Cent’anni di solitudine – Gabriel Garcia Màrquez

Ciao a tutti! Questa settimana rispolveriamo un grande classico della letteratura: un romanzo avvincente, a tratti complicato, ma capace di toccare nel profondo ognuno di noi. L'autore è Gabriel Garcia Màrquez, il libro è
Cent'anni di solitudine.

Trama: La storia dei Buendía ha inizio quando il patriarca Jose Arcadio Buendía fonda l’immaginaria città di Macondo, in Colombia. Dunque sette generazioni, infiniti personaggi dai nomi tutti uguali e il realismo magico che mescola aspetti magici e mistici alla storia dell’epoca rendono questo libro davvero unico. Tramite Buendía abbiamo modo anche di osservare un ’interpretazione metaforica e allegorica della storia colombiana. In un intreccio di vicende favolose, secondo il disegno premonitore tracciato nelle pergamene dell’ indovino Melquiades, si compie il destino della città e della famiglia stessa. L’ immensa parabola della famiglia segue la parabola di solitudine e di sconfitta che sta scritta nel destino di Macondo. L’atmosfera è straordinaria, i personaggi indimenticabili (a volte potrete confonderli, ma anche questo fa parte del gioco), lo stile narrativo magistrale.
Da quando José Arcadio Buendía fonda Macondo, e Ursula, sua moglie darà alla luce Aureliano, avrà inizio una lunga e turbolenta storia, con tanto di rivoluzioni, guerre, eventi grandi della vita e abitudini piccole, come quella di fabbricare pesciolini d’oro per poi fonderli e ricominciare daccapo, assecondando il vizio ereditario della famiglia di fare per disfare.
In questo tempo infinito e circolare si succederanno vari José Arcadio e vari Aureliano, tutti diversi eppure simili tra loro, e tutti ineluttabilmente condannati a un destino di solitudine.

Nonostante la complessità della trama, molto diluita nel tempo, Garcia Marquez lo ha scritto in soli 18 mesi.
Alcuni personaggi portano nomi e cognomi di persone reali della famiglia dello scrittore: Márquez, Gabriel, Iguáran, Cotes.
 
Il romanzo, pubblicato originariamente dalla casa editrice Sudamericana a Buenos Aires nel giugno 1967, vendette in 2 settimane ottomila copie. Da allora il successo di quest’opera non si è mai arrestato.
 
Buona lettura!

Rubrica a cura di: Ramona

Pattini d’argento – Mary Mapes Dogde

Bentrovati al nostro appuntamento con i libri! Voglio aprire il 2022 con un libro legato alla mia infanzia…
Qualche giorno fa, sono andata a fare un giro con un'amica e ci siamo imbattute in un mercatino di libri! Potevamo non curiosare?? Ovviamente no! Ed ecco che tra i tanti volumi ho trovato questo… l'ho subito acquistato, anche perché è uno dei romanzi preferiti di mia madre, e da piccola me ne parlava sempre!
 
Il romanzo, scritto da Mary Mapes Dogde e datato 1865 è
 
Pattini d'Argento.
 
Trama: In questo libro si parla di Hans e Gretel, i protagonisti, e dei loro numerosi compagni.Gretel e' una ragazzina povera, ma allegra, felice e gentile; anche Hans ha lo stesso carattere della sorella Gretel; accanto a lui tanti altri ragazzi: ci sono Peter, un ragazzo ricco, ma lo stesso gentile e generoso; Karl, un ragazzo altezzoso e anche un po' razzista nei confronti di Gretel e Hans; Ben, un ragazzino inglese molto curioso e molto fiero del suo paese; Jacob, piuttosto corpulento e un po' tonto. Ci sono anche le ragazze: Hilda, una ragazza ricca ma generosa e brava; Annie, la migliore amica di Gretel e Hans (del quale sembra essere leggermente innamorata); Katrinka, dolce e carina; Rychie, scontrosa e altera.Questi ragazzi vivono a Broek, in Olanda: il libro ne parla come di un paese splendido,pieno di canali sui quali si pattina l'inverno e dighe.Le avventure incominciano con l'annuncio di una gara di pattinaggio: il premio sarà un paio di pattini d'argento, uno con le frecce per i maschi e uno con i campanellini per le femmine.
 
Mary Mapes Dogde nacque a New York nel 1831 dove lavorò in parecchie riviste. A trentaquattro anni pubblicò questo romanzo che si rivelò subito un grande successo. Si spense sempre a New York nel 1905.
 
Un romanzo commovente, vista la vita dei due giovani protagonisti, che sono sicura entrerà subito nei vostri cuori, come è successo a me.
 
Buona lettura!

Rubrica a cura di: Ramona

How I Met Your Father – nuova sitcom in uscita su Disney+

Amicizie, amori e tutto ciò che gli gira intorno: mercoledì 11 maggio esce in streaming su Disney+ la serie TV 'How I Met Your Father'. Come suggerisce il titolo, si tratta dello spin-off di 'How I Met Your Mother' (2005-2014), una delle sitcom di maggiore successo della televisione recente.
 
Il punto di partenza è sempre lo stesso: un genitore che, facendo accomodare sul divano i suoi figli, decide di raccontare loro come ha conosciuto la sua dolce metà. Superata l’innegabile sensazione di déjà vu, però, ci si rende conto che sono molte le differenze che separano How I Met Your Father dall’originale.
 
Riprendendo lo spunto narrativo di 'How I Met Your Mother', la nuova sictom parte in un futuro prossimo, nel quale Sophie decide di raccontare al figlio come ha incontrato suo padre. Si torna dunque indietro nel tempo, dal 2050 all'inizio del 2022, e Sophie rievoca le giornate trascorse insieme alle amiche e agli amici, così come le difficoltà di "capire chi sono, cosa vogliono dalla vita e come innamorarsi nell'era delle app di incontri e delle possibilità senza limiti".
 
E proprio destreggiandosi tra amicizie, nuove fiamme, sogni e aspirazioni (tutti temi già esplorati nella serie TV originale), How I Met Your Father proietta il format nel futuro, introducendo smartphone, app di incontri e videochiamate. 
 
Top o flop? …a voi il giudizio!

Rubrica a cura di: Ilaria

Il Pentavirato – la nuova serie comedy su Netflix

Su Netflix sta per arrivare, in uscita il 5 maggio, una nuova serie tv molto particolare. Dopo tanti nuovi titoli thriller o drammatici arriva una comedy davvero esilarante, Il Pentavirato, che racconta, attraverso il punto di vista di un giornalista canadese vicino alla pensione, la storia di una società segreta composta da cinque persone che fin dal XIV secolo condizionano gli eventi per salvare il mondo e l'umanità. Esilarante, divertente ma allo stesso tempo seria e riflessiva questa serie di soli sei episodi saprà intrattenere ma anche far riflettere su diverse questioni globali. Il grande protagonista di questa storia? Mike Myers, il celebre attore di Austin Powers che presterà il volto a ben otto diversi personaggi nella serie.
 
Mike Myers ci fa rituffare nelle atmosfere del suo Austin Powers, con personaggi grotteschi e una storia surreale, ma ricca di trovate divertenti, di battute e soprattutto con una forte satira sul social, una satira capace di mischiare punzecchiature sul presente a elementi di una comicità fisica, più basica.
 
Da vedere se…amate la comicità diretta e surreale di Mike Myers tra esagerazioni e doppi sensi. Avendo un gusto per la comicità molto personale è difficile rintracciare delle serie tv simili a questa.

Rubrica a cura di: Ilaria

Anima Bella – al cinema dal 28 aprile 2022

Gioia ha appena compiuto diciotto anni ma la sua vita, che dovrebbe essere caratterizzata dalle preoccupazioni e dai pensieri tipici dell’adolescenza, è invasa da un problema insormontabile: suo padre, l’unica persona cara che le resta al mondo, è soggiogato dal gioco d’azzardo.

Ancora una volta Dario Albertini decide di raccontare una storia adolescenziale, dopo il suo esordio Manuel presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci catapulta nella sacrificata vita di Gioia, interpretata da Madalina Di Fabio, ragazza solare e volenterosa che passa le sue giornate prendendosi cura del padre e della comunità che la circonda fin quando la ludopatia dell’uomo che più ama, dell’unico affetto che le rimane, non inquina la loro semplice esistenza.

Un gesto, una parola, abbracci sparsi, la dimensione umana e sociale di Gioia – orfana di madre – trova nel rapporto col “babbo” Bruno l’apice di uno stare al mondo che è votato al bene senza nulla a pretendere.
Ma un’ombra, il demone del gioco d’azzardo, infiniti debiti, costringeranno la ragazza a prendere in mano la vita di quell’amato padre.

Rubrica a cura di: Ilaria

Le fate ignoranti – La serie su Disney +

La storia è nota: Le fate ignoranti è un film del 2001 di enorme successo, la pellicola che lancia Ferzan Ozpetek tra i registi più in vista del cinema italiano.
La serie in onda su Diney + si sviluppa in 8 episodi e vanta un cast stellare. I protagonisti sono una donna e un uomo, legati dalla stessa persona: lei è Antonia (nella serie Cristiana Capotondi), lui è Michele (Eduardo Scarpetta). La prima è la moglie di Massimo (Luca Argentero), il secondo è l’amante. Le loro vite entrano in rotta di collisione quando Massimo muore in seguito a un incidente stradale. Antonia entra così nel mondo segreto del marito, che riguarda non solo l’amante, ma tutti gli amici di quest’ultimo.
 
La serie cambia volto rispetto al film originale di Ferzan Özpetek, che ha rivoluzionato il nostro cinema. L'opera, scritta con Gianni Romoli, sfrutta la dimensione seriale per tessere importanti e significative storie di vita, espandendo il nucleo centrale della trama. Tale direzione, attuale e perfettamente adatta ai nostri tempi, rovina un po' la magia del lungometraggio del 2001. Ma inevitabilemente nei vent’anni che separano film e serie, il mondo è cambiato, e in primo luogo forse proprio la percezione collettiva verso coloro che un tempo venivano tenuti ai margini poiché considerati “diversi”.
Forse in pochi sanno che un quadro intitolato "La fata ignorante" (che dà il titolo al film e alla serie tv) esiste davvero. Lo ha dipinto René Magritte, pittore belga considerato uno dei principali esponenti del surrealismo. L'opera che si vede nel film del 2001, e che dà inizio alle peregrinazioni di Antonia, viene attribuito dalla sceneggiatura a Joseph Lanti, un autore inesistente inventato dalla fervida fantasia di Gianni Romoli. Nella serie, la riproduzione del quadro di Magritte è stata realizzata da Michele (Eduardo Scarpetta) e da lui donata a Massimo con una dedica poetica.

Rubrica a cura di: Ilaria

Laura Pausini. Piacere di conoscerti – La vita di Laura Pausini su Prime Video

Oltre 70 milioni di album venduti, quasi 30 anni di carriera e ancora molto da raccontare di sé. Laura Pausini si mostra in veste inedita in ‘Piacere di conoscerti‘, il film di Amazon Original nato da un’idea della stessa cantautrice e in arrivo su Prime Video (e in 240 Paesi e territori in tutto il mondo) il 7 aprile. Diretta da Ivan Cotroneo, la Pausini regala ai fan un viaggio nella sua vita, svelando la domanda che si è sempre posta sin dai suoi inizi: cosa sarebbe successo se, quella sera del 1993, non avesse vinto il Festival di Sanremo?
 
Laura avrebbe vissuto tutt’altra vita, avrebbe gestito un negozio di ceramiche e avrebbe continuato a seguire la passione del piano bar. Sarebbe stata una mamma single di un maschietto: Marcello. 
Quello che colpisce è lo sviluppo narrativo con l'artista non famosa e il lato fragile e il senso di solitudine che emergono da chi ha vissuto, invece, una esistenza piena di premi e successi planetari. Non è solo il racconto della vita e della carriera della Pausini con molti risvolti inediti, ma è anche un film che vede al centro la stessa artista compiere un viaggio introspettivo.

Rubrica a cura di: Ilaria

Corro da te

Remake del film francesce del 2018 Tutti in piedi (diretto da Franck Dubosc), Corro da te, la nuova commedia di Riccardo Milani, è una bella sorpresa.
Perché a differenza di molte commedie contemporanee, Milani riesce ancora una volta a destabilizzarci e a farci sorridere amaramente e in modo intelligente della realtà narrata. Mette a fuoco le storture del mondo e ne ride amaramente.
Viene raccontata in forma di commedia irriverente un frammento di realtà “vera”, non banale, non patinata. Lei è in carrozzina. Lui è un playboy inguaribile e seriale. Per conquistarla si fingerà a sua volta disabile. Come andrà a finire?

Un tema delicato affrontato in modo spiazzante ed efficace. Al contempo pudico e politicamente scorretto.
 
L’autore pare dirci: noi siamo tutti Gianni (il protagonista), machisti, malcresciuti, egoisti, infantili.
Se almeno come lui aprissimo gli occhi…Gianni infatti non potrà far altro che cambiare prospettiva su molte cose. La vita, l’amore, la disabilità. Imparerà che l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo, per ritrovarsi infine totalmente cambiato sul piano professionale e personale.
Per dirla con le parole di Ezio Bosso: «Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono».

Rubrica a cura di: Ilaria

Alessandro Cattelan su Netflix alla ricerca della felicità

Nuova avventura su Netflix, in 6 episodi, dal 18 marzo per Alessandro Cattelan che cerca indizi sulla felicità. 
Nel docu-show "Una semplice domanda" viaggia in Italia e all'estero, si interroga, si confronta con gli altri, per cercare di capire da cosa possa scaturire la felicità, in che modo sia legata a famiglia, amore, dolore, fede, e anche come sia legata a tutte le altre emozioni.
 
Tanti personaggi, in luoghi e situazioni differenti, lo aiutano a portare avanti queste riflessioni: da Roberto Baggio a Geppi Cucciari, Elio, Francesco Mandelli, Paolo Sorrentino, Gianluca Vialli.
L’idea di questo nuovo show nasce in una sera d’estate da una riflessione di Cattelan in risposta ad una domanda, solo in apparenza semplice, di sua figlia: - Papà, come si fa a essere felici? -. 
Ed è proprio la ricerca di risposte che ha portato Cattelan a viaggiare, in Italia e all’estero confrontandosi e condividendo esperienze uniche con i suoi compagni di viaggio.
E in questo contesto originale, lontano dagli studi televisivi, Cattelan cerca nuove forme di comunicazione e si mette a nudo, condividendo un lato di sé che finora era rimasto sconosciuto.

Rubrica a cura di: Ilaria

Il filo invisibile – una produzione Netflix Italia

Il filo invisibile non si concentra solo su questi aspetti, ma parla di identità e di “diritto all’amore”, di quel filo invisibile che unisce tutti, non solo Leone a Paolo e Simone, ma anche a Tilly, alla zia, e a tutti gli affetti veri che non hanno bisogno di riconoscimenti ufficiali.

Rubrica a cura di: Ilaria