After Love – dal 10 febbraio al cinema

Mary, o sarebbe meglio dire Fatima dato che la protagonista di questa storia si è convertita all’Islam per amore del marito Ahmed, vive a ridosso di una scogliera del Kent. Nei giorni di sole può scorgere la costa francese dove il marito, capitano di crociera, va spesso per lavoro. Lo aspetta lì in vetta e si sbraccia per salutarlo quando all’orizzonte scorge la nave che lo riporta a casa. Hanno passato la vita insieme e condiviso gioie e dolori. È per questo che quando il marito muore improvvisamente, Fatima si sente persa. Non sa più bene chi è. Il suo scompiglio interiore si fa più forte quando scopre che Ahmed aveva un’altra donna. Un doppio lutto, un doppio tradimento che viene scandagliato in After Love.

Rubrica a cura di: Ilaria

Murderville – La nuova serie tv Netflix tra crime e improvvisazione. Dal 3 febbraio

Sta per arrivare su Netflix una nuova miniserie che sta già facendo parlare di sé.
Si tratta di Murderville e, a suscitare una certa curiosità nel mondo delle serie TV, non è solo il fatto che si tratta di una crime comedy un po' particolare ma anche che, in ogni episodio, c'è una special guest star che vestirà i panni di assistente detective per un giorno. Da Sharon Stone a Conan O'Brien saranno tanti i volti noti che troveremo al fianco del detective della omicidi Terry Seattle, interpretato da Will Arnett

Ciò che sorprende di più di questa serie, però, è che sembra non appartenere a nessun genere di racconto, creandone uno nuovo fatto da un ibrido tra realtà e finzione, dramma e commedia, improvvisazione e sceneggiatura già scritta.

Il vero colpo di scena: le guest star di ogni episodio non hanno ricevuto il copione e non hanno idea di cosa succederà. Insieme a Terry Seattle dovranno improvvisare per tutta la durata delle indagini…ma sarà solo l'ospite speciale a decidere chi è l'assassino.

Rubrica a cura di: Ilaria

Giornata della Memoria, i film e i documentari da guardare su Netflix e Prime Video

In occasione della Giornata della Memoria il palinsesto 2022 delle principali piattaforme streaming da il suo personale contributo offrendo numerosi film e documentari sull'Olocausto: dai pluripremiati 'Schlinder's list' e 'Il Pianista', all'italiano 'Oscar' e 'Sonderkommando'.

Oscar (2016). Regia di Dennis Dellai

1943. Oscar è un giovane musicista ebreo al confino nell'Alto Vicentino che, grazie al suo talento, conquista la simpatia della comunità in cui è costretto a vivere, tanto da stringere una grande amicizia con i due figli del podestà, Emma e Vittorio, ed entrare a far parte con successo nella banda diretta da Don Franco, il parroco del paese. Dopo l'8 settembre e la conseguente occupazione tedesca, Oscar e i suoi sono costretti a fuggire. Grazie all'aiuto di Emma e di Don Franco riusciranno ad entrare in contatto con una organizzazione partigiana che li aiuterà in modo rocambolesco a raggiungere il confine svizzero, e con esso la salvezza. Il film è liberamente ispirato alla vicenda italiana del jazzista austriaco Oscar Klein, il quale riuscì a evitare la deportazione grazie all'aiuto di una organizzazione partigiana.

Sonderkommando (2015). Regia di Nicola Ragone

Un treno, un viaggio, una meta che attende inesorabile. Due sconosciuti incrociano i loro sguardi: si cercano, si avvicinano fra la folla di un vagone che sembra un carro bestiame. Freddo, sofferenza, addii per sempre. Giunti alla meta la situazione separa i loro destini: il più robusto viene scelto, designato per diventare bracciante della morte in un lager nazista, un Sonderkommando.

Rubrica a cura di: Ilaria

Spider Man – No Way Home

Arriva il terzo capitolo della saga targata Marvel/Sony, diretto da Jon Watts. In questo nuovo capitolo le avventure di Peter Parker - alias Spider-Man – non mancano. Ora che la sua identità è stata svelata, il quartiere associa il supereroe al ragazzo che non può più separare la vita privata da quella eroica. Per questo motivo decide di chiedere aiuto a un collega, Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), che lo aiuterà nel suo percorso per capire cosa significhi per lui indossare la maschera di Spider-Man.

Rubrica a cura di: Ilaria

Incastrati – Netflix: la serie crime con Ficarra e Picone

Il famoso duo comico, Ficarra e Picone si cimenta, per la prima volta, nella serialità, scegliendo un genere estraneo alla loro tradizione, ma che ha da sempre appassionato gli italiani, ovvero il crime.
Gli Incastrati, scritto e diretto interamente da Ficarra e Picone, rappresenta una novità del panorama mediatico italiano e combina intelligentemente elementi di mistero, divertimento, senza trascurare un sottotesto di denuncia sociale.
La tendenza di mischiare paradossalmente ironia e denuncia non è infatti nuova ai due attori, che mentre intrattengono il pubblico stimolando la curiosità sui nuovi colpi di scena, non rinunciano a mostrare le peculiarità e le contraddizioni di un sistema corrotto. I due ridicolizzano così, non solo i criminali mafiosi, anche gli atteggiamenti omertosi di coloro che dovrebbero proteggere i cittadini dalla mafia. Gli Incastrati racconta le vicende improbabili di una coppia di amici che, per caso, si ritrova sulla scena di un delitto e per evitare di essere sospettati finiscono sempre di più nei guai.

Rubrica a cura di: Ilaria

Corpo Europeo di Solidarietà – ESC

Hai tra i 18 e i 30 anni e cerchi un'opportunità per aiutare la comunità in generale, in Europa e nel resto del mondo?
Potresti farlo grazie ai finanziamenti e al sostegno del Corpo europeo di solidarietà, che aiuta i giovani a partecipare a progetti che vanno a beneficio delle comunità, sia all'estero che nel proprio paese. 
Questi progetti ti offrono un'esperienza stimolante e che ti farà crescere, nonché l'opportunità di apportare cambiamenti, sviluppando nel contempo le tue abilità e competenze. 
 
Cos'è il Corpo Europeo di Solidarietà?
Il Corpo Europeo di Solidarietà (European Solidarity Corps - ESC) è il programma dell'Unione europea che offre ai giovani opportunità di volontariato, nel proprio paese o all'estero, nell'ambito di progetti destinati ad aiutare comunità o popolazioni in Europa.
Tutti i giovani che entrano a far parte del Corpo Europeo di Solidarietà ne accettano e condividono la missione e i principi. Il Programma rafforza la partecipazione dei giovani e delle organizzazioni ad attività di solidarietà, al fine di contribuire ad accrescere la coesione e la democrazia in Europa, con un particolare impegno a favore della promozione dell’inclusione sociale. Il Corpo europeo di solidarietà è stato istituito nel 2018 ed è gestito in Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.
 
Chi può partecipare
E' possibile aderire al Corpo Europeo di Solidarietà a partire dai 17 anni, ma è necessario averne almeno 18 per poter iniziare un progetto. I progetti saranno aperti a persone fino a 30 anni.

Come partecipare
Dopo aver completato una semplice procedura di registrazione, all'interno del Portale Europeo dei Giovani, i partecipanti al Corpo Europeo di Solidarietà potranno essere selezionati e invitati a unirsi a un'ampia gamma di progetti.
 
Quali sono le attività possibili con il Corpo Europeo di Solidarietà

 
Attività di volontariato 
La maggior parte delle opportunità offerte dal Corpo Europeo di Solidarietà sono attività di volontariato transfrontaliero.  Questi progetti rappresentano un'ottima opportunità per aiutare ove necessario, imparare nuove competenze, trascorrere un periodo all'estero, magari imparare una lingua - e tornare a casa con ricordi indimenticabili. Con l'ampia gamma di settori contemplati dai progetti (ambiente, salute, inclusione, tecnologie digitali, cultura, sport), i giovani troveranno sicuramente qualcosa che corrisponde ai loro interesse e alla loro formazione. E' possibile  scegliere fra volontariato individuale e di gruppo.
 
Progetti di solidarietà
Si tratta di progetti che devono essere sviluppati e realizzati da gruppi di almeno 5 giovani partecipanti al Corpo Europeo di Solidarietà, al fine di affrontare le principali problematiche e sfide della loro comunità locale. I progetti devono svolgersi nel Paese di residenza dei partecipanti al progetto.
 
Come funziona il Corpo Europeo di Solidarietà
Dopo essersi registrati nel portale del Corpo Europeo di Solidarietà i giovani avranno accesso a una dashboard personale, dove troveranno pubblicate le opportunità per fare volontariato, lavorare, seguire una formazione e svolgere altre attività. Inoltre, se si è taggati come disponibili, i ragazzi e le ragazze potranno essere contattati/e dalle organizzazioni hanno dei progetti attivi. In funzione del tipo di progetto e delle capacità ed esperienza, il Corpo Europeo di Solidarietà potrebbe proporre ai futuri volontari e volontarie attività di formazione prima di iniziare il progetto. Tutte le organizzazioni che propongono progetti sono sottoposte a controlli prima di essere autorizzate a realizzare progetti per conto del Corpo Europeo di Solidarietà e di poter cercare e ingaggiare i partecipanti.


 In quali ambiti è possibile svolgere il servizio
I progetti saranno connessi ai seguenti temi: istruzione e formazione, cittadinanza e partecipazione democratica, ambiente e protezione della natura, migrazione, cultura e molti altri ancora. 
 
Durata dei progetti
I progetti sostenuti dal Corpo Europeo di Solidarietà possono durare fino a dodici mesi a seconda della tipoligia. 
 
Contatti
Per chiedere informazioni: http://europa.eu/youth/ask-a-question_it Il servizio di informazione, su mandato della Commissione Europea, è a cura della rete europea Eurodesk tramite il Portale Europeo per i Giovani.

Europeers: siamo tutti europei

Hai già partecipato a un programma europeo fuori dall’Italia? Ti piacerebbe raccontare la tua esperienza ad altri giovani che sognano di farlo, promuovendo da protagonista la mobilità delle nuove generazioni? Entra nella rete degli Europeers.

EuroPeers è la rete italiana delle ambasciatrici e degli ambasciatori della mobilità Europea creata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG).
La missione è quella di coinvolgere il maggior numero di ragazze e ragazzi che hanno partecipato a progetti europei con scambi giovanili, volontariato, programmi di lavoro o di dialogo con le istituzioni, fino alle iniziative per i giovani, come Erasmus+ ed ESC. Perché? Perché, una volta tornati in Italia, si arriva arricchiti di esperienze e conoscenze importanti, che sono altrettanto importanti da condividere.
Vivere, lavorare, studiare e collaborare in Europa infatti crea, soprattutto per i giovani, molte opportunità sotto tanti aspetti della vita, dalla sfera personale delle relazioni e delle amicizie, a quella delle competenze tecniche, linguistiche e civili. Per continuare a promuovere sempre meglio la bellezza dell’integrazione e della cittadinanza europea, l’ANG dà ai giovani un ruolo importante.
Entrando negli Europeers si possono raccontare le opportunità e le esperienze vissute ad altri giovani a cui piacerebbe partecipare a iniziative e programmi UE. (I programmi di scambio ti garantiscono di poter partire in sicurezza e di poter contare su una rete di supporto indispensabile durante le tue esperienze).

Dialogo tra pari
Se hai tra i 16 e i 30 anni e risiedi in Italia, potrai diventare protagonista della rete di Europeers.
Con Europeers potrai:
- Fare parte di una community italiana ed europea;
- Partecipare alle iniziative formative/informative dell’ANG;
- Parlare nelle radio locali Inradio per dare notizie e informazioni, e fare parte della digital radio istituzionale di ANG nel format dedicato agli Europeers;
- Partecipare a conferenze stampa o eventi di grande visibilità;
- Aggiornarti in linea diretta sui programmi dell’UE;
- Avere uno spazio web dedicato sul sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani;
- Partecipare a eventi di incontro e condivisione in tutta l’Unione Europea;
- Recitare in un video/spot sulla mobilità europea;
- Dialogare direttamente con istituzioni nazionali ed europee e contribuire a creare e programmare le nuove politiche giovanili in Italia.

Sito ufficiale: https://agenziagiovani.it/europeers/

Come trovare opportunità di tirocinio o stage

Per favorire l’incontro tra giovani e mondo del lavoro e consentire loro di acquisire un’esperienza diretta sul campo che integri il percorso di istruzione e formazione è possibile svolgere tirocini formativi e di orientamento e stage.
Il tirocinio o stage è un periodo di formazione on the job presso un'azienda o un ente. Non si tratta di un rapporto di lavoro, ma di una misura finalizzata a favorire l’orientamento al lavoro, l’arricchimento delle conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo.
Sono molti i canali attraverso i quali si possono trovare interessanti opportunità di stage, utili per completare il proprio curriculum formativo e per mettersi alla prova, a contatto con il mondo del lavoro.
 
Tipologia

Esistono diverse tipologie di tirocinio/stage a seconda delle finalità, delle categorie di soggetti interessati, degli enti proponenti.
 
Tirocinio curriculare previsto nei piani di studio degli istituti scolastici e delle università a favore dei propri studenti e allievi frequentanti, per realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro. I destinatari sono gli studenti che frequentano la scuola secondaria, gli studenti universitari, gli studenti che frequentano corsi di diploma universitario, dottorati di ricerca o corsi di perfezionamento e specializzazione post-secondari.
 
Tirocini formativi e di orientamento finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nella transizione scuola lavoro mediante una formazione a contatto diretto con il mondo del lavoro.
I destinatari sono neodiplomati e neolaureati di I e di II livello. 
 
Tirocinio di inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro finalizzato a percorsi di recupero occupazionale. In questo caso i destinatari sono inoccupati o disoccupati, inclusi lavoratori in mobilità, e lavoratori in cassa integrazione sulla base di specifici accordi.
 
Modalità di attivazione e svolgimento
Per attivare un tirocinio occorre una convenzione tra un soggetto promotore (università, scuola superiore, agenzia per l’impiego, centro di formazione ecc.) e un soggetto ospitante (azienda, studio professionale, cooperativa, ente pubblico ecc.), corredata da un piano formativo. Il promotore del tirocinio e il soggetto ospitante nominano un tutor ciascuno, che aiuterà il tirocinante nella stesura del piano formativo, nel suo inserimento nel nuovo contesto, nella definizione delle condizioni organizzative e didattiche, nel monitoraggio del percorso formativo e nell’attestazione dell’attività svolta.

Enti promotori
Tra i compiti principali affidati all’ente promotore c’è quello di individuare, insieme al tirocinante, l’azienda presso la quale svolgere il tirocinio. Quindi il primo riferimento importante per trovare un tirocinio formativo sono proprio gli enti promotori che stipulano convenzioni con imprese, associazioni di rappresentanza o altri enti disponibili ad accogliere i giovani interessati a questa esperienza.
In generale sono enti promotori, operanti a livello nazionale o locale:
 

  1. Ufficio stage dell’università. Il primo riferimento per trovare un tirocinio formativo sono gli uffici stage di università che stipulano convenzioni con imprese, associazioni di rappresentanza o altri enti disponibili ad accogliere i giovani interessati a questa esperienza. Sono enti promotori di tirocini anche gli uffici scolastici regionali/provinciali, istituzioni scolastiche statali e non statali che rilascino titoli di studio con valore legale e centri pubblici o a partecipazione pubblica di formazione professionale e/o orientamento ecc.
     
  2. Centri per l’impiego: sono uffici della pubblica amministrazione cui è demandata la funzione di gestire il mercato del lavoro a livello locale. Si tratta, quindi, di strutture pubbliche che puntano a far incontrare chi cerca lavoro con chi lo offre. Tra i servizi offerti dai CPI c’è anche la gestione di domande e offerte di tirocini formativi e di inserimento.
     
  3. Clic lavoro: è il portale del ministero del Lavoro che punta a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Tra le proposte presenti ci sono annunci di occupazione, ma anche opportunità di stage e tirocini.
     
  4. Sportello Stage: è un servizio pubblico gratuito dell’Associazione per la Cultura e il Tempo Libero (ACTL), dal 1999 offre la possibilità a giovani tra i 18 e i 32 anni di effettuare stage presso aziende italiane ed estere: di volta in volta, gli interessati possono proporre la propria candidatura compilando l’applicazione sul sito. Sportello Stage effettua le selezioni dei tirocinanti sulla base delle offerte delle aziende, inserite nella banca dati online. In più, organizza incontri gratuiti di orientamento professionale rivolti a diplomati e laureati nelle proprie sedi in varie città.
  5. Repubblica degli Stagisti: è una testata giornalistica nata con l’obiettivo di dar voce agli stagisti. In pratica, una vera e propria piazza virtuale che si rivolge a neodiplomati e neolaureati e dedicata al mondo degli stage, dalle opportunità alla normativa vigente. 
  6.  Garanzia Giovani: è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. I ragazzi tra i 15 e i 24 anni, residenti in Italia, non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo possono partecipare al programma per trovare un’offerta formativa o di lavoro, inclusi tirocini.
  7.  Your first Eures job: è un progetto finanziato dal Programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) che aiuta i giovani che desiderano svolgere un’esperienza lavorativa (lavoro o tirocinio) all’estero. Allo stesso tempo assiste i datori di lavoro che ricercano figure professionali con diverso profilo nel mercato europeo. Al programma possono partecipare tutti i giovani dai 18 ai 35 anni, cittadini e residenti in uno dei 28 Stati dell’UE, in Islanda o in Norvegia, a prescindere dalla qualifica professionale, dalle esperienze pregresse in ambito lavorativo e dal contesto economico o sociale, e le aziende legalmente costituite nei 28 Stati dell’UE, in Islanda o in Norvegia.

Cercare lavoro all’estero

Lavorare all'estero è una grande sfida…che offre grandi opportunità.
In molti, giovani soprattutto, prendono in considerazione questa eventualità, sia per esperienze professionali a breve termine che con l’intenzione di un vero e proprio cambio di vita.
Per trovare lavoro all’estero però è bene tenere in considerazione alcuni fattori che differenziano il mercato del lavoro italiano da quello di altri paesi, ed è necessario sapere come muoversi in un contesto culturale diverso. La tua esperienza di lavoro all’estero inizia anche con un’adeguata preparazione e con gli strumenti quali curriculum e lettera di presentazione. Sei pronto?
 
Prima di cercare lavoro all'estero è necessario sapere che le cosiddette hard skill, ovvero le competenze “forti” quali titolo di studio ed esperienze lavorative pregresse, spesso non sono sufficienti.
Fondamentale, naturalmente, è possedere in parallelo una conoscenza fluente della lingua del Paese in cui ci si vuole trasferire e dell’inglese, da migliorare magari con corsi, letture, aggiornamenti e un training intensivo nei mesi che precedono la partenza. La lingua inglese è parlata in modo corrente in alcuni paesi, essendo adottata come lingua comune a livello internazionale. In questo caso potrebbe non essere indispensabile conoscere in modo approfondito la lingua locale (anche se certamente è un vantaggio).
 
Da dove iniziare?
 
Quali sono i primi passi da muovere per trovare lavoro oltre confine?
Naturalmente, per non lanciarti “alla cieca”, dovrai conoscere bene la tua futura destinazione professionale e munirti dei tuoi migliori alleati per risultare interessante alle aziende (ovvero CV e lettera di presentazione).
 

Ecco quali azioni ti consigliamo di intraprendere per trovare lavoro all’estero:
- studiare il mercato di riferimento per individuare in quali Paesi sia più appetibile e richiesto il proprio profilo. Se hai già una destinazione preferita, studia i trend di recruiting locali, cerca di capire quali informazioni vengono considerate come più rilevanti sul CV (skill, esperienze, formazione) e quali tipologie di colloquio sono più comuni.
- individuare le aziende in cerca di candidati e le opportunità di lavoro attive su siti aziendali, portali, siti di agenzie per il lavoro, sezioni dedicate sui siti degli atenei stranieri, senza trascurare la ricerca di lavoro tramite social e professional network. Non dimenticarti di curare la tua reputazione digitale.
- riprendere la rete di contatti personali, gli ex colleghi e i professionisti anche internazionali conosciuti nel corso di precedenti esperienze formative e professionali, perché possono costituire un importante bacino al quale attingere per conoscere offerte in linea con il proprio profilo.
- una volta individuate le offerte di lavoro attive e le aziende in cerca di candidati, occorre scrivere un Cv in inglese e una lettera di presentazione in inglese da allegare alle candidature. Ricordati di informarti sul format di curriculum più diffuso nel paese di destinazione.

Per cercare opportunità di lavoro all'estero ti consigliamo di consultare il portale Eures (https://ec.europa.eu/eures/public/index_it), il portale europeo della rete dei servizi per l'impiego. Lanciata nel 1994, EURES è una rete di cooperazione europea dei servizi per l’impiego, concepita per facilitare la libera circolazione dei lavoratori. La rete ha sempre lavorato duramente per permettere ai cittadini europei di godere delle stesse opportunità, nonostante le barriere linguistiche, le differenze culturali, le sfide burocratiche, le diverse leggi sul lavoro nonché il mancato riconoscimento dei certificati scolastici tra le varie regioni dell’Europa.

Oltre al lavoro potrebbe interessarti la ricerca di un'esperienza di stage all'estero: un ottimo modo per mettere alla prova le proprie competenze lavorative e linguistiche. Il vantaggio è anche un'apertura graduale verso le mille possibilità offerte dagli altri paesi, piuttosto che unicamente dall'Italia, nel settore che più ti appassiona.
Se stai cercando lavoro all’estero ed è la tua prima esperienza, potrebbe infatti essere utile valutare anche offerte di stage o di tirocinio all’estero post laurea o post diploma.

Nel portale stage4eu (http://stage4eu.it) puoi trovare informazioni, riferimenti e consigli utili per cercare, organizzare e affrontare uno stage in Europa presso istituzioni e soggetti pubblici nazionali ed internazionali, organizzazioni riconosciute a livello internazionale ed aziende multinazionali.

Social networking e ricerca attiva del lavoro

Cos'è il networking

Per molti uno strumento indispensabile in ambito professionale. Ma qual'è il suo significato? E come funziona?
Il termine networking può essere letto in 2 modi diversi, che però in sostanza rimandano allo stesso concetto.
Da un lato si può interpretare la parola come se fosse la somma dei termini inglesi net (rete) e working (lavorare), che tradotto letteralmente indicherebbe l’azione di lavorare all’interno di una rete. Dall’altro si potrebbe considerare come il presente progressivo del verbo colloquiale network, che in italiano significa formare relazioni.
Le relazioni sociali possono essere una fonte preziosa per trovare lavoro: un network fatto di contatti diversi e di differenti tipi di legami (amicali, professionali, occasionali).
“Fare networking” in ambito lavorativo vuol dire, infatti, creare una rete di conoscenze durature nel tempo, fondate sulla fiducia, con le quali è possibile scambiare idee e avviare, eventualmente, nuovi progetti.
I social network costituiscono una risorsa per accrescere la visibilità nel mercato del lavoro:
-agevolano le aziende nella ricerca dei profili professionali di interesse.
-aiutano l’utente a mantenersi in contatto ed accedere ad ulteriori opportunità di lavoro.
 
Un networking efficace, sia di persona che online attraverso i social network, sarà sempre un aspetto costante ed essenziale per il vostro avanzamento di carriera, da quando intraprendete i primi passi nel mercato del lavoro, fino alla pensione e oltre.

Social networking: consigli pratici
 
-Definire obiettivo professionale e ambito di interesse.
-Stilare una lista dei contatti utili, individuando tutti i possibili nominativi significativi (parenti; colleghi di lavoro attuali e passati; vicini di casa; ex compagni e docenti; …).
-Classificare i contatti in funzione del supporto che possono dare.
-Ampliare la rete.
-frequentare manifestazioni ed eventi tematici.
-iscriversi a siti specialistici o comunità virtuali.
-Scegliere con attenzione le #parole chiave collegate al proprio profilo, per incrementare la propria visibilità nel web.
-Partecipare alle discussioni di interesse per evidenziare le proprie competenze.
-Garantire la coerenza e l’aggiornamento dei propri profili sui diversi social network.
-Mostrarsi attivi, rispondendo alle mail ed ai messaggi ricevuti e verificando le richieste di connessione.
Inserire nel C.V. cartaceo il link al proprio profilo virtuale per rendere visibili le informazioni in esso contenute e le proprie reti professionali.

E quali gli errori da evitare?
 
-Trascurare i profili sui social network

-Pubblicare contenuti inappropriati: ciò che si pubblica sul web rimane online per molto tempo.
-Trascurare le impostazioni sulla privacy, anche per singolo post.
-Usare un linguaggio volgare: anche avendo l’impostazione privacy è possibile che un post venga letto da chi non vorremmo, rovinando la reputazione.
-Parlare male degli altri: le aziende cercano dipendenti professionali. Non parliamo male degli altri anche se non facciamo più parte di una determinata attività.