Quasi orfano

In uscita al cinema il 6 ottobre 2022, Quasi orfano è il nuovo film di Umberto Carteni con protagonisti Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini: una commedia romantica tra Milano e la Puglia sull’importanza dell’abbracciare la propria identità.

E' la storia di un uomo, Valentino, che raggiunto il successo come designer, ha dimenticato la sua famiglia, tanto da raccontare a tutti di essere orfano. È lo spunto per una commedia che mescola satira sociale e di costume alla commedia più classica sugli stereotipi di nord e sud e alla commedia sentimentale.

In tutta la prima parte del film c'è una satira pungente e molto divertente di certi ambienti altolocati. In questo caso è il mondo di un certo tipo di design, ma potrebbe essere anche il mondo della moda, o, volendo, anche di un certo tipo di cucina. Si parla, insomma, di tutti quegli ambienti che sembrano essere autoreferenziali, che sanno parlare solo a chi è al proprio interno, a chi parla quella stessa lingua. Poi, nella seconda parte, il film prende territori più scontati. Nel contrasto tra nord e sud, come nell'incidente con la perdita della memoria. Il racconto dei buoni sentimenti e una comicità più immediata, forse più scontata, prendono il sopravvento. Eppure vedere Scamarcio recitare in barese stretto è spassoso.

Il filo conduttore di tutto il film è ritrovare se stessi, in un mondo sempre più complesso, riscoprendo la propria identità.

Mare fuori…il segreto della serie perfetta

Dopo essere andato in onda su Rai 2, lo show di produzione italiana è arrivato su Netflix, dove dall'estate continua a rimanere nella classifica dei più visti sulla piattaforma.

Dal 10 giugno le due stagioni da dodici episodi l’una, si sono trasferite da Rai Play a Netflix.

Molti hanno accostato MARE FUORI a GOMORRA, ma in realtà percorre strade molto diverse. Da tempo non si vedeva una storia ambientata in un carcere minorile del sud Italia, in uno di quegli istituti che lavorano tanto sulla rieducazione, ma sono comunque un covo di violenza, rivalità e angherie fra detenuti minorenni. Un disagio sociale che non sembra per nulla mutato rispetto a 30 anni fa, ai tempi dei famosi film di Marco Risi “Mery per sempre” e “Ragazzi fuori”. Qui c’è l’Istituto di Pena Minorile sull’isola di Nisida a Napoli, situato a picco sul mare. Quel mare che dà il titolo alla serie e rappresenta quella speranza di riscatto che tutti cercano.

Con brevi flashback, ogni episodio racconta il motivo dell’arresto dei vari ragazzi, ma soprattutto, guardare entrambe le stagioni permette di viverne l’evoluzione. Con molte story telling e un crescendo di colpi di scena che tengono alta l’attenzione per un’ora a episodio, MARE FUORI indaga l’adolescenza come nessun’altro prodotto televisivo ha fatto, mostrandoci le paure, le fragilità e l’umanità che si nasconde dietro alla rabbia di ragazzi cresciuti troppo in fretta. Il risultato è un racconto corale, che emoziona e commuove grazie a un cast di attori bravissimi, seppure sconosciuti al grande pubblico (salvo qualche eccezione).

Avatar torna al cinema…

Sono passati trecidi anni, era il 2009 infatti quando uscì sul grande schermo Avatar di James Cameron che dal 22 settembre ritorna nella sale in una straordinaria versione 4K HDR. Naturalmente il ritorno al cinema di Avatar spalanca le porte all’atteso sequel Avatar: La via dell’Acqua che uscirà il 14 dicembre.

Nel 2009, Avatar, scritto da Cameron e prodotto da Jon Landau, segnò record su record, riscrivendo la concezione del cinema spettacolare. Nove candidature all’Oscar, ma soprattutto un successo planetario in parte dovuto alla stupefacente (all’epoca) tecnologia utilizzata, diffondendo il 3D e l’IMAX. Ma il segreto del suo successo, che lo piazza in testa della top tra i maggiori incassi mondiali, è l’universalità della sua storia: al netto degli effetti visivi e degli effetti speciali, l’elemento preponderante di Avatar è la natura. Cameron ci apriva le porte di un mondo primordiale, quello di Pandora, pieno di foreste pluviali, una flora e una fauna oltre ogni immaginazione, popolato dai Na’vi, umanoidi dalle sembianze umane con una lingua e cultura proprie. Pandora diventava, per gli umani di un distopico anno 2154, un’occasione di rinascita e anche di sfruttamento di risorse. Unico ostacolo per questa colonizzazione da parte dell’uomo sfruttatore era il dover utilizzare un avatar in grado di sopravvivere nell’atmosfera di questo mondo idilliaco.

Dietro la scelta di riproporre nei cinema il film in versione rimasterizzata 4K c’è però anche una precisa volontà di James Cameron. Il regista ha infatti dichiarato che chiunque abbia meno di 23 anni non ha potuto vedere il suo kolossal nelle sale e, secondo il suo personale giudizio, il blu-ray e lo streaming non rendono giustizia a un film come ‘Avatar’.

ll ritorno in sala del blockbuster di James Cameron è l’occasione di un secondo viaggio, vivo, reale, ancora una volta immersivo, uguale eppure diverso. La possibilità di poter davvero rivivere un tempo perduto, per accorgersi che forse quel tempo non è mai passato. E che è più contemporaneo che mai.

Il signore delle formiche

Dopo l’ottima accoglienza alla Mostra del cinema di Venezia, “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, dall'8 settembre nelle sale, si impone anche al box office, consacrando l'inizio di nuova stagione cinematografica, contrassegnata del ritorno del pubblico al cinema.

Il film racconta la storia del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio nel film) che fu condannato, negli anni '60, a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, primo e ultimo processo svoltosi in Italia con quell'accusa, segnando un punto di svolta nella cultura e nella storia giuridica del nostro Paese rispetto al tema dell'omosessualità.

L'accusa a Braibanti fu mossa infatti per aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell'affezione nei confronti di Braibanti.

Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista (interpretato da Elio Germano) s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

Amelio ricostruisce perfettamente un’epoca non solo dal punto di vista della sceneggiatura, dei costumi e degli ambienti, ma soprattutto dal punto di vista ideologico e culturale. Mostra senza indugi tutte le storture del pensiero di una certa parte della società in quegli anni. Racconta il brutale trattamento sanitario psichiatrico riservato agli omosessuali e il linguaggio usato dai personaggi diviene lo specchio di un pensiero che non conosce rispetto della persona e passa dalla censura all’offesa.

Il merito del film è senz'altro di aver saputo proporre un tema ancora oggi importante e vivo attraverso il racconto di una storia che solo all’apparenza sembra lontana dai giorni nostri, rendendo in questo modo il contenuto del suo messaggio ancora di maggiore impatto.

Al via la 79° edizione della Mostra del cinema di Venezia

Dal 31 agosto al 10 settembre al lido di Venezia ha preso il via la 79° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia.

La Mostra è occasione, da sempre, per favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.

Il film inaugurale è il nuovo di Noah Baumbach (Storia di un matrimonio) dal romanzo cult di Don DeLillo (che ha contribuito alla sceneggiatura) Rumore bianco, pubblicato nel 1985.

Contemporaneamente un'altra inaugurazione, quella della sezione Orizzonti dedicato al cinema giovane.

Per quel che riguarda i film invece la parte da leone la fanno i film che si vedranno poi prossimamente sul grande schermo, ma ci sono diversi titoli che sono visibili nella Sala Web della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che presenta quest’anno 18 lungometraggi e 12 cortometraggi (questi ultimi accessibili gratuitamente) online provenienti da tutto il mondo, che si terranno in streaming, in contemporanea con le presentazioni ufficiali dei film al Lido.

I 12 cortometraggi, disponibili gratuitamente in tutto il mondo, saranno visibili dal sito www.labiennale.org, con proiezioni collocate per conto della Mostra sul sito operato da Festival Scope (www.festivalscope.com).

Fra i lungometraggi disponibili online sono inclusi quattro film italiani. Si tratta di Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo e The Matchmaker di Benedetta Argentieri (Fuori Concorso), Notte fantasma di Fulvio Risuleo, nonché un film di Biennale College Cinema, Come le tartarughe di Monica Dugo. Sono inoltre disponibili, fra gli altri titoli, il documentario Freedom on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom di Evgeny Afineevsky, instant movie sulla guerra in Ucraina.

Tanti spunti interessanti per una nuova stagione cinematografica!

Paper Girls

Dal 29 luglio su Amazon Prime Video la serie tv

Alzi la mano chi non vorrebbe dare una sbirciatina al proprio futuro, incontrando la versione adulta di se stessi. Ecco, le protagoniste di Paper Girls faranno esattamente questo incontro del terzo tipo e… ve lo sconsiglierebbero vivamente.

La serie tv è ispirata al fumetto Paper Girls, scritto da Brian K. Vaughan e disegnato da Cliff Chiang, una serie a fumetti pubblicata negli Stati Uniti da Image Comics, iniziata nel 2015 e conclusasi nel 2019, per un totale di sei volumi.

La storia è ambientata in una cittadina immaginaria dell’Ohio, è il giorno dopo Halloween del 1988 quando quattro giovani amiche si ritrovano inspiegabilmente trasportate nell’anno 2019.

Lungo l'arco narrativo le ragazze si ritrovano spesso a viaggiare inavvertitamente nel tempo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, ma anche nel passato e nel futuro più lontani. Inoltre mentre viaggiano nel tempo hanno modo di scoprire la versioni adulte di loro stesse e sono costrette a rendersi conto delle scelte che hanno compiuto nella vita.

Ma è proprio quando si trovano faccia a faccia con se stesse da adulte, che ogni ragazza scopre i propri punti di forza, mentre insieme cercano di trovare un modo per tornare nel passato per salvare il mondo del futuro.

Giffoni Film festival dal 21 al 30 luglio 2022

Il Giffoni Film Festival, è un festival cinematografico per bambini e ragazzi che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, per la durata di circa dieci giorni, nella città di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

“Rendere visibile ciò che oggi resta nell'ombra, far emergere e valorizzare migliaia di bambini e adolescenti che sono impercettibili agli occhi della società”: è questo il tema che il Giffoni Film Festival ha scelto per la sua 52esima edizione, in programma dal 21 al 30 luglio.

Oltre 5mila i giurati, da 33 Paesi, e 118 opere che tratteranno temi importanti tra cui la body positivity, la scoperta dell'altro, il percorso per recuperare fiducia in se stessi, il passaggio all'età adulta, l'amore senza etichette, l'ambiente e i cambiamenti climatici.

Il ricchissimo cartellone avrà una forma ibrida: per chi non potrà essere fisicamente al Festival sarà disponibile una selezione dei film in concorso su MYmovies, da vedere direttamente in streaming.

Tra le anteprime “Brian and Charles”, un film che arriverà nelle sale dal 24 agosto ed è incentrato sul delicato rapporto tra un uomo e un robot chiamato ad aiutarlo per combattere la solitudine. In programma ci saranno poi “Ragazzaccio”, il nuovo film di Paolo Ruffini, “Rosanero” di Andrea Porporati e il lungometraggio d'animazione per i più piccoli “DC League of Super-Pets”. Tra gli eventi speciali, invece, si segnala una proiezione-omaggio a “E.T. – L'Extraterrestre” per i suoi quarant'anni e l'incontro del 22 luglio dedicato all'attesissima, nuova serie Netflix intitolata “Tutto chiede salvezza”. Alte aspettative anche per “Minions 2 – Come Gru diventa Cattivissimo”, sequel del grandissimo successo che arriverà poi nelle sale dal 18 agosto.

Tantissimi i nomi delle celebrità che saranno ospiti a Giffoni, a partire da attrici come Lunetta Savino, Beatrice Grannò, Micaela Ramazzotti, Maya Sansa, Chiara Muti, Swamy Rotolo e Laura Morante. Il 28 luglio sarà il grande giorno di Gary Oldman, a cui andrà il François Truffaut 2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival.

Grande interesse per la sezione “Impact!”, che gestiranno 200 ragazze e ragazzi under 30 in completa autonomia: qui i giovani sono chiamati a discutere degli argomenti più sensibili di questo periodo e di temi che riguardano il loro presente e futuro. Saranno accompagnati in questo percorso da numerose personalità del panorama sociale, culturale, politico, scientifico ed economico.

Riprende il suo spazio anche la Giffoni Music Concept: nell'Arena di Piazza Fratelli Lumiere 10 showcase e 30 artisti del panorama musicale torneranno dal vivo. Tra questi, Francesco Gabbani, Fasma, Mara Sattei, Dargen D'Amico e Shade.

Per informazioni: https://www.giffonifilmfestival.it/

Resident Evil: la serie Netflix in uscita il 14 luglio

Da giovedì 14 luglio sarà disponibile su Netflix la prima stagione di Resident Evil, serie tv basata sul famoso videogame “survival horror”. Previsti 8 episodi da circa 50 minuti.

La serie tv è basata sul videogame del 1996, il primo a essere definito “survival horror”, inteso come un’avventura di sopravvivenza in un’ambientazione da brividi.

Le vicende sono ambientate nel 2036, precisamente 14 anni dopo che il virus ha provocato l’apocalisse globale. La protagonista Jade Wesker continuerà la sua lotta con la sopravvivenza, oltre alla quale dovrà fare i conti con il suo passato che, inevitabilmente, riaffiora.

Resident Evil – La Serie sembra non tradire le aspettative considerando la complessità e il rischio di portare sullo schermo una serie videoludica. I riferimenti infatti sembrano azzeccati e calzanti a giudicare da quello che si vedrà sullo schermo.

Thor – Love and Thunder

Con Thor- Love and Thunder la Marvel invade i cinema estivi, a partire dal 6 luglio, con il quarto capitolo delle avventure del Dio del tuono, Thor.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Presto però il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr – il macellatore di dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione delle divinità.

Thor è apparso in sette film dell’Universo Cinematografico Marvel, oltre che nella serie animata Marvel Studios What If…?. Nel corso degli anni questo personaggio, e con lui l'attore che lo interpreta, è cresciuto moltissimo e ora sta attraversando una crisi esistenziale, avendo appena subito una serie di colpi durissimi. Il regista ci regala così due ore di azione, ma anche di riflessioni sull'essere umano e la sua natura, l'idea della divinità, quella che c'era nell'antichità.

Nel film non mancano nemmeno le risate, anzi ce ne sono una quantità inebriante, che ne agevola la visione ed il godimento del pubblico come non accadeva da tempo con le opere Marvel.

Bel-Air

Remake in chiave drammatica della celeberrima sitcom anni '90 che fece diventare famoso in tutto il mondo Will Smith, Bel-Air è un esperimento che non si vede solitamente e che ora è arrivato in Italia come titolo di punta di Peacock, la piattaforma NBCUniversal i cui contenuti sbarcano da noi all'interno di Sky e NOW.

Bel-Air è una serie tv statunitense, remake in chiave drammatica della sitcom di culto degli anni '90 Willy, il principe di Bel-Air. Basata su un corto del film-maker Morgan Cooper, un fan della serie originale, prodotta dalla star di quest'ultima Will Smith e ambientata nell'America dei giorni nostri, Bel-Air re-immagina le storie e i temi di Willy, il principe di Bel-Air attraverso una nuova, drammatica interpretazione del complicato viaggio di Will dalle strade di West Philadelphia alle ville recintate di Bel-Air. Mentre questi due mondi si scontrano, Will fa i conti con il potere delle seconde possibilità, navigando tra i conflitti, le emozioni e i pregiudizi di un mondo molto diverso dall'unico che abbia mai conosciuto.

Cooper ha adattato la storia immaginando come sarebbe potuta apparire se fosse stata non una sitcom ma un drama, coinvolgendo nelle riprese attori che non sono stati poi confermati nella serie.

La serie ha quindi saputo prendere un cult di genere e reinventarlo in una nuova chiave narrativa sfruttandone appieno i contenuti e le potenziali tematiche. Divario sociale, bullismo, razzismo, social influencing e politica sono solo alcune delle riflessioni proposte, e il passato dei personaggi tornerà sicuramente a bussare insistentemente alla porta di casa Banks.