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Come insegnare italiano agli stranieri: percorsi formativi e certificazioni

Insegnare italiano agli stranieri è un lavoro sempre più diffuso e richiesto, e non solo nella scuola pubblica.

Il crescente flusso di immigrazione verso il nostro paese e il conseguente aumento di alunni stranieri o residenti di altre lingue, ha fatto sì che si creasse sempre maggiormente l'esigenza di formare delle figure professionali in grado di insegnare italiano a stranieri.

Per insegnare italiano agli stranieri, in Italia o all’estero, è necessario possedere una serie di requisiti, ma non esiste un solo e unico percorso di formazione da seguire.

A seconda dell’ente o dell’istituto presso cui si viene assunti, i titoli richiesti per insegnare italiano come lingua straniera possono variare.

In questo articolo cercheremo di fare un po’ d’ordine e di spiegare quali sono le qualifiche che possono abilitare all’insegnamento dell’italiano agli stranieri.

Titoli universitari

In Italia esistono corsi di laurea triennale e magistrale improntati alla formazione di futuri insegnanti di italiano come lingua straniera. Le due università che propongono tali percorsi di studio da più tempo sono l’Università per Stranieri di Siena e l’Università per Stranieri di Perugia.

Negli ultimi anni, inoltre, anche l’Università di Bologna e alcune università private come UNINT di Roma hanno istituito un percorso di laurea Magistrale per l’insegnamento dell’italiano a stranieri.

Master
Oltre ai corsi di laurea triennale e magistrale alcune università offrono master (solitamente online con alcuni incontri in presenza) della durata di un anno.

Le università che offrono tali master sono, ad esempio, la Ca’ Foscari di Venezia, l’Università degli Studi e l’Università Cattolica di Milano, le università di Roma, Macerata, Verona e Torino.

A questi si affiancano, naturalmente, i master delle Università per Stranieri di Perugia e Siena.

Certificazioni per insegnare italiano agli stranieri: DITALS, DILS-PG e CEDILS

DITALS

La certificazione DITALS dell’Università per Stranieri di Siena attesta formalmente una competenza di I o II livello in didattica dell’italiano come lingua straniera.

Per ottenere la certificazione è necessario avere svolto un minimo di ore di tirocinio e sostenere un esame finale in una delle sedi DITALS.

E’ possibile sostenere l’esame per la certificazione DITALS da privatisti o seguendo dei corsi di preparazione della durata di 24 ore.

La DITALS è una delle certificazioni più richieste quando si desidera insegnare italiano all’estero. E’ quindi consigliabile anche come ulteriore specializzazione per chi è già in possesso di una laurea Magistrale.

CEDILS

La certificazione CEDILS è rilasciata dall’università Ca’ Foscari e consiste in una certificazione unica, non suddivisa in I e II livello. E’ possibile sostenere l’esame preparandosi autonomamente oppure seguendo un corso propedeutico all’esame della durata di 20 ore.

DILS-PG

La certificazione DILS-PG dell’Università per Stranieri di Perugia è la più recente delle tre e prevede, come la DITALS, una suddivisione in I e II livello. Per entrambe le certificazioni è possibile seguire dei corsi di preparazione della durata di 25 ore (20 in presenza e 5 di lavoro autonomo).

Corsi online di didattica e preparazione alle certificazioni

Sia che si voglia ricevere una preparazione adeguata alle Certificazioni d’italiano L2 (Cedils, Dils-pg e Ditals), sia che si vogliano acquisire i cosiddetti “ferri del mestiere” nella didattica dell’italiano a stranieri (italiano L2), è possibile fare un CORSO ONLINE per insegnare italiano a stranieri. Didalias è una scuola d’italiano a stranieri che ha un’esperienza ventennale nell’organizzazione di corsi per insegnare italiano a stranieri.

I corsi online offrono molti vantaggi:

-costi contenuti rispetto ai corsi in presenza

-massima flessibilità di orari e tempi

-contenuti e attività molto pratici (video di lezioni tenute in classi d’italiano a stranieri; numerosi esempi di progettazione di una lezione d’italiano a stranieri di diverso livello; materiali motivanti di diverso genere che possono essere utilizzati in classe)

Un altro corso è quello offerto da Forma Mentis, che si occupa di consulenza e formazione nell’ambito della didattica delle lingua italiana a stranieri e ha un’esperienza ultradecennale nell’organizzazione di corsi di didattica dell’ italiano a stranieri.

Insegnare nella scuola pubblica italiana

I docenti di ruolo della scuola pubblica italiana possono partecipare ai concorsi indetti dal MIUR-MAECI per insegnare italiano nelle scuole europee o nelle scuole pubbliche o università estere con contratti dalla durata variabile.

Per insegnare italiano agli stranieri nella scuola italiana è stata abilitata la classe di concorso A23.

Come partecipare ad un concorso pubblico?

Ti stai chiedendo come partecipare a un Concorso Pubblico?

I Concorsi Pubblici sono molto ambiti, dato che rappresentano importanti opportunità di lavoro, con un posto fisso, nella maggior parte dei casi in una Pubblica Amministrazione.

Perciò andiamo con ordine per capire come muoversi e non perdere opportunità importanti.

Cos’è un Concorso Pubblico?
Come abbiamo accennato in precedenza, un Concorso Pubblico è una delle principali opportunità lavorative italiane: il concorso è un insieme di procedure e prove che, una volta superate, ti permette di accedere ad una posizione lavorativa all’interno della Pubblica Amministrazione.

Esistono varie tipologie di concorsi pubblici?
Sì, è possibile trovare varie procedure concorsuali, spesso contraddistinte dalla categoria a cui è riservato il concorso.

Di seguito alcune procedure concorsuali:

concorso pubblico (o selezione pubblica): è una procedura concorsuale a cui possono partecipare tutti (a patto che si posseggano i requisiti indicati nel bando). Tuttavia, il bando del concorso pubblico può prevedere una quota di posti riservata a una determinata categoria di soggetti (esempio ai dipendenti dell’amministrazione banditrice);

concorso riservato ai militari: è una procedura concorsuale a cui possono accedere solo i militari (VFP1 – VFP4) in servizio o in congedo (ad esempio il Concorso Allievi Agenti Polizia di Stato riservato ai militari);

selezione pubblica mediante avviamento degli iscritti ai Centri per l’impiego: possono partecipare a tale procedura concorsuale solo gli iscritti ai Centri per l’impiego. Questo tipo di procedura, prevista dall’art. 16 Legge 56/87, può essere utilizzata dalle Pubbliche Amministrazioni per posizioni lavorative che richiedono il solo requisito della scuola dell’obbligo (ossia la licenza media);

concorso interno: si tratta di un concorso riservato al personale già in servizio nell’amministrazione banditrice;

concorsi per categorie protette: sono i concorsi a cui possono partecipare solo i disabili che rientrano nel novero dei soggetti tutelati dalla legge 68/99 (per approfondire leggi Come funzionano i concorsi per le categorie protette).

Per partecipare a un concorso pubblico la regola principale è procurarsi il bando di concorso. Ricordati che il bando è l’unica fonte ufficiale del concorso a cui far riferimento ogni volta che si hanno dei dubbi.

Cos’è un bando di concorso?
Il bando è l’atto amministrativo che disciplina i requisiti di ammissione e le modalità di svolgimento di un concorso.

Contiene tutte le informazioni utili per scrivere la domanda di partecipazione, il numero di posti disponibili e quelli riservati a particolari categorie; i requisiti necessari, i termini di presentazione, i documenti da allegare e tanto altro. Ed è sempre il bando ad informare su luogo, data e ora delle prove d’esame.

Leggere con attenzione il bando è fondamentale per partecipare e successivamente vincere un concorso. Infatti, commettere un errore nella comprensione delle disposizioni contenute nel bando potrebbe costare l’esclusione dal concorso.

Dove vengono pubblicati i concorsi pubblici?
In genere tutti i Concorsi banditi dalle Pubbliche Amministrazioni possono partire soltanto dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami.

Quali possono essere i requisiti per un concorso pubblico?
Come descritto in precedenza, ci sono varie tipologie di procedure concorsuali che definiscono la categoria di persone a cui è riservato un concorso.

Tuttavia, anche per i più tradizionali concorsi pubblici c’è un’altra importante distinzione che può limitare l’accesso ad alcuni candidati: il titolo di studio.

Infatti, in base al profilo ricercato dall’Ente che ha bandito il concorso, può essere richiesto il diploma, la licenza media oppure un titolo di laurea.

Inoltre, per profili altamente qualificati vengono talvolta richiesti anche:
– eventuali iscrizioni all’Albo professionale;
– qualifiche professionali specifiche;
– attestati;
– conoscenza di una lingua straniera;
– conoscenza dell’uso delle apparecchiature informatiche e software più diffusi.

Cosa sono e quali sono i requisiti generali di accesso al pubblico impiego?
I requisiti generali di accesso al pubblico impiego sono per l’appunto requisiti da possedere per poter accedere a qualsiasi tipologia di concorso pubblico.

Oltre al titolo di studio, tra i requisiti generali troviamo:
– cittadinanza italiana o cittadinanza di uno degli stati membri dell’Unione Europea;
– età non inferiore a 18 anni;
– idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni proprie del posto da ricoprire;
– non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo o destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione, per persistente insufficiente rendimento, o dichiarati decaduti da un impiego statale;
– godimento dei diritti civili e politici;
– non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti che impediscano la costituzione del rapporto d’impiego con la Pubblica Amministrazione;
– non aver subito condanne penali per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.

Come presentare la domanda per un concorso pubblico?
La domanda di partecipazione, anche detta candidatura, ad un concorso pubblico è la richiesta formale di partecipare alla selezione.

Tutte le Amministrazioni hanno creato appositi portali web per poter inviare le candidature online, presentando i seguenti dati:
– dati anagrafici;
– titoli di accesso e altri requisiti;
– eventuali titoli valutabili per punteggi aggiuntivi.

Infine, è sconsigliato inviare la candidatura per un concorso pubblico a pochi giorni dalla data di scadenza del bando, dato che alcuni passaggi possono richiedere più di un giorno per il completamento (pagamento con ricevuta, ottenere lo SPID).

Come funziona l’iter di selezione di un concorso pubblico?
Per vincere un concorso pubblico è indispensabile superare tutte le prove.

In base alla tipologia di procedura di selezione cambiano ovviamente anche le prove.

In genere sono sempre previste:
– eventuale prova preselettiva, in base al numero di candidature (nel caso in cui il numero di domande sia molto superiore ad i posti messi a concorso);
– prova scritta, talvolta anche più di una;
– prova orale.

Cosa succede una volta finite le prove di un concorso pubblico?
Una volta superate tutte le prove di un concorso pubblico quasi sempre viene stilata la graduatoria finale, con l’ordine dei punteggi di tutti i candidati vincitori.

Successivamente, l’Amministrazione procede con le assunzioni dei candidati qualificati per i posti messi a bando.

Inoltre, se viene specificato nel bando o in successive comunicazioni, la graduatoria finale può avere una validità estesa oltre la fine del concorso: ciò garantisce all’Ente che ha bandito il concorso la possibilità di assumere ulteriori candidati vincitori in un secondo momento.

Palestre digitali

Sei alla ricerca di un’occupazione nel mondo digitale? Iscriviti al progetto “Palestre Digitali” e diventa un esperto di digital marketing. Hai tempo fino al 25 ottobre per fare domanda

Se sei un giovane neolaureato o laureando in materie umanistiche, linguistiche, economiche o
sociali e sei interessato ad orientare le tue competenze verso le professioni digitali oggi più
richieste dal mercato, non lasciarti sfuggire questa opportunità.

Partecipa alla nuova edizione di Palestre Digitali! Le selezioni sono aperte, hai tempo fino al 25 ottobre 2022. Le lezioni si terranno dal 4 novembre al 1 dicembre 2022.

Il progetto formativo “Palestre Digitali” è realizzato grazie alla collaborazione tra Accenture Italia S.p.A., Fondazione Italiana Accenture, Young Women Network, Randstad, Assolombarda, Cariplo Factory, Job Farm, Jobiri, Gi Group e il patrocinio della Regione Lombardia. L’iniziativa aderisce al manifesto di Repubblica Digitale del MITD.


Si tratta di un percorso formativo gratuito orientato alle tematiche del Digital Marketing
che nasce dall’esperienza di professionisti del mondo del lavoro e che è arrivato alla 28a edizione.

L’obiettivo del corso è migliorare le possibilità di occupazione dei giovani verso le professioni
digitali più richieste dal mercato. Dal 2012 a oggi ha visto la partecipazione di oltre 1.000
studenti.

Caratteristiche del progetto
Il format di Palestre Digitali permette a 50 studenti, per ogni edizione, di vivere un mese di full-immersion nel mondo del digital marketing, partecipando a virtual classroom, workshop, esercitazioni e avendo quotidiani confronti con professionisti aziendali.

Nel dettaglio l’esperienza si compone di 4 aree di apprendimento:

DIGITAL LEARNING PILLS

Una piattaforma digitale aperta tutti con 40 lezioni fruibili da pc, smartphone o tablet. Le pillole digitali sono propedeutiche all’esperienza di lblended learning.

VIRTUAL CLASSROOM E TUTORING

Un programma di formazione intensiva di 4 settimane full-time comprensivo di lezioni frontali, workshop, esercitazioni individuali e di gruppo, attività pratiche su tool e strumenti professionali.

PROJECT WORK DI GRUPPO

Ogni edizione, 8 aziende affiancano gli studenti per sviluppare un caso aziendale reale. Un’esperienza di enorme valore per mettere in pratica tutte le nozioni acquisite e per mettersi alla prova in una presentazione finale.

NETWORKING EVENTS

Eventi dedicati a conoscere i propri compagni di corso ed entrare in contatto con il team di Palestre Digitali, i partner e le aziende del network. E’ compresa una sessione si orienteering per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.

Requisiti preferenziali
La selezione delle candidature è effettuata da un’apposita commissione di valutazione, composta dai partner progettuali, che tiene conto dei seguenti prerequisiti preferenziali:

-Laureati/laureandi, attualmente inoccupati o disoccupati, provenienti da tutti i corsi di laurea (almeno il 60% delle posizioni sarà riservato a laureati in discipline umanistiche)

-Età inferiore ai 29 anni

-Laurea triennale o magistrale conseguita da non più di 24 mesi (oppure laureandi entro 1 anno)

-Ottima conoscenza della lingua inglese

-Interesse allo svolgimento di professioni in ambito digitale

Condizioni economiche
Il progetto è interamente sponsorizzato e offerto dalle aziende partner. Ai partecipanti non è richiesto alcun contributo economico.

Per maggiori informazioni scopri il sito di PALESTRE DIGITALI

Leggi il BANDO

Scadenza 25 ottobre 2022

Corsi serali…non è mai troppo tardi!

Corsi serali, cosa sono e come si accede a queste scuole

Tanti sono coloro che dopo una giornata di lavoro decidono di tornare dietro i banchi di scuola per migliorare la loro condizione culturale, prendere un diploma o magari anche una laurea.
Molti sono anche i cittadini stranieri in Italia che decidono di frequentare corsi per ottenere un titolo di studio o i giovani che hanno deciso di riprendere in mano il loro percorso scolastico interrotto in precedenza .
In ognuno di questi casi ci si può affidare ai Corsi Serali introdotti all'interno di moltissime istituzioni scolastiche statali di tutti gli ordini e i gradi, ma anche presso i cosiddetti CTP - Centri territoriali permanenti e presso i CPIA - Centri Provinciali per l'Istruzione per Adulti.
Proprio con l'obiettivo di alzare il livello del Lifelong Learning italiano è stata creata una rete di centri di istruzione per adulti, organizzata su base provinciale e territoriale con un'offerta completa e articolata che permette a tutti di poter ottenere i risultati desiderati.

Ai Corsi Serali di scuola secondaria superiore possono, ad esempio, iscriversi tutti i cittadini italiani e gli immigrati in età lavorativa che non abbiano conseguito titolo di studio di scuola media superiore, ma già in possesso di licenza media, che vogliano migliorare il proprio livello scolastico.
Tali corsi sono inoltre destinati a coloro che, superato il 16° anno d'età, non sono riusciti ad adempiere all'obbligo di istruzione ed hanno necessità di conseguire un titolo di studio.
Per quanto riguarda gli studenti stranieri in Italia che vogliano iscriversi ad un Corso Serale, essi devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno e devono aver frequentato, nel proprio paese d'origine, un periodo di studi non inferiore agli otto anni, pari alla licenza media, da certificare secondo le modalità previste dalla legge o, in sostituzione, essere in possesso di una licenza media conseguita presso i centri EDA - Educazione degli adulti.

Secondo la riforma, i Corsi Serali sono corrispondenti alle offerte didattiche previste da ciascun ordinamento scolastico. Essi sono progettati per unità di apprendimento a cui bisogna far riferimento per il riconoscimento dei crediti. L'organizzazione prevede diversi livelli che permettono la personalizzazione del percorso secondo le proprie esigenze e secondo il punto di partenza di ogni studente.

Una riorganizzazione in materia di Corsi Serali ha deciso che il percorso didattico degli adulti beneficerà di un orario ridotto del 30% rispetto al percosso seguito dai ragazzi, ed è prevista, inoltre, la possibilità di un insegnamento a distanza per il 20% di tutta la durata del percorso.

I titoli di studio rilasciati dagli Enti scolastici in sede di corsi serali vengono conseguiti dagli allievi previo Esame di Stato il cui superamento consente l'iscrizione a qualsiasi corso di laurea universitario e ai concorsi pubblici che richiedono il Diploma di scuola secondaria superiore.
In caso di partecipazione a Corsi Serali afferenti ad Istituti Professionali, sarà possibile ottenere la qualifica di operatore nelle varie specializzazioni, conseguibile dopo il superamento del triennio.

N.B. Tutti i lavoratori dipendenti, per legge, hanno diritto a 150 ore di permesso retribuito all'anno per motivi di studio al fine di conseguire licenze, diplomi e lauree.

Per info: http://www.cpiaparma.edu.it/istituti-serali.html

Adesione a Garanzia Giovani? chiedi aiuto a Informagiovani Taro Ceno…

Che cos’è Garanzia Giovani?
Garanzia Giovani è il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze under 30 che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro.

A chi si rivolge?

Giovani Neet tra i 15 e i 29 anni.

Chi sono i Neet? Coloro che hanno assolto l'obbligo scolastico, sono in stato di disoccupazione, non sono iscritti a corsi di studio, di formazione o tirocini, non sono destinatari di altri programmi di intervento attivo.

Quali sono le opportunità per te?


Vieni accompagnato nella costruzione del percorso più adatto alle tue esigenze con:
-orientamento specialistico;
-formazione mirata all’inserimento lavorativo;
-tirocinio;
-accompagnamento al lavoro;
-sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità.

Come fare per aderire?


-aderisci a Garanzia Giovani iscrivendoti al portale Lavoro per te e prendi un appuntamento online con il Centro per l'Impiego;
-scegli con quale soggetto accreditato ai servizi per il lavoro realizzare il tuo percorso;
-fai il primo colloquio con un operatore del Centro per l'impiego, firma un patto di servizio personalizzato e fissa un colloquio con il soggetto accreditato che hai scelto;
-costruisci il tuo percorso con un esperto che ti aiuta a scegliere le opportunità più coerenti con le tue esperienze, più vicine alle tue aspettative e più utili per entrare nel mercato del lavoro.

Gli sportelli informagiovani Taro Ceno ti possono offrire il proprio supporto telematico per:

-uso o acquisizione dello SPID;

-accedere al portale Lavoro per te;

-rilascio DID on line;

-adesione al programma Garanzia Giovani;

-prenotazione di appuntamenti con i Centri per l'impiego del territorio.

Non esitare a contattarci!

ITS MAKER…scegli il tuo futuro

Cosa fare una volta ottenuto il diploma?

Si può decidere di continuare a formarsi iscrivendosi ad un corso universitario oppure accedendo ad altri tipi di percorso.

Una valida alternativa all'Università è costituita dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS), le scuole ad alta specializzazione tecnologica nei settori chiave dello sviluppo regionale e nazionale.

ITS MAKER, ad esempio, è l’istituto tecnologico superiore che offre corsi biennali post diploma di alta formazione nelle aree Meccanica, Meccatronica, Motoristica e Packaging in Emilia-Romagna.

I corsi biennali proposti da ITS MAKER sono corsi post diploma gratuiti che si rivolgono a diplomati della scuola secondaria superiore, preferibilmente in possesso di un diploma tecnico o scientifico.

“E se ho un altro tipo di diploma?”
Nessun problema. In tutti i corsi, all’ingresso, sono previsti moduli di riallineamento nelle materie di base.

Riceverai quello che ti serve per affrontare tutte le materie del corso. Tanti prima di te l’hanno già fatto, e ci sono riusciti senza particolari difficoltà.

Le caratteristiche dei corsi ITS MAKER:

  • Durata biennale (circa 2000 ore)
  • Da fine ottobre a luglio (I anno) e da settembre a luglio (II anno)
  • Full-time (ca. 35 ore settimanali)
  • Frequenza obbligatoria (minimo 80% di presenza)
  • Didattica pratica: più del 40% delle ore totali dedicato a tirocini (stage aziendale) svolti in imprese della meccanica, meccatronica, motoristica e automazione dell’Emilia-Romagna
  • Possibili esperienze all’estero (tirocini, corsi di lingue)

Perchè scegliere ITS MAKER?

La formazione di ITS MAKER è studiata insieme alle aziende e risponde alle esigenze del mercato del lavoro.

  • E' un ponte per il lavoro che garantisce un impiego stabile;
  • è arricchito da esperienze di stage che facilitano l’ingresso in azienda;
  • si caratterizza per il Learning by doing: una didattica di tipo laboratoriale;
  • con il diploma di ITS MAKER diventerai Tecnico Superiore;
  • i corsi post-diploma ITS MAKER sono gratuiti;
  • oltre il 70% dei docenti proviene dal mondo del lavoro;
  • tirocini didattici presso le migliori aziende socie

Quali sono le aree di specializzazione post diploma?

I corsi di ITS MAKER coprono le aree di specializzazione più richieste per l’ingresso nelle migliori aziende meccaniche e meccatroniche dell’Emilia-Romagna che promuovono l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Percorsi formativi concreti e pratici, costituiti dal 40% di ore in stage presso le aziende più prestigiose del settore.

E' possibile scegliere tra 5 Aree di Specializzazione:

  • Auto e Motori
  • Digital Industry 4.0
  • Progettazione e materiali
  • Automazione e meccatronica
  • Tecnico commerciale

La didattica

I percorsi formativi sono incentrati su una didattica di tipo esperienziale – laboratoriale, che prevede:

  • l’alternanza di lezioni teoriche in aula e in laboratorio;
  • esercitazioni, project work e lavori di gruppo con esperti aziendali,
  • visite in impresa, partecipazione a convegni, esperienze all’estero;
  • almeno due periodi di stage aziendale, della durata complessiva di circa 5 mesi.

L'esame finale e il diploma di Tecnico Superiore

Al termine del biennio è previsto un esame finale, ufficiale, al superamento del quale viene rilasciato dal Ministero dell’Istruzione il Diploma di Tecnico Superiore (con l’indicazione dell’area tecnologica di riferimento). Il diploma ha valore in tutto il territorio nazionale e UE.

Si colloca al V livello di EQF, l’European Qualifications Framework (la maturità è livello IV, la laurea livello VI).

Il diploma di Tecnico Superiore consente l’accesso a concorsi pubblici e alle Università, con riconoscimento di CFU (Crediti Formativi Universitari). Abbiamo accordi con vari Atenei per il passaggio diretto da ITS a Lauree triennali omogenee (indicativamente, da 80 a 110 CFU riconosciute, un anno e mezzo di corso universitario). Col nostro diploma viene inoltre rilasciata l’attestazione EUROPASS in lingua italiana e inglese. Alcuni Collegi professionali riconoscono il nostro titolo come credito ai fini dell’iscrizione e dell’abilitazione alla professione di Perito Industriale.

Sono aperte le iscrizioni ai corsi ITS MAKER 2022-24, con scadenza il 14 ottobre 2022. Visita il sito https://itsmaker.it/

Per info è possibile scaricare il bando.

Vieni a scoprire la sede ITS MAKER di Fornovo di Taro iscrivendoti all'OPEN DAY di sabato 24 settembre 2022, al seguente link https://itsmaker.it/open-days/open-day-fornovo-24-settembre-2022/

GA/ER – Giovani Artisti Emilia Romagna

GA/ER - Giovani Artisti Emilia Romagna è un’associazione che nasce nel 2008 ed è costituita da dieci comuni capoluoghi di provincia: Bologna, Cesena, Ferrara, Parma, Modena, Forlì, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Grazie ai finanziamenti della Regione Emilia Romagna realizza percorsi di formazione e progetti per la produzione e la mobilità estera di giovani creativi e creative.

Un'associazione nata con l’intento di valorizzare e promuovere i giovani del nostro territorio, i loro talenti e competenze all’interno del settore delle industrie culturali e creative, mettendo in evidenza opportunità e occasioni di crescita professionale.

La volontà è quella di costruire un futuro dove giovani artisti e artiste abbiano la possibilità di trasformare la propria vita seguendo le proprie passioni, scoprendo nuove strade, dove possano crescere e sentirsi soddisfatti del loro percorso. Dove ci siano vere occasioni lavorative per diminuire la precarietà giovanile.

La proposta permette, con una semplicissima registrazione, di utilizzare uno spazio autogestito, aggiornabile quotidianamente, di ricevere notizie su manifestazioni artistiche e culturali a livello regionale, aderire a Bandi di Concorso, poter interagire con giovani curatori, condividere le proprie produzioni ed il proprio profilo su diversi Social Network, dialogare con altri artisti, rendersi visibili oltre i "confini locali".

Gli ambiti di intervento dell’associazione sono quello culturale, quello formativo, e quello riguardante il versante dell’utilizzo della creatività artistica e culturale come strumento di prevenzione del disagio, nonché i diversi ambiti di applicazione della creatività artistica e culturale giovanile sul versante produttivo, imprenditoriale, turistico e della mobilità giovanile.

Per info: www.gaer.eu

Carta Giovani Nazionale

La Carta Giovani Nazionale una card virtuale gratuita che consente a cittadini italiani ed europei residenti in Italia di età compresa tra 18 e 35 anni di ottenere agevolazioni per accedere a beni e servizi di carattere culturale, sportivo e legato al benessere.

L’iniziativa nasce dalla Ministrero per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e fa parte del circuito Eyca (European Association Youth Card).

Parliamo di digitale perché la Carta si scarica gratuitamente su Io, app della Pubblica Amministrazione, a cui si accede tramite Spid o Cie (Carta d’Identità Elettronica). Una volta ottenuta, sarà possibile visualizzare gli oltre 70 partner aderenti – ad esempio Airbnb, Lafeltrinelli.it, Flixbus, Rinascente… – e le relative offerte.
A questo punto si potrà procedere in due modi: per gli acquisti online, nello spazio degli sconti del sito si dovrà inserire il codice dell’agevolazione che troveremo sull’app, mentre se siamo fisicamente in un negozio basterà esibire la Carta alla cassa.

Sono previste inoltre tariffe scontate per luce e gas (cosa non da poco di questi tempi…), ma anche telefono, internet e trasporti, sia per lo studio e il lavoro che per le vacanze. Inoltre fra gli enti convenzionati troviamo scuole di lingua, librerie, negozi di abbigliamento, banche e siti di e-commerce.

Lavoro alla pari

Uno dei modi più diffusi tra i giovani europei per trascorrere un periodo all'estero consiste nell'inserimento all'interno di un nucleo familiare ospitante.

Lavorare alla pari significa concretamente vivere presso una famiglia straniera, aiutando ad accudire i bambini e a sbrigare piccole faccende domestiche in cambio di vitto, alloggio e una piccola retribuzione, pocket-money o argent-de-poche, variabile da nazione a nazione (esistono infatti diverse formule di lavoro alla pari proposto in Europa e la retribuzione settimanale varia in base all'impegno assunto).

I programmi alla pari sono considerati progetti di scambio culturale per l’apprendimento e/o il perfezionamento di una lingua straniera e sono regolamentati, in ambito europeo, dall’Accordo di Strasburgo (secondo quanto stabilito dall’Accordo, i diritti e i doveri della persona collocata alla pari, nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante, devono essere concordati per iscritto, preferibilmente prima che l’au pair abbia lasciato il Paese nel quale risiede o, al più tardi, durante la prima settimana del collocamento).

REQUISITI

I requisiti richiesti sono:

– età compresa tra i 17 e i 30 anni (anche se, nella maggior parte dei paesi, l’età minima è fissata a 18 anni e la massima a 27);
– essere nubili/celibi, senza figli;
– avere una conoscenza almeno basilare della lingua del Paese in cui si intende soggiornare.

Spesso è richiesta la patente di guida e i fumatori non sono graditi. Sono considerati requisiti preferenziali precedenti esperienze documentabili nell’assistenza ai bambini.
Per quanto riguarda la frequenza di un corso di lingua, in alcuni casi è già previsto dal programma offerto dalle agenzie private che si occupano del collocamento alla pari, in altri è la famiglia, o lo stesso candidato, a trovare la scuola. I costi relativi all’iscrizione e alla frequenza sono sempre a carico dell'au pair, tranne quando vi siano accordi diversi con la famiglia ospitante.
Sono a carico dell'au pair anche le spese di viaggio andata e ritorno (tranne in caso di permanenze lunghe e/o per accordi presi con la famiglia) e per gli spostamenti nel paese.

DURATA E DESTINAZIONI

Occorre offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle nazioni, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi (eventualmente prorogabile per altri dodici). Le famiglie richiedono, di consuetudine, un soggiorno minimo di sei mesi, ma anche nove o dodici, con partenza all’inizio dell’anno scolastico o a gennaio.

Per un cittadino comunitario è possibile soggiornare in un altro Stato dell’UE senza alcuna formalità particolare. L'unico documento, che un/a cittadino/a dell’Unione Europea (UE) deve presentare per il soggiorno alla pari in un altro paese membro, è un certificato medico di buona salute, datato al massimo tre mesi prima dell'inizio del soggiorno. Occorre, inoltre, una lettera di presentazione alla famiglia, redatta nella lingua del Paese in cui l’au pair vuole candidarsi, con indicazione degli interessi personali, degli studi compiuti e le ragioni per le quali si intende vivere questa esperienza.

Assicurazioni e assistenza medica
L'assistenza medica nei paesi dell’UE è garantita, e spesso gratuita, per un periodo di tre mesi. Con l’introduzione della TEAM - Tessera Europea di Assicurazione Malattia o European Health Card (più comunemente Carta Sanitaria Europea) è assicurata l’assistenza sanitaria alle stesse condizioni dei residenti, riducendo gli ostacoli burocratici e le barriere linguistiche.
Si possono anche acquistare polizze assicurative private, che spesso vengono stipulate direttamente dalla famiglia ospitante.

Brexit – Alla pari nel Regno Unito

Ad oggi non è contemplato il rilascio di un visto per la sola attività di au pair. Occorre pertanto essere in possesso di un visto che consenta attività lavorative generiche a qualsiasi livello, come ad esempio uno Student Visa, ma è opportuna la verifica delle condizioni generali dello stesso visto.

Nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea

Per lavorare alla pari nei paesi che non appartengono all’UE, occorre ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria. Per tutti i Paesi al di fuori dell’Unione europea, come ed esempio Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda occorre documentarsi sulle varie disposizioni vigenti nel paese prescelto e sui vari visti richiesti.

COME PARTECIPARE

Per essere collocati alla pari, è possibile rivolgersi alle organizzazioni private che operano nel settore. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator, che fungono da intermediari tra gli interessati e le famiglie che vorrebbero ospitare un au pair. Tutte le agenzie italiane richiedono una tassa d’iscrizione e, solitamente, anche una quota di partecipazione al programma.

E’ consigliabile rivolgersi ad agenzie affiliate a IAPA (International Au Pair Association), questo dovrebbe garantire la qualità e affidabilità dell’agenzia. Attraverso un motore di ricerca è possibile selezionare quali sono le agenzie presenti in Italia, al link: http://www.iapa.org/our-members/.

LINK UTILI

http://www.iapa.org – IAPA – International Au pair Association, associazione internazionale che protegge i diritti di tutte le au pair e delle famiglie ospitanti. Elenco delle organizzazioni specializzate in lavori per au pair e programmi di scambi culturali.

https://aniapdotorg.wordpress.com – L’Associazione Nazionale Italiana delle Agenzia Alla Pari (ANIAP)

http://www.bapaa.org.uk – BAPAA, British Au pair Agencies Association, associazione che riunisce le agenzie del Regno Unito specializzate in collocamento alla pari.

https://www.aupairworld.com/en – Au Pair World – banca mondiale per Au Pair

https://www.findaupair.com – Fid Au Pair, contatti tra au pair e famiglie in tutto il mondo, forum di discussione e link alle agenzie del settore

Vacanza estiva?…studiare inglese all’estero

Quali programmi hai per quest’estate?
Hai già scelto cosa fare o dove andare per le vacanze?

Perchè non optare per una vacanza che ti permetta di combinare lo studio della lingua inglese con il divertimento.

Un suggerimento viene da Kaplan International Languages, che da oltre 80 anni è leader nell’insegnamento dell’inglese, e ha selezionato 5 città in cui studiare inglese questa estate, valide alternative alle più popolari Londra, New York e Los Angeles!

Tra i fattori che, secondo Kaplan, dovresti considerare quando scegli la destinazione del tuo soggiorno studio all’estero ci sono sicuramente la qualità delle scuole di inglese, le possibilità di svago e intrattenimento (soprattutto in relazione alla tue passioni e i tuoi interessi), la vicinanza ad altri luoghi di interesse che vorresti visitare durante il tuo soggiorno, l’accento che vorresti provare ad acquisire, il costo della vita e l’ambiente accademico, qualora volessi proseguire i tuoi studi all’estero.

Ecco, dunque, di seguito le 5 città in cui studiare inglese questa estate secondo Kaplan!

Oxford e Cambridge

Sebbene queste due città siano diverse tra loro, hanno molti aspetti che le accomunano.

Entrambe, ad esempio, sono rinomate per l’ambiente universitario, che le rende tra le destinazioni più prestigiose in cui studiare l’inglese.

Inoltre, si trovano entrambe a poca distanza da Londra e, dunque, prendersi una giornata per visitare la capitale è semplicissimo! Infine, rispetto a Londra sono altrettanto piacevoli in termini di atmosfera, accento britannico, bar e cultura…

Perfette per trascorrere un’estate tutta british!

Dublino

Tra le più popolari città in cui studiare inglese questa estate.

Per quale ragione? È considerata la Silicon Valley d’Europa essendo una delle città più tech, rinomata inoltre per la sua eccellenza accademica !

È sicuramente un’ottima alternativa a Londra post brexit, in quanto offre numerose opportunità di lavoro per gli studenti, e dunque permette di poter combinare gli studi con il lavoro e praticare la lingua costantemente. Infine, se sei un’amante dei festival, Dublino è la città perfetta per te!

Boston

Se stai valutando di trascorrere la tua estate oltreoceano, potresti valutare un soggiorno studio a Boston, una delle città più antiche degli Stati Uniti, considerata una delle migliori in cui vivere.

Boston è un centro globale per gli studi universitari, con oltre 50 college e università nell’area metropolitana (tra cui la rinomata Harvard), e più di 250.000 studenti provenienti da tutto il mondo.

Questa alta concentrazione di università contribuisce all’atmosfera stimolante, che la rende perfetta come città in cui studiare inglese questa estate e conoscere studenti provenienti da tutto il mondo!

San Francisco

E' innegabilmente una delle città americane più stimolanti in cui vivere e studiare.

Dal clima ideale ai numerosi bar, fino alla possibilità di esplorare la natura circostante, ha tutto quello che serve per essere la città perfetta in cui studiare inglese questa estate.

Come saprai San Francisco e l’intera Bay Area sono note per essere la sede di alcune delle migliori università come la Stanford University e la UC Berkeley, nonché il cuore della Silicon Valley, e questo la rende la destinazione ideale per chi vorrebbe intraprendere un percorso accademico negli States dopo l’estate, ma vuole prima farsi un’idea della vita da “local” negli USA. In quanto città universitaria, poi, è ricca di studenti provenienti da tutto il mondo e dunque di culture diverse con cui potersi confrontare quotidianamente!

Ti è già venuta voglia di partire per una di queste città? Kaplan International Languages può aiutarti a organizzare il tuo soggiorno studio all’estero, supportandoti nella scelta del corso di inglese e dell’alloggio perfetti per te!

Vuoi saperne di più? Scarica la brochure gratuita Kaplan