Quasi orfano

In uscita al cinema il 6 ottobre 2022, Quasi orfano è il nuovo film di Umberto Carteni con protagonisti Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini: una commedia romantica tra Milano e la Puglia sull’importanza dell’abbracciare la propria identità.

E' la storia di un uomo, Valentino, che raggiunto il successo come designer, ha dimenticato la sua famiglia, tanto da raccontare a tutti di essere orfano. È lo spunto per una commedia che mescola satira sociale e di costume alla commedia più classica sugli stereotipi di nord e sud e alla commedia sentimentale.

In tutta la prima parte del film c'è una satira pungente e molto divertente di certi ambienti altolocati. In questo caso è il mondo di un certo tipo di design, ma potrebbe essere anche il mondo della moda, o, volendo, anche di un certo tipo di cucina. Si parla, insomma, di tutti quegli ambienti che sembrano essere autoreferenziali, che sanno parlare solo a chi è al proprio interno, a chi parla quella stessa lingua. Poi, nella seconda parte, il film prende territori più scontati. Nel contrasto tra nord e sud, come nell'incidente con la perdita della memoria. Il racconto dei buoni sentimenti e una comicità più immediata, forse più scontata, prendono il sopravvento. Eppure vedere Scamarcio recitare in barese stretto è spassoso.

Il filo conduttore di tutto il film è ritrovare se stessi, in un mondo sempre più complesso, riscoprendo la propria identità.

Viaggia con il FAI

Scopri il mondo con occhi diversi

Da molti anni il FAI (Fondo Ambiente Italiano) propone ai propri iscritti viaggi per la conoscenza del patrimonio artistico e naturalistico in Italia e nel mondo.

Viaggi unici per gli itinerari ma, soprattutto, per la cura con la quale vengono preparati da docenti ed esperti di arte, archeologia e ambiente.

Per l’organizzazione tecnica del viaggio il FAI si affida infatti a professionisti esperti (archeologi, storici dell’arte, architetti, storici), scelti per la profonda conoscenza della materia e le doti comunicative.

Il FAI studia itinerari inediti, lontani dai grandi flussi turistici, curandone nel particolare ogni aspetto e con in più il prestigio di cui gode il FAI in Italia e all’estero che permette di offrire visite esclusive, con l’accesso a dimore private oppure a musei e chiese anche negli orari di chiusura.

Gli itinerari scelti si propongono di farti conoscere in modo approfondito gli aspetti più e meno noti di ogni luogo, dal punto di vista artistico e architettonico, ma anche storico, letterario, musicale e gastronomico.

Promuovere un turismo di qualità, permettendo agli italiani di scoprire l’unicità del nostro Paese e le straordinarie bellezze del patrimonio artistico e naturalistico mondiale. E’ questo uno degli obiettivi più importanti del FAI che, nell’ottica di diffondere la conoscenza e l’amore per la bellezza, propone ogni anno un ricco calendario di viaggi, che puoi scoprire sul sito www.fondoambiente.it

Per partecipare ai viaggi è possibile iscriversi al FAI in qualsiasi momento dell’anno versando la quota d’iscrizione.

Inoltre sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le Giornate FAI d'autunno, il grande evento autunnale di piazza che il FAI dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani.

Anche in questa edizione – l’undicesima – i giovani volontari della Fondazione metteranno a disposizione la loro energia e il loro entusiasmo per aprire al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati e molti dei quali solitamente inaccessibili, dove verranno proposte visite – a contributo libero - che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore delle città in cui viviamo e dei territori che ci circondano. Una benefica immersione tra arte, storia e natura e anche una preziosa occasione per approfondire la missione del FAI e prendere consapevolezza, una volta di più, dell’immenso e variegato patrimonio di cultura e ambiente del nostro Paese.

Tra i numerosi luoghi aperti in tutte le regioni ci saranno palazzi, ville, chiese, castelli, aree archeologiche, musei, siti militari, esempi di archeologia industriale, luoghi dell’istruzione e centri di ricerca, che saranno mostrati attraverso lo sguardo appassionato e originale dei giovani del FAI. Come di consueto non mancheranno itinerari nei borghi, percorsi naturalistici e visite a luoghi “verdi” quali parchi, giardini storici e orti botanici, anche in ambito urbano, nel solco del crescente impegno della Fondazione per la diffusione di una maggiore “cultura della natura”.

Per info

Da grande farò…il wedding planner

Chi è?

L'organizzatore di matrimoni, meglio conosciuto con la sua definizione in inglese di wedding planner, è una figura professionale che presta alle coppie in procinto di sposarsi ogni genere di consulenza rispetto all'organizzazione del giorno delle nozze.

La figura del wedding planner è nata negli Stati Uniti negli anni 90, ma ormai da oltre un ventennio è sempre più richiesta dalle coppie anche in Italia.

Cosa fa?

Questo professionista si occupa della pianificazione e della gestione dell’evento nuziale in tutti i suoi aspetti. Nello specifico, le sue mansioni principali sono:

-trovare i fornitori;
-preparare l’agenda degli appuntamenti della coppia;
-programmare una timeline della giornata;
-supervisionare e coordinare la regia dell’evento.


All’occorrenza – e se dotati di una buona dose di senso artistico – possono svolgere anche le funzioni di un wedding designer, sviluppando un progetto creativo su misura, utile a delineare lo stile, il mood e i colori al centro del matrimonio.

Per compiere al meglio il suo lavoro, il wedding planner deve avere una profonda conoscenza del mercato, ma anche saper ascoltare le esigenze e le priorità delle coppie, così da avere una visione completa dei loro desideri e aspettative, dando alle nozze il giusto indirizzo.

Quali caratteristiche deve avere un wedding planner?

La prima cosa da dire è che per diventare wedding planner occorrono delle note caratteriali specifiche. Ciò che non può mancare è la creatività perché non è possibile organizzare matrimoni tutti simili tra di loro, e la creatività ovviamente deve essere alimentata. Una seconda nota caratteriale di cui non si può fare a meno se si vuole diventare wedding planner, è la capacità di organizzazione. Un organizzatore di eventi deve essere multitasking, capace di gestire contemporaneamente più aspetti della cerimonia, deve mantenere la calma quando le cose si complicano e ci sono degli intoppi perché la riuscita della cerimonia può dipendere proprio da tale capacità.

Come si diventa wedding planner?

La prima cosa da dire è che non esiste un percorso di formazione e studio obbligatorio per diventare wedding planner, come ad esempio succede nel caso di altre professioni.

Se vuoi condurre studi specifici per riuscire a realizzare il sogno di diventare wedding planner le strade sono molteplici. In primo luogo se sei appena diplomato un'opportunità potrebbe essere il corso di laurea in un settore attinente, ad esempio è possibile frequentare corsi incentrati su Pubbliche Relazioni, Scienze delle Comunicazioni, Marketing. Questo perché è importante riuscire a relazionarsi con gli altri per riuscire a vendere i propri prodotti e convincere i potenziali clienti che chi stanno cercando sei proprio tu. Inoltre avere nozioni di marketing aiuta a vendersi meglio e quindi rendere redditizia la propria attività. Esistono quindi corsi specifici per wedding planner, questi possono essere sia un corso a se stante sia una prosecuzione rispetto agli studi visti prima.

Uno dei corsi più conosciuti in Italia è quello di Enzo Miccio, il più famoso wedding planner italiano. Enzo Miccio tiene diversi corsi che possono essere considerati di base e di approfondimento. Il principale ha una durata di 36 ore, divise in 6 giornate di full immersion. Qui sarà possibile conoscere i segreti di questa professione direttamente da chi è considerato il re dei matrimoni in Italia. Gli argomenti trattati sono molteplici, infatti spazia dal banqueting, catering, marketing, comunicazione, scelta della location, allestimento.

Altri corsi vengono organizzati in tutta Italia dalle scuole di formazione professionale, quindi è bene cercare il percorso giusto cercando di valutare anche i docenti e la loro preparazione.

Molto spesso si opta per corsi per organizzatori di eventi tra i quali ci sono quelli con forte orientazione all'organizzazione di matrimoni.

Corsi serali…non è mai troppo tardi!

Corsi serali, cosa sono e come si accede a queste scuole

Tanti sono coloro che dopo una giornata di lavoro decidono di tornare dietro i banchi di scuola per migliorare la loro condizione culturale, prendere un diploma o magari anche una laurea.
Molti sono anche i cittadini stranieri in Italia che decidono di frequentare corsi per ottenere un titolo di studio o i giovani che hanno deciso di riprendere in mano il loro percorso scolastico interrotto in precedenza .
In ognuno di questi casi ci si può affidare ai Corsi Serali introdotti all'interno di moltissime istituzioni scolastiche statali di tutti gli ordini e i gradi, ma anche presso i cosiddetti CTP - Centri territoriali permanenti e presso i CPIA - Centri Provinciali per l'Istruzione per Adulti.
Proprio con l'obiettivo di alzare il livello del Lifelong Learning italiano è stata creata una rete di centri di istruzione per adulti, organizzata su base provinciale e territoriale con un'offerta completa e articolata che permette a tutti di poter ottenere i risultati desiderati.

Ai Corsi Serali di scuola secondaria superiore possono, ad esempio, iscriversi tutti i cittadini italiani e gli immigrati in età lavorativa che non abbiano conseguito titolo di studio di scuola media superiore, ma già in possesso di licenza media, che vogliano migliorare il proprio livello scolastico.
Tali corsi sono inoltre destinati a coloro che, superato il 16° anno d'età, non sono riusciti ad adempiere all'obbligo di istruzione ed hanno necessità di conseguire un titolo di studio.
Per quanto riguarda gli studenti stranieri in Italia che vogliano iscriversi ad un Corso Serale, essi devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno e devono aver frequentato, nel proprio paese d'origine, un periodo di studi non inferiore agli otto anni, pari alla licenza media, da certificare secondo le modalità previste dalla legge o, in sostituzione, essere in possesso di una licenza media conseguita presso i centri EDA - Educazione degli adulti.

Secondo la riforma, i Corsi Serali sono corrispondenti alle offerte didattiche previste da ciascun ordinamento scolastico. Essi sono progettati per unità di apprendimento a cui bisogna far riferimento per il riconoscimento dei crediti. L'organizzazione prevede diversi livelli che permettono la personalizzazione del percorso secondo le proprie esigenze e secondo il punto di partenza di ogni studente.

Una riorganizzazione in materia di Corsi Serali ha deciso che il percorso didattico degli adulti beneficerà di un orario ridotto del 30% rispetto al percosso seguito dai ragazzi, ed è prevista, inoltre, la possibilità di un insegnamento a distanza per il 20% di tutta la durata del percorso.

I titoli di studio rilasciati dagli Enti scolastici in sede di corsi serali vengono conseguiti dagli allievi previo Esame di Stato il cui superamento consente l'iscrizione a qualsiasi corso di laurea universitario e ai concorsi pubblici che richiedono il Diploma di scuola secondaria superiore.
In caso di partecipazione a Corsi Serali afferenti ad Istituti Professionali, sarà possibile ottenere la qualifica di operatore nelle varie specializzazioni, conseguibile dopo il superamento del triennio.

N.B. Tutti i lavoratori dipendenti, per legge, hanno diritto a 150 ore di permesso retribuito all'anno per motivi di studio al fine di conseguire licenze, diplomi e lauree.

Per info: http://www.cpiaparma.edu.it/istituti-serali.html

Diario di viaggio. Il podcast delle guide turistiche

È il momento di riscoprire l’Italia e le sue bellezze. IBS.it, la libreria online del Gruppo Feltrinelli, ha ideato un canale tutto dedicato alla letteratura di viaggio, dove puoi ascoltare i brani selezionati dalle migliori guide turistiche. Libri che raccontano regioni, città, paesi, piccoli e grandi luoghi. Voci di scrittori che descrivono boschi, mari, isole e montagne. Audio pillole che ci guidano alla scoperta delle bellezze della nostra Penisola, perchè le parole possono evocare desideri, emozioni e ricordi. E le parole possono suggerire il tuo prossimo itinerario.

E così ci si può lasciare guidare A Firenze con Oriana Fallaci di Riccardo Mencini, oppure scoprire un'inedita Barbagia con Barbagia e libertà di Luca Bergamin.

Esiste anche una guida, un navigatore, per vivere il territorio con descrizioni, esperienze e segreti di chi lo abita e lo conosce a fondo. Immergendosi in una sensazione locale. Tutto solo grazie alla realtà aumentata sonora, mentre si cammina o si è alla guida, in bici o sui mezzi pubblici. A questo serve Loquis, un progetto italiano di guida multimediale.

In concreto si tratta di un'applicazione gratuita per iOS e Android. Funziona proprio come un navigatore, ma al posto delle direzioni stradali propone al visitatore e al turista storie e notizie (in cinque lingue) sui luoghi attraversati, informazioni in gran parte inedite, suggestioni ed eventi.

Loquis è quindi un'innovativa piattaforma di geo podcasting che permette a tutti di ascoltare brevi racconti audio sui luoghi di tutta Italia e non solo. Monumenti e luoghi della cultura, aneddoti locali, location di film, abitazioni di personaggi famosi, opere di street art, leggende e misteri, locali di tendenza, tour eno-gastronomici, borghi fantastici e itinerari per ogni gusto possono essere ascoltati anche in modalità navigatore, per farsi accompagnare durante i propri viaggi. Sono più di 120.000 i racconti pubblicati che si possono scaricare dall’applicazione gratuita per smartphone e accedendo al sito web www.loquis.com.
Su Loquis sono inoltre presenti canali creati dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, da numerosi comuni e regioni, consorzi turistici, editori, guide, associazioni, radio, personaggi famosi e viaggiatori appassionati.

Mare fuori…il segreto della serie perfetta

Dopo essere andato in onda su Rai 2, lo show di produzione italiana è arrivato su Netflix, dove dall'estate continua a rimanere nella classifica dei più visti sulla piattaforma.

Dal 10 giugno le due stagioni da dodici episodi l’una, si sono trasferite da Rai Play a Netflix.

Molti hanno accostato MARE FUORI a GOMORRA, ma in realtà percorre strade molto diverse. Da tempo non si vedeva una storia ambientata in un carcere minorile del sud Italia, in uno di quegli istituti che lavorano tanto sulla rieducazione, ma sono comunque un covo di violenza, rivalità e angherie fra detenuti minorenni. Un disagio sociale che non sembra per nulla mutato rispetto a 30 anni fa, ai tempi dei famosi film di Marco Risi “Mery per sempre” e “Ragazzi fuori”. Qui c’è l’Istituto di Pena Minorile sull’isola di Nisida a Napoli, situato a picco sul mare. Quel mare che dà il titolo alla serie e rappresenta quella speranza di riscatto che tutti cercano.

Con brevi flashback, ogni episodio racconta il motivo dell’arresto dei vari ragazzi, ma soprattutto, guardare entrambe le stagioni permette di viverne l’evoluzione. Con molte story telling e un crescendo di colpi di scena che tengono alta l’attenzione per un’ora a episodio, MARE FUORI indaga l’adolescenza come nessun’altro prodotto televisivo ha fatto, mostrandoci le paure, le fragilità e l’umanità che si nasconde dietro alla rabbia di ragazzi cresciuti troppo in fretta. Il risultato è un racconto corale, che emoziona e commuove grazie a un cast di attori bravissimi, seppure sconosciuti al grande pubblico (salvo qualche eccezione).

Avatar torna al cinema…

Sono passati trecidi anni, era il 2009 infatti quando uscì sul grande schermo Avatar di James Cameron che dal 22 settembre ritorna nella sale in una straordinaria versione 4K HDR. Naturalmente il ritorno al cinema di Avatar spalanca le porte all’atteso sequel Avatar: La via dell’Acqua che uscirà il 14 dicembre.

Nel 2009, Avatar, scritto da Cameron e prodotto da Jon Landau, segnò record su record, riscrivendo la concezione del cinema spettacolare. Nove candidature all’Oscar, ma soprattutto un successo planetario in parte dovuto alla stupefacente (all’epoca) tecnologia utilizzata, diffondendo il 3D e l’IMAX. Ma il segreto del suo successo, che lo piazza in testa della top tra i maggiori incassi mondiali, è l’universalità della sua storia: al netto degli effetti visivi e degli effetti speciali, l’elemento preponderante di Avatar è la natura. Cameron ci apriva le porte di un mondo primordiale, quello di Pandora, pieno di foreste pluviali, una flora e una fauna oltre ogni immaginazione, popolato dai Na’vi, umanoidi dalle sembianze umane con una lingua e cultura proprie. Pandora diventava, per gli umani di un distopico anno 2154, un’occasione di rinascita e anche di sfruttamento di risorse. Unico ostacolo per questa colonizzazione da parte dell’uomo sfruttatore era il dover utilizzare un avatar in grado di sopravvivere nell’atmosfera di questo mondo idilliaco.

Dietro la scelta di riproporre nei cinema il film in versione rimasterizzata 4K c’è però anche una precisa volontà di James Cameron. Il regista ha infatti dichiarato che chiunque abbia meno di 23 anni non ha potuto vedere il suo kolossal nelle sale e, secondo il suo personale giudizio, il blu-ray e lo streaming non rendono giustizia a un film come ‘Avatar’.

ll ritorno in sala del blockbuster di James Cameron è l’occasione di un secondo viaggio, vivo, reale, ancora una volta immersivo, uguale eppure diverso. La possibilità di poter davvero rivivere un tempo perduto, per accorgersi che forse quel tempo non è mai passato. E che è più contemporaneo che mai.

Scopri come vivere l’Europa

Partecipa al concorso Time to move 2022

Time to Move è una raccolta di eventi online e fisici in tutta Europa durante il mese di ottobre (ma non solo!). Le attività sono organizzate da esperti di Eurodesk, in grado di fornire una guida personalizzata sulle opportunità internazionali.

In occasione dell’Anno europeo dei giovani, non perdere l’occasione di partecipare alle numerose attività organizzate per te, come il volontariato virtuale, lo scambio scolastico per un semestre, gli stage all’estero e molto altro.

Partità appunto ad ottobre Time To Move, l’iniziativa che mira a dare visibilità alla rete Eurodesk e alle sue attività di informazione sulle opportunità di mobilità educativa trasnazionale dedicate ai giovani!
Ribadendo l'importanza di questo Anno Europeo dei giovani e nell'ambito della campagna TTM, Eurodesk invita tutti i giovani europei tra i 13 e i 30 anni a partecipare alle due competizioni organizzate per quest'anno:

Come partecipare a "Concorso fotografico - "Greetings from Europe"?
Dovrai immortalare con una foto uno dei tuoi posti preferiti nel continente europeo o della tua città natale e caricarla sulla pagina dedicata al concorso, insieme ad una breve descrizione che spieghi cosa significa per te il luogo immortalato.

Premi
Si può vincere un bagaglio o uno zaino Eastpak, una Polaroid e tanti gadget della campagna TTM.

Come partecipare a "Concorso d'illustrazione - "Design your Time To Move"?
Dovrai creare un'illustrazione che rappresenti la campagna Time to Move e cosa significa per te scoprire l'Europa (es. conoscere nuove culture, incontrare persone, viaggiare liberamente). Carica la tua illustrazione sulla pagina dedicata al concorso.

Premi
Si può vincere uno zaino Eastpak, una Action Camera e tanti gadget della campagna TTM.
Inoltre, al vincitore del Premio Eurodesk spetterà un biglietto per un mese di Interrail!

Scadenza
I concorsi sono già aperti e termineranno il 31 ottobre 2022, ore 12.00.

Visita il sito web timetomove.info e scopri di più riguardo agli eventi più vicini a te.

Adesione a Garanzia Giovani? chiedi aiuto a Informagiovani Taro Ceno…

Che cos’è Garanzia Giovani?
Garanzia Giovani è il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze under 30 che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro.

A chi si rivolge?

Giovani Neet tra i 15 e i 29 anni.

Chi sono i Neet? Coloro che hanno assolto l'obbligo scolastico, sono in stato di disoccupazione, non sono iscritti a corsi di studio, di formazione o tirocini, non sono destinatari di altri programmi di intervento attivo.

Quali sono le opportunità per te?


Vieni accompagnato nella costruzione del percorso più adatto alle tue esigenze con:
-orientamento specialistico;
-formazione mirata all’inserimento lavorativo;
-tirocinio;
-accompagnamento al lavoro;
-sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità.

Come fare per aderire?


-aderisci a Garanzia Giovani iscrivendoti al portale Lavoro per te e prendi un appuntamento online con il Centro per l'Impiego;
-scegli con quale soggetto accreditato ai servizi per il lavoro realizzare il tuo percorso;
-fai il primo colloquio con un operatore del Centro per l'impiego, firma un patto di servizio personalizzato e fissa un colloquio con il soggetto accreditato che hai scelto;
-costruisci il tuo percorso con un esperto che ti aiuta a scegliere le opportunità più coerenti con le tue esperienze, più vicine alle tue aspettative e più utili per entrare nel mercato del lavoro.

Gli sportelli informagiovani Taro Ceno ti possono offrire il proprio supporto telematico per:

-uso o acquisizione dello SPID;

-accedere al portale Lavoro per te;

-rilascio DID on line;

-adesione al programma Garanzia Giovani;

-prenotazione di appuntamenti con i Centri per l'impiego del territorio.

Non esitare a contattarci!

Il signore delle formiche

Dopo l’ottima accoglienza alla Mostra del cinema di Venezia, “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, dall'8 settembre nelle sale, si impone anche al box office, consacrando l'inizio di nuova stagione cinematografica, contrassegnata del ritorno del pubblico al cinema.

Il film racconta la storia del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio nel film) che fu condannato, negli anni '60, a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, primo e ultimo processo svoltosi in Italia con quell'accusa, segnando un punto di svolta nella cultura e nella storia giuridica del nostro Paese rispetto al tema dell'omosessualità.

L'accusa a Braibanti fu mossa infatti per aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell'affezione nei confronti di Braibanti.

Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista (interpretato da Elio Germano) s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

Amelio ricostruisce perfettamente un’epoca non solo dal punto di vista della sceneggiatura, dei costumi e degli ambienti, ma soprattutto dal punto di vista ideologico e culturale. Mostra senza indugi tutte le storture del pensiero di una certa parte della società in quegli anni. Racconta il brutale trattamento sanitario psichiatrico riservato agli omosessuali e il linguaggio usato dai personaggi diviene lo specchio di un pensiero che non conosce rispetto della persona e passa dalla censura all’offesa.

Il merito del film è senz'altro di aver saputo proporre un tema ancora oggi importante e vivo attraverso il racconto di una storia che solo all’apparenza sembra lontana dai giorni nostri, rendendo in questo modo il contenuto del suo messaggio ancora di maggiore impatto.