Il percorso è fortemente incentrato sull’innovazione del prodotto e del packaging, al fine di rispondere ad esigenze evolutive del mercato, formando figure professionali da inserire nell’area ricerca & sviluppo, motore del cambiamento produttivo ed organizzativo delle imprese. Il percorso di Product Development mira quindi a formare professionisti in grado di:
migliorare l’aspetto salutistico e nutrizionale dei prodotti alimentari, senza rinunciare alla loro qualità e tipicità, per soddisfare le mutate esigenze dei consumatori e migliorare la prevenzione delle malattie;
sviluppare alimenti funzionali in grado di sopperire a carenze nutrizionali e ad azione preventiva, anche partendo da materie prime poco utilizzate, ingredienti tradizionali e da sottoprodotti dell’industria alimentare.
Sviluppare prodotti sostenibili, riducendo l’impatto ambientale del processo produttivo e del packaging, grazie all’adozione di materie prime da scarti, sottoprodotti e altro, pienamente in linea con gli obiettivi del “Green Deal” europeo.
Il corso prevede l’adozione di tecnologie digitali per l’effettuazione di analisi di mercato, l’elaborazione dei dati di produzione, il tracciamento e l’etichettatura “intelligente”.
Il corso Digital Factory forma figure tecniche in grado di coniugare le competenze dell’Automazione e dell’Information Technology con le richieste delle industrie agroalimentari contribuendo così alla trasformazione digitale e all’innovazione delle imprese. Il Tecnico Superiore in Digital Factory:
è aggiornato sui trend e le tecnologie della transizione digitale nelle produzioni primarie sfruttando le potenzialità della Smart & Precision Agricolture
sa gestire la digitalizzazione di linee produttive integrando impianti di produzione e sistemi di controllo
è formato per la conduzione e manutenzione avanzata di impianti automatici digitalizzati impiegati nell’industria alimentare
conosce le ultime frontiere della Supply Chain e della logistica distributiva in ambito agroalimentare, con particolare riferimento alle applicazioni digitali in chiave 4.0
favorisce il passaggio all’impresa data-driven, gestendo la raccolta e l’utilizzo sistematico dei dati digitali e trasformandoli in informazioni a valore aggiunto
Il Tecnico Superiore per la Transizione Digitale interviene su macchine/impianti industriali congeniati in ottica digitale, gestisce i dati che derivano dalla digitalizzazione di fabbrica per ottimizzare ed innovare i processi, e, nel caso di imprese più tradizionali che approcciano adesso la transizione digitale, è in grado di proporre soluzioni innovative per cogliere al meglio le opportunità di questa transizione.
Food Tech crea tecnici esperti nelle più moderne tecnologie di processo della trasformazione alimentare Il percorso formativo mira a fornire solide competenze che consentono di:
intervenire sugli impianti, regolandone l’assetto a fini di flessibilità, ottimizzazione, riduzione degli sprechi
effettuare valutazioni merceologiche e qualitative sulle materie prime da trasformare, sui semilavorati e sui prodotti finiti;
analizzare i parametri qualitativi durante tutte le fasi di lavorazione e trasformazione del prodotto.
Queste competenze rispondono a un’effettiva e costante richiesta da parte delle aziende del settore alimentare, consentendo di operare in tutte le filiere in cui l’Emilia-Romagna vanta i migliori indici di specializzazione e un ruolo di leadership nazionale e internazionale: lattiero-casearia, carni fresche e stagionate, conserve ittiche e vegetali, pasta e prodotti da forno, vini e aceti.
E proprio la possibilità di formarsi in aziende del territorio rappresenta la miglior garanzia di una preparazione efficace, in grado di portare avanti quella capacità di conciliare tradizione e innovazione nelle produzioni vegetali e animali che rappresenta il cuore pulsante dell’eccellenza agroalimentare della Food Valley.
ANNALISA PANICIERI, la formatrice del corso: dottoressa in Ingegneria Informatica e appassionata di ricerca scientifica: ha approfondito tecniche di intelligenza artificiale applicate a dati e immagini inerenti a diversi contesti, come quello medico e aerospaziale.
Corso biennale di specializzazione tecnica post-diploma
Sei appassionato di stampanti 3D e di materiali innovativi? Vuoi progettare e realizzare prodotti in fibra di carbonio per i settori auto, aerospaziale, sportivo?
Ti vedi a produrre un alettone di Formula 1 o un componente in carbonio?
Con questo corso sarai da subito proiettato al lavoro nelle imprese del motorsport, dell’additive manufacturing e dei nuovi materiali avanzati, in un distretto industriale estremamente avanzato.
Il Tecnico Superiore per i materiali compositi e la stampa 3D è una figura altamente qualificata che opera nelle fasi di progettazione, produzione e industrializzazione di prodotti realizzati con materiali compositi in fibra di carbonio e tecnologie di stampa 3D.
È in grado di utilizzare software di modellazione CAD e di simulazione per lo studio progettuale. Conosce le tecnologie produttive nei settori delle lavorazioni meccaniche e dell’impiego di nuovi materiali (materiali compositi in fibra di carbonio; metalli, polimeri e resine per la produzione additiva).
È in grado di applicare tecnologie di controllo qualità e di testing sui componenti e di operare nell’area ricerca e sviluppo. Possiede competenze di programmazione della produzione per l’ottimizzazione dei processi produttivi aziendali.
Settori di impiego: Nelle imprese dei settori che utilizzano materiali e componenti ad alte prestazioni:
FREQUENZA Da ottobre 2024 per l’intero a.s. 2024/2025 Frequenza obbligatoria – Corso diurno
CHI PUO' ISCRIVERSI Giovani fino a 25 anni residenti e/o domiciliati in Emilia Romagna in possesso di: Diploma di istruzione secondaria superiore Ammissione al quinto anno dei percorsi liceali Diploma professionale in esito ai percorsi di IV anno IeFP, previo riconoscimento di crediti formativi I candidati devono essere disponibili a stipulare un contratto di Apprendistato di 1° livello con imprese aventi sedi operative sul territorio dell’Emilia Romagna
CERTIFICAZIONE RILASCIATA Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore (IV livello EQF) in esito a sostenimento di esame a fine percorso.
QUANTO COSTA Il corso è gratuito e finanziato dalla Regione Emilia Romagna. POSTIDISPONIBILI Il corso accoglierà almeno 12 studenti.
CARATTERISTICHE Formazione di base e professionale in laboratori interni all’ente Contratto di apprendistato di primo livello di circa 10 mesi con retribuzione secondo la normativa di legge per le 400 ore di formazione in azienda Impegno settimanale minimo: 30 ore tra formazione in aula e formazione in azienda SVILUPPO DELLE SOFT SKILLS E DELLE COMPETENZE TECNICHE IN IMPRESA SIMULATA FORMAZIONE TECNICA CON PROGETTO SPECIFICO DI MOBILITA’ INTERNAZIONALE IN AMBITO UE OBIETTIVI Il corso permetterà di acquisire le tecniche per il presidio dell’intero processo di gestione amministrativa con specifica nelle operazioni commerciali internazionali. Si intende fornire le competenze relative agli adempimenti e alle regole da applicare nella movimentazione import/export, tra cui la verifica dell’impatto daziario nel paese di destinazione e la predisposizione dei documenti necessari per evitare il blocco doganale. La formazione verterà sulla predisposizione del sistema contabile, sull’analisi economico finanziaria, operando nell’ambito della contabilità clienti, fornitori e generale, apprendendo le principali normative fiscali, contrattuali e di contesto che incidono sull’impresa. La figura verrà formata sugli aspetti della gestione digitale, elettronica ed informatica dei documenti e dei flussi generati dalla loro produzione, gestione, lavorazione, trasmissione e archiviazione.
COMPETENZE E CONTENUTI Introduzione all'economia internazionale: il sistema del commercio internazionale Contabilità generale: scritture tipiche nazionali e relative al commercio estero Documentazione da predisporre nelle operazioni di acquisto e vendita con l’estero Incoterms Valute estere e i cambi internazionali Disposizioni internazionali in ambito doganale, IVA e fiscale Gestione di verifiche e controlli doganali Trasporti internazionali: aspetti documentali Sistema IVA europeo VIDA (Vat in the Digital Age) Sistema informativo aziendale Dematerializzazione in ambito aziendale (trasformazione dei documenti in formato digitale, loro gestione e canali input/output) Flussi di documenti entrata/uscita e gestione di archivi digitali per la corretta conservazione dei documenti informatici (repositories multimediali, cloud, archiviazioni soggetti terzi e servizi esterni di archiviazione informatica ed elettronica) Privacy e gestione dei dati, con particolare attenzione alla sicurezza informatica dei dati
ISCRIZIONI Via Jacopo Milani, 18 - Fidenza 0524 512816 info enac-emiliaromagna.it Referente: Maria Paola Bisagni 0524 523473 mariapaola.bisagni enac-emiliaromagna.it
Chi si occupa di micologia. Esperto micologo, denominazione, in passato, del funzionario dell'Ufficio d'igiene incaricato dell'esame dei funghi che possono essere ammessi alla vendita o comunque al consumo (oggi lo stesso servizio è svolto da particolari uffici delle Aziende sanitarie locali).
Che cosa studia la micologia?
La micologia è una branca delle scienze naturali che si occupa dello studio dei funghi, dalle forme più note e di notevoli dimensioni a quelle più piccole come le muffe.
Quanto costa un corso da micologo?
La quota di partecipazione alla 1^ sessione è di € 850,00 totali a persona
Come diventare micologo 2023?
Per partecipare al corso è necessario essere in possesso del diploma quinquennale di scuola media superiore così come previsto dalla normativa. La segreteria organizzativa invierà conferma di partecipazione via email alla scadenza delle pre-iscrizioni (28 maggio 2023)
Che cosa fa un micologo e dove lavora?
La micologia è un ramo della biologia che si occupa dello studio dei funghi e il micologo è la figura professionale specializzata in questa branca del sapere. Il micologo è una figura di particolare importanza se si pensa che ogni anno centinaia di persone si rivolgono ai Centri antiveleni (CAV) degli ospedali italiani per sospette intossicazioni da funghi, come nei dati forniti dal CAV di Milano e riportati dall'Istituto Superiore di Sanità.
Questa professione è disciplinata dalla legge, in particolare dal D.M. 686/96, dal titolo "Regolamento concernente criteri e modalità per il rilascio dell'attestato di micologo". Tale norma stabilisce i requisiti per diventare micologo, che comprendono la frequenza di un corso di formazione teorico-pratico organizzato dalle varie Regioni o Province Autonome, il superamento di un esame finale e il conseguimento del relativo attestato. A questo punto ci si potrà iscrivere al Registro nazionale dei micologi, un passaggio essenziale per svolgere la professione. Al termine di questo percorso, un micologo è in grado di riconoscere le diverse specie di funghi epigei (ovvero i comuni funghi che crescono nei prati o nei boschi e che si sviluppano fuori dal terreno) destinati al consumo umano, come porcini e galletti, e di verificarne la commestibilità. Può trovare occupazione sia nel settore pubblico, sia nel privato.
Ma che cosa fa un micologo o una micologa di preciso?
In questa guida inquadreremo questa professione dal punto di vista normativo. Ti illustreremo inoltre le diverse mansioni che i micologi svolgono quotidianamente, sia nel settore pubblico che in quello privato, e le competenze che mettono in campo per garantire la sicurezza dei funghi destinati al consumo umano. Che cosa fanno i micologi nella pratica? Entriamo ora nel dettaglio di ciò che fanno i micologi nel loro lavoro quotidiano. Queste figure si occupano di:
controllare la commestibilità dei funghi freschi per i privati che li hanno raccolti personalmente o che intendono consumarli
controllare e certificare i lotti di funghi freschi o secchi destinati alla lavorazione (ad esempio per la conservazione sott'olio, in salamoia, surgelati...) o alla commercializzazione per conto di aziende alimentari
verificare l'idoneità al riconoscimento delle specie fungine di coloro che si occupano di vendita, preparazione e somministrazione di funghi
fornire consulenza ai Centri antiveleni (CAV) o alle strutture ospedaliere nel trattamento di sospette intossicazioni da funghi.
Oltre alle attività di analisi e consulenza sopra riportate, i micologi si occupano anche di formazione. Possono organizzare eventi di divulgazione destinati al grande pubblico oppure occuparsi di corsi più specifici rivolti agli operatori del settore alimentare o a coloro che raccolgono i funghi per lavoro o passione.
Dove possono lavorare i micologi? Questo prezioso servizio di tutela della salute pubblica può essere svolto sia nel settore pubblico, sia nel settore privato, con qualche differenza nelle mansioni richieste. I micologi nel settore pubblico Nell'ambito della Sanità Pubblica i micologi sono impiegati presso gli Ispettorati micologici, centri ad hoc istituiti presso le aziende sanitarie locali e distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Gli Ispettorati micologici si occupano principalmente di verificare la commestibilità dei funghi raccolti da privati cittadini per il consumo personale (un servizio in genere gratuito) e dei funghi destinati alle aziende che si occupano di ristorazione, vendita al dettaglio e produzione alimentare. A seguito di queste consulenze, i funghi che superano l'esame ricevono un certificato sanitario di commestibilità, mentre gli altri vengono distrutti. Gli Ispettorati micologici sono anche il punto di riferimento dei reparti ospedalieri e dei Centri antiveleni nei casi di sospetta intossicazione.
I micologi nel settore privato
Un'altra opzione per i micologi consiste nel cercare un impiego nelle aziende private che si occupano di lavorare o confezionare in vario modo funghi come i porcini. Queste aziende sono infatti obbligate dalla legge ad avvalersi della consulenza di un micologo. Questa figura può essere assunta direttamente o collaborare con diverse aziende in qualità di libero professionista. Nel settore privato i micologi si occupano innanzitutto di riconoscere le diverse specie di funghi acquistate dall'azienda, ma anche di svolgere analisi qualitative sui lotti e di monitorare la filiera e il processo produttivo. Ciò garantisce che il prodotto finito sia al tempo stesso sicuro e di qualità. Inoltre, sono responsabili della formazione e dell'aggiornamento professionale del personale addetto alla lavorazione di questo prodotto naturale. Le competenze dei micologi. Per poter espletare al meglio i compiti di cui abbiamo parlato, i micologi devono possedere conoscenze tecniche e anche la giusta attitudine personale. Di seguito vedremo le caratteristiche di un buon micologo. Le competenze tecniche dei micologi e competenze specialistiche dei micologi sono acquisite tramite gli appositi corsi di formazione che permettono di accedere alla professione. Esse includono:
capacità di identificare le diverse varietà di funghi in base ai caratteri morfologici specifici (corpo fruttifero, cappello, lamelle, spore, anello, gambo...) e di distinguere le specie commestibili da quelle tossiche
capacità di eseguire analisi macroscopiche, microscopiche e chimiche dei funghi o di loro parti, crude o cotte
capacità di individuare larve o impurità nei funghi freschi o secchi
conoscenza del ruolo dei funghi nell'ecosistema, delle basi della loro coltivazione e del loro valore alimentare
conoscenza degli aspetti normativi e procedurali legati alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi
capacità tecniche e informatiche: utilizzo di microscopi e di fotocamere o videocamere per l'analisi della morfologia dei funghi, nonché di software dedicati per la misurazione delle spore e l'archiviazione delle rilevazioni.
Rapidità : Questa è una dote importante tanto nel settore privato quanto nel pubblico. In ambito aziendale il tempismo è fondamentale per immettere prima il prodotto sul mercato. Capita quindi che i micologi si trovino ad analizzare in tempi stretti anche grandi lotti di funghi freschi o secchi. Per quanto riguarda la Sanità Pubblica, invece, la rapidità è particolarmente essenziale negli episodi di avvelenamento: dal responso del micologo dipende infatti il trattamento del paziente.
Attenzione al dettaglio: Oltre ad analizzare i campioni in tempi rapidi, i micologi devono essere in grado di lavorare su diverse varietà contemporaneamente. Si pensi ad esempio ai cesti contenenti diversi tipi di funghi raccolti dai privati cittadini per il proprio consumo personale. È quindi necessaria una grande attenzione al dettaglio. Nei casi di presunto avvelenamento da funghi, inoltre, i micologi devono riuscire a identificare le varietà di funghi in condizioni non sempre ottimali. Spesso si tratta di funghi cotti (che quindi hanno subito alterazioni a livello di forma e colore), di residui (ad esempio gli avanzi di un pasto) oppure persino di reperti prelevati dal paziente. Ecco quindi che le capacità di analisi e osservazione dei micologi vengono messe a dura prova.
Competenze sociali Spesso i micologi si trovano a lavorare a contatto con il pubblico o con i dipendenti delle aziende alimentari che lavorano o commercializzano i funghi. Sono anche in contatto con ospedali e Centri antiveleni. Devono quindi possedere buone abilità sociali e comunicative.
Il percorso inizia nel dicembre 2022 e terminerà nel primo semestre 2024.
Riparte il percorso gratuito di formazione e imprenditoria creativa del GA/ER, l’associazione Giovani Artisti Emilia Romagna
Torna quest’anno Il Mestiere delle Arti, alla sua quinta edizione, il percorso gratuito di orientamento e avviamento al mondo del lavoro in ambito artistico e culturale rivolto a giovani creativi e creative under 35 grazie al supporto della Regione Emilia Romagna - Settore Attività culturali, economia della cultura, giovani - Area Economia della cultura e politiche giovanili.
Un progetto che come GA/ER portiamo avanti dal 2008 e con cui vogliamo promuovere:
- giovani creativi dell'Emilia-Romagna
- le produzioni innovative in ambito creativo
- la costituzione di nuove professionalità creative
- l’inserimento di giovani creativi nel mercato del lavoro in ambito artistico e culturale.
✹ Cosa offre questo percorso
- Un ciclo di incontri con professionisti in ambito artistico, culturale e imprenditoriale, per acquisire le competenze necessarie dal punto di vista normativo e operativo: lo scenario attuale del mondo della cultura e della creatività, gli sbocchi professionali, come organizzarsi nel mondo artistico e culturale, gli aspetti giuridici, i premi, i concorsi, gli scenari occupazionali, gli elementi di costituzione, gestione e promozione delle industrie culturali e creative.
- Un weekend motivazionale, con l’obiettivo di condurre i partecipanti a prendere consapevolezza delle competenze trasversali necessarie per farsi strada nel mercato del lavoro artistico e culturale e nel mondo dell’impresa culturale: comunicazione efficace, lavoro di gruppo, gestione della leadership, gestione dei conflitti ecc.
- Un tirocinio formativo / collaborazione / residenza della durata di circa tre mesi all’interno di un contesto lavorativo ad hoc, dove potere sviluppare le proprie abilità, mettersi in gioco e verificare l’effettiva fattibilità del proprio percorso di vita professionale.
- Il bilancio di competenze, ovvero un percorso costituito da incontri di gruppo, colloqui individuali e lavoro individuale, che ha come finalità l'aumento di consapevolezza di chi ne fruisce riguardo le proprie caratteristiche, risorse e potenzialità (personali, formative e professionali), in vista della costruzione di un progetto di vita lavorativa che sia congruente, si avvalga del percorso di consapevolezza sviluppato durante il bilancio, e sia scelto in modo autonomo e pienamente responsabile.
- Un workshop, nell’ambito delle arti visive e applicate, finalizzato ad un percorso di ricerca e produzione di progetti e/o opere, sul tema della rigenerazione urbana e della riqualificazione del territorio attraverso la creatività artistica. Il workshop, condotto da un creativo di chiara fama nazionale, intende riunire saperi e abilità diverse.
Consigliamo a tutti i partecipanti di seguire l’intero processo per condividere e confrontarsi su tecniche, approcci e pratiche multidisciplinari. La valutazione delle domande sarà effettuata tenendo presente, oltre ai requisiti richiesti, questa necessità.
✹ A chi è rivolto
Saranno ammesse candidature di giovani creativi e creative under 35 che vivono in Emilia Romagna e si esprimono nei seguenti ambiti disciplinari:
Arti Visive (Pittura, Scultura, Installazioni, Fotografia, Video Arte, Illustrazione/Fumetto, Grafica artistica)
Arti Applicate (Design, Architettura, Graphic Design, Moda)
Artigianato Artistico
Possono candidarsi coloro che intendono operare negli ambiti disciplinari indicati con finalità professionali o nell’ambito delle Industrie Culturali e Creative
✹ Modalità di partecipazione
Per partecipare occorre presentare domanda entro le ore 14:00 del 18 novembre 2022. Il testo integrale del bando e la domanda per la partecipazione alla V edizione del corso Il Mestiere delle Arti sono scaricabili dai siti: gaer.eu e giovazoom.emr.it. Le domande dovranno pervenire esclusivamente al seguente indirizzo: gaeremiliaromagna@gmail.com
Il percorso si svolgerà in tutta la regione Emilia-Romagna, i luoghi sono ancora da definire.
Quanto dura?
Il percorso inizia nel dicembre 2022 e terminerà nel primo semestre 2024.
Quali giorni della settimana?
Il percorso solitamente viene organizzato in accordo con le disponibilità di partecipanti e docenti e si tiene o il venerdì o nel weekend, con una frequenza ipotizzata di due incontri al mese. Vista la modalità è adatto sia a chi studia e/o lavora.
Il percorso è rivolto anche ai principianti?
Il percorso è rivolto a persone che abbiano già avuto un approccio con il sistema dell'arte e della cultura contemporanee.
Se avanza un posto può partecipare anche una persona over 35?
Il percorso è rivolto a giovani under 35 e prevede la partecipazione di un minimo di 12 persone fino a un massimo di 14 per poter dedicare il giusto tempo ad ognuno. Non possono partecipare persone over 35.
Tirocini / collaborazioni / residenze sono pagati?
Tutte le tipologie di esperienze sono coperte dal corso sulla base di un budget previsto.
Ci sono rimborsi per gli spostamenti?
È previsto un budget a parziale copertura degli spostamenti.
I pranzi sono offerti o bisognerà portarseli da casa?
È previsto un budget a parziale copertura dei costi. Ogni partecipante però è tenuto a comunicare allergie, intolleranze ecc.
Verrà rilasciato un certificato a fine corso?
Si verrà rilasciato un attestato di partecipazione che indicherà gli step raggiunti con un minimo di frequenza del 70%.
Chi sono i docenti?
La selezione dei docenti è in corso, i nomi definitivi verranno scelti in concomitanza ai partecipanti selezionati. Alcuni docenti saranno gli stessi delle edizioni precedenti, mentre altri saranno aggiunti anche sulla base del background e dell'interesse dei partecipanti. Per averne un'idea leggi questo articolo > https://www.giovazoom.emr.it/creativita/notizie/il-mestiere-delle-arti-1
📌 Ci vediamo venerdì 4 novembre per la presentazione del bando durante la tappa di YOUZ Carovana a Ferrara!