Paper Girls

Dal 29 luglio su Amazon Prime Video la serie tv

Alzi la mano chi non vorrebbe dare una sbirciatina al proprio futuro, incontrando la versione adulta di se stessi. Ecco, le protagoniste di Paper Girls faranno esattamente questo incontro del terzo tipo e… ve lo sconsiglierebbero vivamente.

La serie tv è ispirata al fumetto Paper Girls, scritto da Brian K. Vaughan e disegnato da Cliff Chiang, una serie a fumetti pubblicata negli Stati Uniti da Image Comics, iniziata nel 2015 e conclusasi nel 2019, per un totale di sei volumi.

La storia è ambientata in una cittadina immaginaria dell’Ohio, è il giorno dopo Halloween del 1988 quando quattro giovani amiche si ritrovano inspiegabilmente trasportate nell’anno 2019.

Lungo l'arco narrativo le ragazze si ritrovano spesso a viaggiare inavvertitamente nel tempo tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, ma anche nel passato e nel futuro più lontani. Inoltre mentre viaggiano nel tempo hanno modo di scoprire la versioni adulte di loro stesse e sono costrette a rendersi conto delle scelte che hanno compiuto nella vita.

Ma è proprio quando si trovano faccia a faccia con se stesse da adulte, che ogni ragazza scopre i propri punti di forza, mentre insieme cercano di trovare un modo per tornare nel passato per salvare il mondo del futuro.

Lavoro alla pari

Uno dei modi più diffusi tra i giovani europei per trascorrere un periodo all'estero consiste nell'inserimento all'interno di un nucleo familiare ospitante.

Lavorare alla pari significa concretamente vivere presso una famiglia straniera, aiutando ad accudire i bambini e a sbrigare piccole faccende domestiche in cambio di vitto, alloggio e una piccola retribuzione, pocket-money o argent-de-poche, variabile da nazione a nazione (esistono infatti diverse formule di lavoro alla pari proposto in Europa e la retribuzione settimanale varia in base all'impegno assunto).

I programmi alla pari sono considerati progetti di scambio culturale per l’apprendimento e/o il perfezionamento di una lingua straniera e sono regolamentati, in ambito europeo, dall’Accordo di Strasburgo (secondo quanto stabilito dall’Accordo, i diritti e i doveri della persona collocata alla pari, nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante, devono essere concordati per iscritto, preferibilmente prima che l’au pair abbia lasciato il Paese nel quale risiede o, al più tardi, durante la prima settimana del collocamento).

REQUISITI

I requisiti richiesti sono:

– età compresa tra i 17 e i 30 anni (anche se, nella maggior parte dei paesi, l’età minima è fissata a 18 anni e la massima a 27);
– essere nubili/celibi, senza figli;
– avere una conoscenza almeno basilare della lingua del Paese in cui si intende soggiornare.

Spesso è richiesta la patente di guida e i fumatori non sono graditi. Sono considerati requisiti preferenziali precedenti esperienze documentabili nell’assistenza ai bambini.
Per quanto riguarda la frequenza di un corso di lingua, in alcuni casi è già previsto dal programma offerto dalle agenzie private che si occupano del collocamento alla pari, in altri è la famiglia, o lo stesso candidato, a trovare la scuola. I costi relativi all’iscrizione e alla frequenza sono sempre a carico dell'au pair, tranne quando vi siano accordi diversi con la famiglia ospitante.
Sono a carico dell'au pair anche le spese di viaggio andata e ritorno (tranne in caso di permanenze lunghe e/o per accordi presi con la famiglia) e per gli spostamenti nel paese.

DURATA E DESTINAZIONI

Occorre offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle nazioni, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi (eventualmente prorogabile per altri dodici). Le famiglie richiedono, di consuetudine, un soggiorno minimo di sei mesi, ma anche nove o dodici, con partenza all’inizio dell’anno scolastico o a gennaio.

Per un cittadino comunitario è possibile soggiornare in un altro Stato dell’UE senza alcuna formalità particolare. L'unico documento, che un/a cittadino/a dell’Unione Europea (UE) deve presentare per il soggiorno alla pari in un altro paese membro, è un certificato medico di buona salute, datato al massimo tre mesi prima dell'inizio del soggiorno. Occorre, inoltre, una lettera di presentazione alla famiglia, redatta nella lingua del Paese in cui l’au pair vuole candidarsi, con indicazione degli interessi personali, degli studi compiuti e le ragioni per le quali si intende vivere questa esperienza.

Assicurazioni e assistenza medica
L'assistenza medica nei paesi dell’UE è garantita, e spesso gratuita, per un periodo di tre mesi. Con l’introduzione della TEAM - Tessera Europea di Assicurazione Malattia o European Health Card (più comunemente Carta Sanitaria Europea) è assicurata l’assistenza sanitaria alle stesse condizioni dei residenti, riducendo gli ostacoli burocratici e le barriere linguistiche.
Si possono anche acquistare polizze assicurative private, che spesso vengono stipulate direttamente dalla famiglia ospitante.

Brexit – Alla pari nel Regno Unito

Ad oggi non è contemplato il rilascio di un visto per la sola attività di au pair. Occorre pertanto essere in possesso di un visto che consenta attività lavorative generiche a qualsiasi livello, come ad esempio uno Student Visa, ma è opportuna la verifica delle condizioni generali dello stesso visto.

Nei Paesi non appartenenti all’Unione Europea

Per lavorare alla pari nei paesi che non appartengono all’UE, occorre ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria. Per tutti i Paesi al di fuori dell’Unione europea, come ed esempio Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda occorre documentarsi sulle varie disposizioni vigenti nel paese prescelto e sui vari visti richiesti.

COME PARTECIPARE

Per essere collocati alla pari, è possibile rivolgersi alle organizzazioni private che operano nel settore. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator, che fungono da intermediari tra gli interessati e le famiglie che vorrebbero ospitare un au pair. Tutte le agenzie italiane richiedono una tassa d’iscrizione e, solitamente, anche una quota di partecipazione al programma.

E’ consigliabile rivolgersi ad agenzie affiliate a IAPA (International Au Pair Association), questo dovrebbe garantire la qualità e affidabilità dell’agenzia. Attraverso un motore di ricerca è possibile selezionare quali sono le agenzie presenti in Italia, al link: http://www.iapa.org/our-members/.

LINK UTILI

http://www.iapa.org – IAPA – International Au pair Association, associazione internazionale che protegge i diritti di tutte le au pair e delle famiglie ospitanti. Elenco delle organizzazioni specializzate in lavori per au pair e programmi di scambi culturali.

https://aniapdotorg.wordpress.com – L’Associazione Nazionale Italiana delle Agenzia Alla Pari (ANIAP)

http://www.bapaa.org.uk – BAPAA, British Au pair Agencies Association, associazione che riunisce le agenzie del Regno Unito specializzate in collocamento alla pari.

https://www.aupairworld.com/en – Au Pair World – banca mondiale per Au Pair

https://www.findaupair.com – Fid Au Pair, contatti tra au pair e famiglie in tutto il mondo, forum di discussione e link alle agenzie del settore

Concorso #TheEuropeIWant per viaggiare gratis in Europa

Partecipa al concorso Instagram #TheEuropeIWant e vinci 2 Interrail Ticket per viaggiare 3 mesi gratis in Europa! Ti basterà dare sfogo alla tua creatività e creare un post o un reel mostrando la tua visione dell’Europa che vorresti!

In occasione dell’Anno Europeo dei Giovani, la Commissione Europea organizza il concorso “The Europe I Want” con l’obiettivo di mostrare come i giovani europei immaginano il futuro dell’Europa, offrendo loro l’opportunità di esprimere la loro visione tramite un creativo reel su Instagram.
In palio ci sono 2 Interrail Tickets che ciascuno dei 3 vincitori potrà ottenere per viaggiare in Europa 3 mesi, da solo o in compagnia di un’amico/a.

Come partecipare
Per partecipare al concorso sarà necessario:

  • Caricare almeno un Reel di Instagram di massimo 90 secondi sul proprio account personale. Il Reel deve essere coerente con la campagna lanciata per l’Anno Europeo dei Giovani e con la competizione stessa e deve avere come tema “L’Europa che vorrei”;
  • Inserire #TheEuropeIWant nella descrizione del Reel;
  • Taggare l’account Instagram dello European Youth (@european_youth_eu);
  • Verificare che il proprio account Instagram sia pubblico, per permettere a chiunque di vedere il Reel.
    Ricorda: vinceranno i video più creativi!

Destinatari
Possono partecipare al concorso tutti i cittadini e residenti nell’Unione Europea che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e che abbiano un account Instagram personale.

Scadenza
Il termine ultimo per caricare il Reel è fissato per il 15 agosto 2022 alle ore 23:59.

I vincitori riceveranno un messaggio su Instagram dall’account dello European Youth entro 30 giorni dalla fine della competizione.

Tutte le informazioni sul concorso sono consultabili: https://hub.eurodesk.it/sites/default/files/imce/users/user121735/terms_and_confitions_theeuropeiwant.pdf

Sito di riferimento: https://europa.eu/youth/news/social-media-competition-create-kind-of-europe-you-want_en

Giffoni Film festival dal 21 al 30 luglio 2022

Il Giffoni Film Festival, è un festival cinematografico per bambini e ragazzi che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, per la durata di circa dieci giorni, nella città di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.

“Rendere visibile ciò che oggi resta nell'ombra, far emergere e valorizzare migliaia di bambini e adolescenti che sono impercettibili agli occhi della società”: è questo il tema che il Giffoni Film Festival ha scelto per la sua 52esima edizione, in programma dal 21 al 30 luglio.

Oltre 5mila i giurati, da 33 Paesi, e 118 opere che tratteranno temi importanti tra cui la body positivity, la scoperta dell'altro, il percorso per recuperare fiducia in se stessi, il passaggio all'età adulta, l'amore senza etichette, l'ambiente e i cambiamenti climatici.

Il ricchissimo cartellone avrà una forma ibrida: per chi non potrà essere fisicamente al Festival sarà disponibile una selezione dei film in concorso su MYmovies, da vedere direttamente in streaming.

Tra le anteprime “Brian and Charles”, un film che arriverà nelle sale dal 24 agosto ed è incentrato sul delicato rapporto tra un uomo e un robot chiamato ad aiutarlo per combattere la solitudine. In programma ci saranno poi “Ragazzaccio”, il nuovo film di Paolo Ruffini, “Rosanero” di Andrea Porporati e il lungometraggio d'animazione per i più piccoli “DC League of Super-Pets”. Tra gli eventi speciali, invece, si segnala una proiezione-omaggio a “E.T. – L'Extraterrestre” per i suoi quarant'anni e l'incontro del 22 luglio dedicato all'attesissima, nuova serie Netflix intitolata “Tutto chiede salvezza”. Alte aspettative anche per “Minions 2 – Come Gru diventa Cattivissimo”, sequel del grandissimo successo che arriverà poi nelle sale dal 18 agosto.

Tantissimi i nomi delle celebrità che saranno ospiti a Giffoni, a partire da attrici come Lunetta Savino, Beatrice Grannò, Micaela Ramazzotti, Maya Sansa, Chiara Muti, Swamy Rotolo e Laura Morante. Il 28 luglio sarà il grande giorno di Gary Oldman, a cui andrà il François Truffaut 2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival.

Grande interesse per la sezione “Impact!”, che gestiranno 200 ragazze e ragazzi under 30 in completa autonomia: qui i giovani sono chiamati a discutere degli argomenti più sensibili di questo periodo e di temi che riguardano il loro presente e futuro. Saranno accompagnati in questo percorso da numerose personalità del panorama sociale, culturale, politico, scientifico ed economico.

Riprende il suo spazio anche la Giffoni Music Concept: nell'Arena di Piazza Fratelli Lumiere 10 showcase e 30 artisti del panorama musicale torneranno dal vivo. Tra questi, Francesco Gabbani, Fasma, Mara Sattei, Dargen D'Amico e Shade.

Per informazioni: https://www.giffonifilmfestival.it/

Da grande farò…IL WEB MARKETING MANAGER

Chi è un web marketing manager?

La diffusione della digitalizzazione anche nel settore aziendale, ha portato alla nascita di nuove figure professionali. Una di queste è il web marketing manager. Come si evince dall’accostamento dei termini, siamo di fronte ad una figura che si occupa di gestire il marketing in rete. Si tratta di figure professionali che si muovono nell’ambito digitale con una formazione fortemente incentrata sulla comunicazione ed il marketing.

Imprese ed aziende sono oggi sempre più alla ricerca di figure in grado di gestire strategie di comunicazione e promozione online. Veri e propri esperti di web marketing.

Cosa fa?

Con il termine web marketing vengono indicate quelle attività svolte online, volte alla vendita o promozione di un prodotto o servizio mediante messaggi di marketing.

Si riferisce quindi a qualsiasi forma di pubblicità o marketing che utilizza i canali del web. Fare web marketing significa pertanto promuovere attraverso la rete internet, ovvero usare gli strumenti che la rete mette a disposizione per far crescere un’attività online.

Scopo del web marketing è costruire una presenza online efficace, curando anche il rapporto con i consumatori e sviluppando nuovi rapporti sociali.

Email, social network, banner pubblicitari, sistemi di messaggistica istantanea: tutti questi sistemi (e molti altri) rientrano tra gli strumenti tipici del web marketing.

Il web marketing manager si occupa di creare ed implementare strategie di marketing online, con lo scopo, appunto, di aumentare il successo commerciale di un’azienda. Il suo primo compito è quello di studiare ed analizzare il mercato di riferimento dell’azienda committente conducendo analisi di mercato. Fondamentale è conoscere il target dell’azienda, il comportamento dei clienti, attuali e potenziali, e monitorare i competitors.

Come diventare web marketing manager?

Per diventare web marketing manager è necessario avere un ricco bagaglio di competenze tecnico – pratiche per ricoprire questo ruolo professionale.

Le sue skill riguardano, da un lato, le competenze specifiche legate al marketing su internet, dall’altro concernono le capacità interpersonali, legate al rapporto con il cliente e alla gestione delle risorse umane.

Un buon manager del web deve conoscere i canali, gli strumenti e i processi del marketing online, ma deve anche saper fare l’account con il cliente ed essere una buona guida per il suo team, motivando gli specialisti nel lavoro di tutti i giorni e risolvendo problemi e possibili contrasti tra gli attori in campo. Pertanto, soft skill come il carisma, il problem solving e la resilienza sono fondamentali in questo mestiere.

Sicuramente, avere delle buone basi teoriche di economia e marketing aiuta, quindi un percorso di studio in questi indirizzi può fornire un buon punto di partenza. I titoli di studio più frequenti di chi lavora come Web Marketing Manager sono di tipo universitario: ad esempio una laurea in Marketing, Comunicazione, Economia e Management - ma non esiste un "tipico" percorso di formazione del Web Marketing Manager. Ci sono professionisti che si sono formati principalmente sul campo, lavorando nel mondo del web, altri che hanno frequentato corsi in digital marketing e si sono specializzati in questo ambito.

Inoltre, è fondamentale avere ottime abilità informatiche: gli strumenti principali di lavoro del Web Marketing Manager sono il computer, vari strumenti web e programmi informatici (web tools, applicazioni e strumenti di web analytics). Per migliorare il CV può quindi essere utile ottenere certificazioni relative all'utilizzo dei vari software professionali per il web marketing.

Vacanza estiva?…studiare inglese all’estero

Quali programmi hai per quest’estate?
Hai già scelto cosa fare o dove andare per le vacanze?

Perchè non optare per una vacanza che ti permetta di combinare lo studio della lingua inglese con il divertimento.

Un suggerimento viene da Kaplan International Languages, che da oltre 80 anni è leader nell’insegnamento dell’inglese, e ha selezionato 5 città in cui studiare inglese questa estate, valide alternative alle più popolari Londra, New York e Los Angeles!

Tra i fattori che, secondo Kaplan, dovresti considerare quando scegli la destinazione del tuo soggiorno studio all’estero ci sono sicuramente la qualità delle scuole di inglese, le possibilità di svago e intrattenimento (soprattutto in relazione alla tue passioni e i tuoi interessi), la vicinanza ad altri luoghi di interesse che vorresti visitare durante il tuo soggiorno, l’accento che vorresti provare ad acquisire, il costo della vita e l’ambiente accademico, qualora volessi proseguire i tuoi studi all’estero.

Ecco, dunque, di seguito le 5 città in cui studiare inglese questa estate secondo Kaplan!

Oxford e Cambridge

Sebbene queste due città siano diverse tra loro, hanno molti aspetti che le accomunano.

Entrambe, ad esempio, sono rinomate per l’ambiente universitario, che le rende tra le destinazioni più prestigiose in cui studiare l’inglese.

Inoltre, si trovano entrambe a poca distanza da Londra e, dunque, prendersi una giornata per visitare la capitale è semplicissimo! Infine, rispetto a Londra sono altrettanto piacevoli in termini di atmosfera, accento britannico, bar e cultura…

Perfette per trascorrere un’estate tutta british!

Dublino

Tra le più popolari città in cui studiare inglese questa estate.

Per quale ragione? È considerata la Silicon Valley d’Europa essendo una delle città più tech, rinomata inoltre per la sua eccellenza accademica !

È sicuramente un’ottima alternativa a Londra post brexit, in quanto offre numerose opportunità di lavoro per gli studenti, e dunque permette di poter combinare gli studi con il lavoro e praticare la lingua costantemente. Infine, se sei un’amante dei festival, Dublino è la città perfetta per te!

Boston

Se stai valutando di trascorrere la tua estate oltreoceano, potresti valutare un soggiorno studio a Boston, una delle città più antiche degli Stati Uniti, considerata una delle migliori in cui vivere.

Boston è un centro globale per gli studi universitari, con oltre 50 college e università nell’area metropolitana (tra cui la rinomata Harvard), e più di 250.000 studenti provenienti da tutto il mondo.

Questa alta concentrazione di università contribuisce all’atmosfera stimolante, che la rende perfetta come città in cui studiare inglese questa estate e conoscere studenti provenienti da tutto il mondo!

San Francisco

E' innegabilmente una delle città americane più stimolanti in cui vivere e studiare.

Dal clima ideale ai numerosi bar, fino alla possibilità di esplorare la natura circostante, ha tutto quello che serve per essere la città perfetta in cui studiare inglese questa estate.

Come saprai San Francisco e l’intera Bay Area sono note per essere la sede di alcune delle migliori università come la Stanford University e la UC Berkeley, nonché il cuore della Silicon Valley, e questo la rende la destinazione ideale per chi vorrebbe intraprendere un percorso accademico negli States dopo l’estate, ma vuole prima farsi un’idea della vita da “local” negli USA. In quanto città universitaria, poi, è ricca di studenti provenienti da tutto il mondo e dunque di culture diverse con cui potersi confrontare quotidianamente!

Ti è già venuta voglia di partire per una di queste città? Kaplan International Languages può aiutarti a organizzare il tuo soggiorno studio all’estero, supportandoti nella scelta del corso di inglese e dell’alloggio perfetti per te!

Vuoi saperne di più? Scarica la brochure gratuita Kaplan

Resident Evil: la serie Netflix in uscita il 14 luglio

Da giovedì 14 luglio sarà disponibile su Netflix la prima stagione di Resident Evil, serie tv basata sul famoso videogame “survival horror”. Previsti 8 episodi da circa 50 minuti.

La serie tv è basata sul videogame del 1996, il primo a essere definito “survival horror”, inteso come un’avventura di sopravvivenza in un’ambientazione da brividi.

Le vicende sono ambientate nel 2036, precisamente 14 anni dopo che il virus ha provocato l’apocalisse globale. La protagonista Jade Wesker continuerà la sua lotta con la sopravvivenza, oltre alla quale dovrà fare i conti con il suo passato che, inevitabilmente, riaffiora.

Resident Evil – La Serie sembra non tradire le aspettative considerando la complessità e il rischio di portare sullo schermo una serie videoludica. I riferimenti infatti sembrano azzeccati e calzanti a giudicare da quello che si vedrà sullo schermo.

Viaggi avventure

Due passioni che si uniscono: il viaggio e l'avventura.

L'avventura può diventare l'elemento perfetto per dar forma ed effetto ad un viaggio, soprattutto se si intende la vacanza come un'occasione unica per vivere esperienze fuori dal comune e avere qualcosa di originale da raccontare una volta rientrati a casa. Niente riposino pomeridiano in spiaggia o massaggio alla spa quindi, ma piuttosto attività all'aperto, sport estremi e adrenalina.

Molti tour operator definiscono i viaggi avventura dei lunghi tour zaino in spalla, con escursioni, tanti spostamenti e attività. Tanti viaggiatori avventurosi invece definiscono questo tipo di viaggio un modo per fare nuove esperienze, scoprire posti, godersi l’attimo, lasciarsi trasportare dal momento… sicuramente un viaggio più improvvisato e non organizzato nei dettagli. Le diverse definizioni però sono d’accordo su un punto: la scoperta, le nuove esperienze e l’esplorazione sono l’elemento centrale.

Cosa si fa durante i viaggi avventura?

Si dorme in tenda, in alloggi tipici del posto, ma anche in hotel. Si cerca di mangiare cibo locale, ma soprattutto di introdurre elementi di novità e attività che rendano eccitanti e piene le giornate. Chi ama i viaggi avventura fa escursioni, arrampicate, trekking, kajak, parapendio… insomma lo sport e l’adrenalina sono inclusi nel pacchetto.

Quando si pensa al viaggio avventura ci si immagina scenari che vanno dal safari in Africa, al giro in moto in Siberia fino all’incontro con i pinguini al Polo Sud o con i gorilla in Uganda. Ma non crediate che in Italia non si possono fare esperienze di questo tipo… certo non si può organizzare un safari come se foste in Kenya, ma nulla vieta di ingegnarsi e disegnare una vacanza su misura.

Al di là quindi delle esperienze più emozionanti da fare in giro per il mondo, è possibile progettare viaggi accessibili e più facilmente realizzabili, scegliendo attività per rendere le vostre vacanze e i vostri weekend più avventurosi.

Ad esempio, potete organizzare un weekend sul Lago di Como e fare la passeggiata del Viandante e esplorare l’Orrido di Bellano: una gita avventurosa, a cui è facile accedere e che vi darà grandi soddisfazioni. Munitevi di scarpe comode macchina fotografica!

In alternativa potreste fare una gita in Valtellina, esplorare la natura e attraversare il Ponte del Cielo: si tratta di un ponte tibetano che collega Campo e il Maneggio Frasnino, a oltre 140 metri di altezza. Sicuramente non adatto a chi soffre di vertigini, ma offre un panorama impagabile.

Gli amanti delle attività all’aperto sicuramente conoscono i parchi avventura. Si tratta di strutture attrezzate, con percorsi e esperienze adrenaliniche, da svolgere in tutta sicurezza. Si trovano sparsi in tutta Italia e offrono alternative per tutti: bambini, principianti e esperti. Se amate gli sport estremi, nel vostro viaggio avventura dovete includere almeno una giornata in uno di questi parchi, sicuramente ne troverete uno vicino alla meta scelta per la vacanza.

Tra le mete da prendere in considerazione c’è la Puglia dove è possibile organizzare un tour on the road anche con i mezzi. L’ideale è fare campeggio o affittare un Trullo, per immergervi ancora di più nel mood avventura. Ad esempio vi suggeriamo Pugliavventura, che organizza attività molto interessanti come speleo trekking, escursioni in canoa o sui fuori strada, trekking tra le costiere… insomma tantissime attività davvero adrenaliniche.

Anche la Liguria offre paesaggi e mare stupendi. Ma oltre ai noti scenari marittimi, c’è molto di più: surf, cavallo, go-kart, paracadutismo, parapendio… Con Liguriadventure potete ad esempio prenotare una grande scelta di sport estremi e godervi il mare ligure in un modo tutto nuovo.

I viaggi avventura non sono necessariamente lunghi tour dall’altra parte del mondo.

Potenzialmente ogni vacanza può diventare un’avventura se vissuta con lo spirito giusto!

Studiare all’estero: le borse di studio

Studiare, sì sa, costa: e non solo in termini di fatica, impegno ed energie, ma anche in termini economici. Tra Università, libri ed eventualmente alloggio le spese rischiano di pesare sensibilmente sul bilancio familiare.

Se poi il desiderio è quello di studiare all’estero?

Si può essere portati a pensare che un’esperienza di questo tipo vada decisamente oltre il proprio budget.

In realtà è possibile finanziare un periodo di studi all'estero partecipando ai bandi per le borse di studio (che possono essere a copertura totale o parziale dei costi da sostenere).

Le borse di studio vengono assegnate da vari enti pubblici e privati come Ministeri, Università, istituti di ricerca, fondazioni, soggetti privati e organizzazioni internazionali. Molte vengono erogate ogni anno.

Accanto al noto programma Erasmus+, programma dell'UE che offre agli studenti universitari una sovvenzione per un periodo di studio all'estero in oltre 34 Paesi, quasi tutti i governi dei paesi europei mettono a disposizione borse di studio.

A chi sono destinate le borse di studio?

Le borse di studio sono destinate a studenti e studentesse delle scuole superiori che vogliono frequentare l’università all’estero oppure a chi ha già conseguito una laurea e intende frequentare un master universitario all’estero.

Con quali criteri vengono assegnate?

I criteri generali di assegnazione delle borse di studio per studiare all’estero solitamente sono:

-meriti accademici;
-destinazione in un determinato paese;
-programma o ambito di studio e di ricerca;
-tipologia di studenti (es. residenti in una regione/stato);
-stesura di un saggio scientifico o letterario;
-premio di laurea.

Il numero di borse di studio disponibili è sempre inferiore alle richieste, per cui è importante tenere presente che la maggior parte delle borse di studio sono concesse in base al merito: solo chi ha ottenuto buoni risultati scolastici e una media alta nella votazione, prima ancora di conseguire la maturità o la laurea, riesce a ottenere l’assegnazione di una borsa di studio per studiare all’estero.

Non dimenticare le competenze linguistiche...

Per frequentare una scuola o un’università all’estero è necessario avere un buon livello di conoscenza delle lingue straniere.

Occorre conoscere bene l'inglese e/o la lingua del paese di destinazione.

Per ottenere i migliori risultati nello studio delle lingue, prima di andare a studiare all’estero, durante le scuole superiori è possibile integrare lo studio scolastico con altre esperienze in grado di migliorare le competenze linguistiche e arrivare ad avere una conoscenza fluente della lingua straniera, la cosiddetta fluency.

Per potersi iscrivere a una scuola o ad una università all’estero, è necessario dimostrare la conoscenza della lingua straniera. il modo migliore per dimostrarla è con una certificazione linguistica riconosciuta a livello internazionale.

Per iniziare a scoprire cosa significa studiare all'estero con una borsa di studio ti suggeriamo alcuni portali:

Scholarship Portal - contiene una banca dati con oltre un migliaio di borse disponibili in tutti i Paesi europei e non. È sufficiente selezionare il proprio livello di studi (dall'insegnamento secondario al post dottorato), il Paese di provenienza e quello in cui si desidera studiare e il motore di ricerca trova le borse di studio corrispondenti al profilo indicato.


Study in UE - sui siti web dei ministeri nazionali dell'istruzione/università potrai trovare informazioni sulle borse di studio destinate agli studenti internazionali. Ad esempio, la Germania mette a disposizione finanziamenti attraverso il DAAD, mentre in Ungheria è possibile studiare presso il Balassi Institute, oppure a Malta esistono i programmi Sports e Endeavour, mentre il Regno Unito offre le borse di studio Chevening.

E' inoltre possibile scaricare gratuitamente la guida alle borse di studio per l'estero 2022 dal sito di Scambieuropei (https://www.scambieuropei.info/guida-borse-di-studio-estero-gratis/)

Thor – Love and Thunder

Con Thor- Love and Thunder la Marvel invade i cinema estivi, a partire dal 6 luglio, con il quarto capitolo delle avventure del Dio del tuono, Thor.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Presto però il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr – il macellatore di dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione delle divinità.

Thor è apparso in sette film dell’Universo Cinematografico Marvel, oltre che nella serie animata Marvel Studios What If…?. Nel corso degli anni questo personaggio, e con lui l'attore che lo interpreta, è cresciuto moltissimo e ora sta attraversando una crisi esistenziale, avendo appena subito una serie di colpi durissimi. Il regista ci regala così due ore di azione, ma anche di riflessioni sull'essere umano e la sua natura, l'idea della divinità, quella che c'era nell'antichità.

Nel film non mancano nemmeno le risate, anzi ce ne sono una quantità inebriante, che ne agevola la visione ed il godimento del pubblico come non accadeva da tempo con le opere Marvel.