e se ne conosco più di 180 forme dalle più gravi alle meno gravi.

Si conta che 4 persone su 5 prima o poi nella vita vengono a contatto con questo virus.

Il virus si trasmette per via sessuale e nella maggior parte dei casi non crea problemi perchè il nostro sistema immunitario riesce ad eliminarlo in breve tempo.

Ma a volte non è così,  soprattutto con alcune forme di questo virus.

Cosa accade con le forme più aggressive di questo virus?

Alcuni tipi di HPV predispongono al tumore al collo dell’utero e altri possono portare alla formazione di condilomi: i condilomi sono escrescenze che possono crescere sul pene all’interno della vagina, sui testicoli, al collo dell’utero o in bocca e possono provocare fastidio o prurito.

Dei 120 ceppi di papilloma virus, 2 sono considerati ad alto rischio perchè portano delle modificazioni nelle cellule che col tempo possono diventare di tipo tumorale.

Non presentano sintomi per questo è importantissimo per le donne eseguire il PAP test.

Pap Test.

Il Pap test è uno screening preventivo che il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente ogni 3 anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni di età.

Questo test preleva campioni di cellule che verranno analizzate per controllare che non ci sia un principio di modificazione cellulare.

Grazie al pap test l’incidenza dei tumori al collo dell’utero è diminuita del 25%, una percentuale altissima, quindi facciamo il test!

Il preservativo riduce la trasmissione del virus perché limita il contatto delle mucose quindi è considerato un metodo valido per prevenire il contagio in caso di rapporti sessuali. Purtroppo non sempre è sufficiente perchè questo virus si trasmette attraverso tutti i tipi di rapporti sessuali anche senza diretto contatto di entrambi i  genitali.

Esiste un vaccino per combattere l’HPV.

Il vaccino previene il tumore al collo dell’utero ed è efficace soprattutto se fatto prima di aver avuto il primo rapporto sessuale, perchè ci sono meno probabilità che l’organismo sia entrato in contatto con il virus, inquartò funziona contro i ceppi con cui non si è ancora entrati in contatto.

Il vaccino viene somministrato gratuitamente e su base volontaria a tutti gli adolescenti  di sesso maschile e femminile dagli 11 ai 12 anni.

Non presenta importanti effetti collaterali.

È sbagliato pensare che sia un virus che colpisce solo le donne, per questo soprattuto negli ultimi anni si stanno facendo molte attività di sensibilizzazione perchè i rischi sono reali anche nella popolazione maschile.

Rubrica a cura di: Michela

Nuovo numero per il call center dell’ Ausl per il Coronavirus#SPUNTIDIFANTASIA! - Salute e benessere

Il nuovo numero messo a disposizione dei cittadini dall’ AUSL di Parma è lo 0521393232 ed è attivo dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 8,30-13 e 14-18 e il sabato 8,30-13.

Questo numero sostituisce il numero che non è più attivo 0521396436.

Chiamando questo numero si possono ricevere informazioni generali sul virus così come informazioni sui sintomi rilevati e le precauzioni da prendere.
Molti utenti hanno richiesto informazioni riguardo ai tamponi da eseguire per capire se si è positivi al virus: dove ci si deve recare e quale è la procedura da seguire per non entrare in contatto con altre persone e rischiare di contagiare o contrarre il virus.

Queste sono solo alcune delle richieste che sono pervenute.


Per qualsiasi dubbio quindi non recarti o telefonare al medico, neanche all’assistenza pubblica, ma telefona a questo numero e gli operatori saranno in grado di indirizzarti nel modo giusto.

Rubrica a cura di: Michela

Come sta il nostro fegato?

#SPUNTIDIFANTASIA! - Salute e benessere

Il fegato non è soltanto l’organo del nostro sistema digestivo ma svolge delle funzioni per il sistema immunitario, endocrino, circolatorio e nervoso.

Lavora 24 ore su 24 ed è strategico per il nostro benessere e purtroppo tendiamo ad accorgerci della sua presenza solo quando non funziona bene perchè siamo senza energia mentale e fisica, doloranti e di cattivo umore.
Altri sintomi del suo mal funzionamento possono essere: pancia e gambe gonfie, sfoghi cutanei, sonnolenza e perfino cali di attenzione.

La sua funzione
Pensiamo al nostro fegato come ad un setaccio che raccoglie gli alimenti che introduciamo, li filtra e li distribuisce agli altri organi. Spiegando la sua funzione in questo modo è facile capire come gli alimenti che introduciamo nel nostro corpo andranno ad influire positivamente o negativamente sul suo stato di salute in base a quanto siano più o meno sani.

Ma come possiamo prenderci cura quotidianamente di un organo così importante?
Il fegato non da dolore quindi dobbiamo stare attenti ai segnali che ci manda, oltre a quelli già detti sopra facciamo attenzione ad altri campanelli d’allarme come: sbalzi d’umore e di rabbia, fame nervosa, pelle molto grassa…

Qualche strappo alla regola in termini di dieta sana, si sa lo facciamo tutti! Ma quello che manda letteralmente in tilt il nostro fegato sono gli eccessivi zuccheri e i troppi grassi.
Quindi non solo l’alcool che ormai lo sappiamo bene danneggia il fegato ma anche la carne molto grassa e il fritto.

Se ci accorgiamo che è da qualche giorno che non stiamo attenti a quello che mangiamo o abbiamo esagerato con hamburger e patatine dei fast food cerchiamo di mettere in tavola qualche alimento riparatore!

Gli alimenti per ripulire il fegato
Barbabietole, cavoli, verze, carote, spinaci e rucola spazzano via le tossine in eccesso, così come avocado, noci e pesce con i grassi insaturi e fibre per tamponare eventuale bile in eccesso.

Un’altra sana abitudine è evitare il digiuno prolungato e fare pasti piccoli e frequenti e invece di merendine e biscotti fare uno spuntino con un te verde o caffè entrambi ricchi di antiossidanti ottimi per il fegato.