Da grande farò…Correttore di bozze

Chi è il correttore di bozze? e cosa fa? Chiamato anche redattore, il correttore di bozze, altro non è che colui che è dedito a leggere le bozze, alla correzione bozze, eliminando tutti gli errori di battitura e di ortografia, ovvero quelli che vengono chiamati refusi. Questa figura professionale, dunque, si occupa di leggere le bozze di un documento, andando ad individuare l‘errore sulle bozze.

Il correttore di bozze, sostanzialmente, deve intervenire sull’intero contenuto del testo, facendo delle attente riletture su carta. Si occupa anche della revisione bozze, che altro non sono che documenti o stampe del lavoro, che devono essere rivisti prima della pubblicazione. In genere il correttore di bozze lavora presso una casa editrice, dalla quale dipende, occupandosi della revisione di errori ortografici e di battitura e non sintattici e/o grammaticali, di stile e punteggiatura. Si occupa anche della formattazione del testo, andando a sistemare le maiuscole, minuscole, grassetto, corsivi e sottolineature, spazi superflui, sottotitoli ecc.

Come diventare correttore di bozze: corsi e formazione
Tra i requisiti essenziali, citiamo:

  • essere particolarmente precisi e attenti ai dettagli
  • conoscere bene la lingua italiana
  • avere uno spiccato desiderio di approfondimento
  • avere occhio per le regole tipografiche
  • spiccata attitudine alla verifica


Ad ogni modo, per poter diventare un ottimo correttore di bozze è importante avere una grande passione per la buona scrittura. Tra le altre caratteristiche insite del correttore di bozze, citiamo una grande pazienza, attenzione e scrupolosità, tutti elementi davvero fondamentali che permettono a questa figura professionale di analizzare fino in fondo il testo ed individuarne gli errori nel più breve tempo possibile. Inoltre, sarà importante aver conseguito una laurea in lettere o in lingue, ovvero avere una formazione che possa dare tutti gli strumenti necessari per garantire una buona scrittura.

Questo, però, non è un requisito obbligatorio, ovvero si può diventare correttore di bozze, anche se non si è in possesso della laurea. La cosa più importante, è essere in grado di effettuare una perfetta correzione di bozze, individuando ogni tipo di errore sulle bozze. In altre parole, il correttore di bozze deve lavorare nel migliorare un testo.

Tuttavia, ci sono diversi modi per poter diventare un ottimo correttore di bozze e dunque per chi vuole lavorare nel web marketing. Ad esempio, è possibile seguire dei corsi di copywriting che possono tanto aiutare. Potete, dunque, decidere di frequentare un corso professionale che possa aiutare a conoscere meglio la professione e ad introdursi nel campo dell’editoria. In alternativa, se non si ha tanto tempo a disposizione, si può scegliere uno dei tanti corsi on line, che si possono facilmente seguire da casa con tutta comodità e nei momenti liberi.

Quali sono gli sbocchi professionali. Lavorare come correttore di bozze non è poi così tanto complicato, sia che si tratti di correttore bozze freelance o correttore di bozze dipendente. Sembra che, per poter diventare un ottimo correttore di bozze, sia importante fare esperienza. Dove? Sicuramente all’interno di un’agenzia o anche due, ovvero fare gavetta e imparare da chi già da tempo esercita questa professione. E’ importante anche studiare, anche se però non sembra bastare la teoria, perché determinante sarà la pratica. C’è però un fatto, ovvero che non tutte le aziende effettivamente hanno bisogno di un correttore di bozze, visto che in genere questa figura viene chiamata soltanto in caso di necessità. Sono davvero poche le case editrici che assumono in azienda dei correttori di bozze che svolgono soltanto questo compito. Spesso, si è soliti assumere più un copywriter flessibile o un web writer che, quando occorre, può anche intervenire e rivedere i testi. Lavorare da casa come correttore di bozze, è la scelta più comune al giorno d’oggi.

Questa figura professionale può decidere di lavorare come freelance, presso un’azienda o casa editrice. Tuttavia, trovare annunci di lavoro specifici per correttori di bozze è possibile e non bisogna mai arrendersi. La cosa migliore è scrivere una mail, raccontando il proprio percorso formativo e progetti, allegando un curriculum e inviarlo alle case editrici.

Correttore di bozze ed editor: differenze. Esiste una differenza tra correttore di bozze ed editor? La risposta è sì. Nello specifico il correttore di bozze si occupa principalmente degli errori di battitura, dell’ortografia e dei refusi in generale. L’editor, invece, lavora sulla creazione del testo. In cosa consiste il lavoro dell’editor? Generalmente questa figura professionale deve svolgere le seguenti mansioni, ovvero:

  • dare consigli sulla forma
  • cambiare frasi ed interi periodi modificandone anche forma e sostanza
  • proporre interventi non soltanto piuttosto evidenti ma anche importanti.

Il correttore di bozze, invece, come abbiamo ampiamente detto, si occupa di altro, ovvero lavora sui dettagli, sulle sviste ed anche sugli errori di digitazione, errori che in gran parte dipendono dalla scrittura veloce su tastiera.
Nonostante, dunque, le mansioni svolte da queste due figure professionali siano diverse, queste tendono ad essere confuse e coloro che correggono i testi, fanno anche dei lavori sull’editing e sulle bozze.

The Batman – al cinema dal 3 marzo

In testa alla classifica, The Batman, scritto, prodotto e diretto da Matt Reeves, vede Robert Pattinson nei panni di un giovane Bruce Wayne alle prime armi, che durante il suo secondo anno di attività tra le strade di Gotham City come vigilante 'Vendetta' viene trascinato nel caso più difficile della sua carriera quando un misterioso serial killer inizia ad uccidere le personalità più in vista dell'élite della città, lasciando degli indizi specificatamente rivolti a lui. Per trovarlo, Batman dovrà fare squadra con il tenente James Gordon e Catwoman, indagando per prima cosa nel sottobosco criminale dei bassifondi.

È un film divisivo questo The Batman e non poteva essere altrimenti, visto che si tratta di un cinecomic che però dura 3 ore e non è affatto per bambini.
Agli spettatori però il giudizio finale!

Rubrica a cura di: Ilaria

After Love – dal 10 febbraio al cinema

Mary, o sarebbe meglio dire Fatima dato che la protagonista di questa storia si è convertita all’Islam per amore del marito Ahmed, vive a ridosso di una scogliera del Kent. Nei giorni di sole può scorgere la costa francese dove il marito, capitano di crociera, va spesso per lavoro. Lo aspetta lì in vetta e si sbraccia per salutarlo quando all’orizzonte scorge la nave che lo riporta a casa. Hanno passato la vita insieme e condiviso gioie e dolori. È per questo che quando il marito muore improvvisamente, Fatima si sente persa. Non sa più bene chi è. Il suo scompiglio interiore si fa più forte quando scopre che Ahmed aveva un’altra donna. Un doppio lutto, un doppio tradimento che viene scandagliato in After Love.

Rubrica a cura di: Ilaria

Murderville – La nuova serie tv Netflix tra crime e improvvisazione. Dal 3 febbraio

Sta per arrivare su Netflix una nuova miniserie che sta già facendo parlare di sé.
Si tratta di Murderville e, a suscitare una certa curiosità nel mondo delle serie TV, non è solo il fatto che si tratta di una crime comedy un po' particolare ma anche che, in ogni episodio, c'è una special guest star che vestirà i panni di assistente detective per un giorno. Da Sharon Stone a Conan O'Brien saranno tanti i volti noti che troveremo al fianco del detective della omicidi Terry Seattle, interpretato da Will Arnett

Ciò che sorprende di più di questa serie, però, è che sembra non appartenere a nessun genere di racconto, creandone uno nuovo fatto da un ibrido tra realtà e finzione, dramma e commedia, improvvisazione e sceneggiatura già scritta.

Il vero colpo di scena: le guest star di ogni episodio non hanno ricevuto il copione e non hanno idea di cosa succederà. Insieme a Terry Seattle dovranno improvvisare per tutta la durata delle indagini…ma sarà solo l'ospite speciale a decidere chi è l'assassino.

Rubrica a cura di: Ilaria

Giornata della Memoria, i film e i documentari da guardare su Netflix e Prime Video

In occasione della Giornata della Memoria il palinsesto 2022 delle principali piattaforme streaming da il suo personale contributo offrendo numerosi film e documentari sull'Olocausto: dai pluripremiati 'Schlinder's list' e 'Il Pianista', all'italiano 'Oscar' e 'Sonderkommando'.

Oscar (2016). Regia di Dennis Dellai

1943. Oscar è un giovane musicista ebreo al confino nell'Alto Vicentino che, grazie al suo talento, conquista la simpatia della comunità in cui è costretto a vivere, tanto da stringere una grande amicizia con i due figli del podestà, Emma e Vittorio, ed entrare a far parte con successo nella banda diretta da Don Franco, il parroco del paese. Dopo l'8 settembre e la conseguente occupazione tedesca, Oscar e i suoi sono costretti a fuggire. Grazie all'aiuto di Emma e di Don Franco riusciranno ad entrare in contatto con una organizzazione partigiana che li aiuterà in modo rocambolesco a raggiungere il confine svizzero, e con esso la salvezza. Il film è liberamente ispirato alla vicenda italiana del jazzista austriaco Oscar Klein, il quale riuscì a evitare la deportazione grazie all'aiuto di una organizzazione partigiana.

Sonderkommando (2015). Regia di Nicola Ragone

Un treno, un viaggio, una meta che attende inesorabile. Due sconosciuti incrociano i loro sguardi: si cercano, si avvicinano fra la folla di un vagone che sembra un carro bestiame. Freddo, sofferenza, addii per sempre. Giunti alla meta la situazione separa i loro destini: il più robusto viene scelto, designato per diventare bracciante della morte in un lager nazista, un Sonderkommando.

Rubrica a cura di: Ilaria

Spider Man – No Way Home

Arriva il terzo capitolo della saga targata Marvel/Sony, diretto da Jon Watts. In questo nuovo capitolo le avventure di Peter Parker - alias Spider-Man – non mancano. Ora che la sua identità è stata svelata, il quartiere associa il supereroe al ragazzo che non può più separare la vita privata da quella eroica. Per questo motivo decide di chiedere aiuto a un collega, Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), che lo aiuterà nel suo percorso per capire cosa significhi per lui indossare la maschera di Spider-Man.

Rubrica a cura di: Ilaria

Incastrati – Netflix: la serie crime con Ficarra e Picone

Il famoso duo comico, Ficarra e Picone si cimenta, per la prima volta, nella serialità, scegliendo un genere estraneo alla loro tradizione, ma che ha da sempre appassionato gli italiani, ovvero il crime.
Gli Incastrati, scritto e diretto interamente da Ficarra e Picone, rappresenta una novità del panorama mediatico italiano e combina intelligentemente elementi di mistero, divertimento, senza trascurare un sottotesto di denuncia sociale.
La tendenza di mischiare paradossalmente ironia e denuncia non è infatti nuova ai due attori, che mentre intrattengono il pubblico stimolando la curiosità sui nuovi colpi di scena, non rinunciano a mostrare le peculiarità e le contraddizioni di un sistema corrotto. I due ridicolizzano così, non solo i criminali mafiosi, anche gli atteggiamenti omertosi di coloro che dovrebbero proteggere i cittadini dalla mafia. Gli Incastrati racconta le vicende improbabili di una coppia di amici che, per caso, si ritrova sulla scena di un delitto e per evitare di essere sospettati finiscono sempre di più nei guai.

Rubrica a cura di: Ilaria

Corpo Europeo di Solidarietà – ESC

Hai tra i 18 e i 30 anni e cerchi un'opportunità per aiutare la comunità in generale, in Europa e nel resto del mondo?
Potresti farlo grazie ai finanziamenti e al sostegno del Corpo europeo di solidarietà, che aiuta i giovani a partecipare a progetti che vanno a beneficio delle comunità, sia all'estero che nel proprio paese. 
Questi progetti ti offrono un'esperienza stimolante e che ti farà crescere, nonché l'opportunità di apportare cambiamenti, sviluppando nel contempo le tue abilità e competenze. 
 
Cos'è il Corpo Europeo di Solidarietà?
Il Corpo Europeo di Solidarietà (European Solidarity Corps - ESC) è il programma dell'Unione europea che offre ai giovani opportunità di volontariato, nel proprio paese o all'estero, nell'ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa.
Tutti i giovani che entrano a far parte del Corpo Europeo di Solidarietà ne accettano e condividono la missione e i principi. Il Programma rafforza la partecipazione dei giovani e delle organizzazioni ad attività di solidarietà, al fine di contribuire ad accrescere la coesione e la democrazia in Europa, con un particolare impegno a favore della promozione dell’inclusione sociale. Il Corpo europeo di solidarietà è stato istituito nel 2018 ed è gestito in Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.
 
Chi può partecipare
E' possibile aderire al Corpo Europeo di Solidarietà a partire dai 17 anni, ma è necessario averne almeno 18 per poter iniziare un progetto. I progetti saranno aperti a persone fino a 30 anni.

Come partecipare
Dopo aver completato una semplice procedura di registrazione, all'interno del Portale Europeo dei Giovani, i partecipanti al Corpo Europeo di Solidarietà potranno essere selezionati e invitati a unirsi a un'ampia gamma di progetti.
 
Quali sono le attività possibili con il Corpo Europeo di Solidarietà

 
Attività di volontariato 
La maggior parte delle opportunità offerte dal Corpo Europeo di Solidarietà sono attività di volontariato transfrontaliero.  Questi progetti rappresentano un'ottima opportunità per aiutare ove necessario, imparare nuove competenze, trascorrere un periodo all'estero, magari imparare una lingua - e tornare a casa con ricordi indimenticabili. Con l'ampia gamma di settori contemplati dai progetti (ambiente, salute, inclusione, tecnologie digitali, cultura, sport), i giovani troveranno sicuramente qualcosa che corrisponde ai loro interesse e alla loro formazione. E' possibile  scegliere fra volontariato individuale e di gruppo.
 
Progetti di solidarietà
Si tratta di progetti che devono essere sviluppati e realizzati da gruppi di almeno 5 giovani partecipanti al Corpo Europeo di Solidarietà, al fine di affrontare le principali problematiche e sfide della loro comunità locale. I progetti devono svolgersi nel Paese di residenza dei partecipanti al progetto.
 
Come funziona il Corpo Europeo di Solidarietà
Dopo essersi registrati nel portale del Corpo Europeo di Solidarietà i giovani avranno accesso a una dashboard personale, dove troveranno pubblicate le opportunità per fare volontariato, lavorare, seguire una formazione e svolgere altre attività. Inoltre, se si è taggati come disponibili, i ragazzi e le ragazze potranno essere contattati/e dalle organizzazioni hanno dei progetti attivi. In funzione del tipo di progetto e delle capacità ed esperienza, il Corpo Europeo di Solidarietà potrebbe proporre ai futuri volontari e volontarie attività di formazione prima di iniziare il progetto. Tutte le organizzazioni che propongono progetti sono sottoposte a controlli prima di essere autorizzate a realizzare progetti per conto del Corpo Europeo di Solidarietà e di poter cercare e ingaggiare i partecipanti.


 In quali ambiti è possibile svolgere il servizio
I progetti saranno connessi ai seguenti temi: istruzione e formazione, cittadinanza e partecipazione democratica, ambiente e protezione della natura, migrazione, cultura e molti altri ancora. 
 
Durata dei progetti
I progetti sostenuti dal Corpo Europeo di Solidarietà possono durare fino a dodici mesi a seconda della tipoligia. 
 
Contatti
Per chiedere informazioni: http://europa.eu/youth/ask-a-question_it Il servizio di informazione, su mandato della Commissione Europea, è a cura della rete europea Eurodesk tramite il Portale Europeo per i Giovani.

Europeers: siamo tutti europei

Hai già partecipato a un programma europeo fuori dall’Italia? Ti piacerebbe raccontare la tua esperienza ad altri giovani che sognano di farlo, promuovendo da protagonista la mobilità delle nuove generazioni? Entra nella rete degli Europeers.

EuroPeers è la rete italiana delle ambasciatrici e degli ambasciatori della mobilità Europea creata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG).
La missione è quella di coinvolgere il maggior numero di ragazze e ragazzi che hanno partecipato a progetti europei con scambi giovanili, volontariato, programmi di lavoro o di dialogo con le istituzioni, fino alle iniziative per i giovani, come Erasmus+ ed ESC. Perché? Perché, una volta tornati in Italia, si arriva arricchiti di esperienze e conoscenze importanti, che sono altrettanto importanti da condividere.
Vivere, lavorare, studiare e collaborare in Europa infatti crea, soprattutto per i giovani, molte opportunità sotto tanti aspetti della vita, dalla sfera personale delle relazioni e delle amicizie, a quella delle competenze tecniche, linguistiche e civili. Per continuare a promuovere sempre meglio la bellezza dell’integrazione e della cittadinanza europea, l’ANG dà ai giovani un ruolo importante.
Entrando negli Europeers si possono raccontare le opportunità e le esperienze vissute ad altri giovani a cui piacerebbe partecipare a iniziative e programmi UE. (I programmi di scambio ti garantiscono di poter partire in sicurezza e di poter contare su una rete di supporto indispensabile durante le tue esperienze).

Dialogo tra pari
Se hai tra i 16 e i 30 anni e risiedi in Italia, potrai diventare protagonista della rete di Europeers.
Con Europeers potrai:
- Fare parte di una community italiana ed europea;
- Partecipare alle iniziative formative/informative dell’ANG;
- Parlare nelle radio locali Inradio per dare notizie e informazioni, e fare parte della digital radio istituzionale di ANG nel format dedicato agli Europeers;
- Partecipare a conferenze stampa o eventi di grande visibilità;
- Aggiornarti in linea diretta sui programmi dell’UE;
- Avere uno spazio web dedicato sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani;
- Partecipare a eventi di incontro e condivisione in tutta l’Unione Europea;
- Recitare in un video/spot sulla mobilità europea;
- Dialogare direttamente con istituzioni nazionali ed europee e contribuire a creare e programmare le nuove politiche giovanili in Italia.

Sito ufficiale: https://agenziagiovani.it/europeers/

Come trovare opportunità di tirocinio o stage

Per favorire l’incontro tra giovani e mondo del lavoro e consentire loro di acquisire un’esperienza diretta sul campo che integri il percorso di istruzione e formazione è possibile svolgere tirocini formativi e di orientamento e stage.
Il tirocinio o stage è un periodo di formazione on the job presso un'azienda o un ente. Non si tratta di un rapporto di lavoro, ma di una misura finalizzata a favorire l’orientamento al lavoro, l’arricchimento delle conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo.
Sono molti i canali attraverso i quali si possono trovare interessanti opportunità di stage, utili per completare il proprio curriculum formativo e per mettersi alla prova, a contatto con il mondo del lavoro.
 
Tipologia

Esistono diverse tipologie di tirocinio/stage a seconda delle finalità, delle categorie di soggetti interessati, degli enti proponenti.
 
Tirocinio curriculare previsto nei piani di studio degli istituti scolastici e delle università a favore dei propri studenti e allievi frequentanti, per realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro. I destinatari sono gli studenti che frequentano la scuola secondaria, gli studenti universitari, gli studenti che frequentano corsi di diploma universitario, dottorati di ricerca o corsi di perfezionamento e specializzazione post-secondari.
 
Tirocini formativi e di orientamento finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nella transizione scuola lavoro mediante una formazione a contatto diretto con il mondo del lavoro.
I destinatari sono neodiplomati e neolaureati di I e di II livello. 
 
Tirocinio di inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro finalizzato a percorsi di recupero occupazionale. In questo caso i destinatari sono inoccupati o disoccupati, inclusi lavoratori in mobilità, e lavoratori in cassa integrazione sulla base di specifici accordi.
 
Modalità di attivazione e svolgimento
Per attivare un tirocinio occorre una convenzione tra un soggetto promotore (università, scuola superiore, agenzia per l’impiego, centro di formazione ecc.) e un soggetto ospitante (azienda, studio professionale, cooperativa, ente pubblico ecc.), corredata da un piano formativo. Il promotore del tirocinio e il soggetto ospitante nominano un tutor ciascuno, che aiuterà il tirocinante nella stesura del piano formativo, nel suo inserimento nel nuovo contesto, nella definizione delle condizioni organizzative e didattiche, nel monitoraggio del percorso formativo e nell’attestazione dell’attività svolta.

Enti promotori
Tra i compiti principali affidati all’ente promotore c’è quello di individuare, insieme al tirocinante, l’azienda presso la quale svolgere il tirocinio. Quindi il primo riferimento importante per trovare un tirocinio formativo sono proprio gli enti promotori che stipulano convenzioni con imprese, associazioni di rappresentanza o altri enti disponibili ad accogliere i giovani interessati a questa esperienza.
In generale sono enti promotori, operanti a livello nazionale o locale:
 

  1. Ufficio stage dell’università. Il primo riferimento per trovare un tirocinio formativo sono gli uffici stage di università che stipulano convenzioni con imprese, associazioni di rappresentanza o altri enti disponibili ad accogliere i giovani interessati a questa esperienza. Sono enti promotori di tirocini anche gli uffici scolastici regionali/provinciali, istituzioni scolastiche statali e non statali che rilascino titoli di studio con valore legale e centri pubblici o a partecipazione pubblica di formazione professionale e/o orientamento ecc.
     
  2. Centri per l’impiego: sono uffici della pubblica amministrazione cui è demandata la funzione di gestire il mercato del lavoro a livello locale. Si tratta, quindi, di strutture pubbliche che puntano a far incontrare chi cerca lavoro con chi lo offre. Tra i servizi offerti dai CPI c’è anche la gestione di domande e offerte di tirocini formativi e di inserimento.
     
  3. Clic lavoro: è il portale del ministero del Lavoro che punta a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Tra le proposte presenti ci sono annunci di occupazione, ma anche opportunità di stage e tirocini.
     
  4. Sportello Stage: è un servizio pubblico gratuito dell’Associazione per la Cultura e il Tempo Libero (ACTL), dal 1999 offre la possibilità a giovani tra i 18 e i 32 anni di effettuare stage presso aziende italiane ed estere: di volta in volta, gli interessati possono proporre la propria candidatura compilando l’applicazione sul sito. Sportello Stage effettua le selezioni dei tirocinanti sulla base delle offerte delle aziende, inserite nella banca dati online. In più, organizza incontri gratuiti di orientamento professionale rivolti a diplomati e laureati nelle proprie sedi in varie città.
  5. Repubblica degli Stagisti: è una testata giornalistica nata con l’obiettivo di dar voce agli stagisti. In pratica, una vera e propria piazza virtuale che si rivolge a neodiplomati e neolaureati e dedicata al mondo degli stage, dalle opportunità alla normativa vigente. 
  6.  Garanzia Giovani: è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. I ragazzi tra i 15 e i 24 anni, residenti in Italia, non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo possono partecipare al programma per trovare un’offerta formativa o di lavoro, inclusi tirocini.
  7.  Your first Eures job: è un progetto finanziato dal Programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) che aiuta i giovani che desiderano svolgere un’esperienza lavorativa (lavoro o tirocinio) all’estero. Allo stesso tempo assiste i datori di lavoro che ricercano figure professionali con diverso profilo nel mercato europeo. Al programma possono partecipare tutti i giovani dai 18 ai 35 anni, cittadini e residenti in uno dei 28 Stati dell’UE, in Islanda o in Norvegia, a prescindere dalla qualifica professionale, dalle esperienze pregresse in ambito lavorativo e dal contesto economico o sociale, e le aziende legalmente costituite nei 28 Stati dell’UE, in Islanda o in Norvegia.