Belfast – Il film candidato a 7 premi oscar arriva al cinema

Esce al cinema il 24 febbraio il film forse più personale del registra Kenneth Branagh, che ha girato la pellicola modellando la storia sulla sua esperienza diretta di bambino, cresciuto proprio nella città irlandese.

Girato in bianco e nero, il film ha ottenuto 7 nomination agli Oscar, risultando il favorito non solo come Miglior film, ma anche in tutte le altre categorie.

Il motivo è semplice. In Belfast non c’è mai né troppa dolcezza né troppo dramma, ma una giusta misura che mantiene il racconto di formazione di un bambino di nove anni in un mondo improvvisamente capovolto. L'infanzia felice di questo bambino viene travolta dai tumulti sociali irlandesi di fine anni Sessanta, il film racconta la sua famiglia, i suoi guai e il luogo del cuore: quello dove si nasce e si torna sempre.

Cambia tutto e a tutto si cerca di porre rimedio, se non di sua iniziativa, allora con l’aiuto dei genitori, in lotta se restare o no in città per il bene della famiglia. Ma si ride anche parecchio e si balla.

Questa storia divertente, tenera e intensamente personale di questo bambino di 9 anni (alter ego del regista) regala al pubblico 90 minuti di pura poesia!

Rubrica a cura di: Ilaria

Su Netflix è arrivata Fedeltà – La serie tv tratta dal romanzo di Marco Missiroli

Il titolo è abbastanza eloquente: Fedeltà

E allora ti domandi perché mai Netflix lanci una serie così proprio il 14 febbraio, in pieno San Valentino.

Innanzitutto si ispira all'omonimo romanzo di Marco Missiroli, finalista al 73° Premio Strega e vincitore del Premio Strega Giovani, e poi la serie ha un setting completamente diverso dal solito: non ci rifila la prevedibile storia della coppia stanca, o lo stereotipo de "il matrimonio uccide il desiderio", anzi i due protagonisti, Carlo e Margherita, sono affiatati. Dunque la loro crisi non si spiega o, almeno, non si spiega se uno prende a riferimento il manuale dei cliché amorosi.

Al centro del libro di Missiroli, e di riflesso della serie tv di Netflix, non c'è tanto, o solo, la fedeltà coniugale ma prima di tutto la fedeltà verso se stessi. Quanto rinunciamo a noi stessi pur di dare vita all'idillio coniugale? E nel momento in cui questo si incrina, cosa resta di noi? La domanda non è certo banale...donarsi all'altro implica per forza di cose una rinuncia a qualcosa. Bisogna fare spazio all'altro ed è giusto così. 

Rubrica a cura di: Ilaria

La Dolce Vita – Fedez feat. Mara Sattei e Tananai

Dopo "Mille" con Orietta Berti e Achille Lauro, Fedez ritorna nel mood "tormentone estivo". Nelle scorse ore è stata pubblicata "La dolce vita", il nuovo brano anticipato negli scorsi giorni, e che vedrà protagonista, oltre al rapper milanese, due giovani artisti che hanno già collaborato con lui: da una parte il suo assistito Tananai, dall'altra una delle giovani voci più interessanti del panorama italiano, Mara Sattei.

"La dolce vita", come raccontato nell'ultimo post su Instagram da Fedez, ha un sapore particolare, anche solo raccontando il contesto in cui è stata registrata la prima volta: "Tre giorni prima dell’operazione per la rimozione del pancreas ho deciso di andare in studio a registrare le voci di questa canzone a cui stavo lavorando prima che la mia vita cambiasse così repentinamente, credo di averlo fatto un po’ per distrarmi da tutto quello che mi stava accadendo ma anche perché non avrei saputo le condizioni successive all’intervento e se mai sarei stato in grado di cantare nel breve periodo".

In un omaggio musicale agli anni 60 prodotto da D.Whale, nome d'arte del producer Davide Simonetta, "La dolce vita" è un racconto estivo, in cui la narrazione del viaggio viene accompagnata dalla sensazione di mancanza dei tre protagonisti per il proprio partner.

Proprio Fedez canta nella prima strofa: "Prenditi il mio letto lasciami un pezzetto, se non vuoi non me ne andrò. La vita senza amore non mi farà mai bene, non so dirti di no quando vivo solo per noi".

Più spensierata la strofa di Tananai, che sembra ripercorrere le stesse strade di "Sesso Occasionale", quando canta: "So che canzoni vuole lei, faccio a parole con il dj, so che non hai visto le Hawaii, dirotteremo Ryanair e se ci beccano stica".

Ma tra l'interpretazione di Mara Sattei del ritornello e la leggerezza della strofa di Tananai, c'è anche un altro racconto da parte di Fedez, che riporta alle origini del brano, come raccontato su Instagram: "Nel testo dico – La vita senza amore non mi farà mai bene – e mai come in quei giorni così come oggi questa frase potrebbe benissimo essere il mio piccolo mantra. Appena dimesso, lo stesso giorno sono tornato in studio con Leo. Ho condiviso con lui tutto il processo di arrangiamento e chiusura del brano proprio perché la vita senza amore dimmi tu che vita è. Avere lui al mio fianco riusciva a farmi dimenticare dei lancinanti dolori post operatori. La nascita di questa canzone mi ha fatto capire quanto sia importante la musica nella mia vita, di quanto sia quasi un bisogno vitale, la parte più profonda di me e voglio dedicarla a mia moglie, ai miei splendidi figli e a tutte le persone che ci hanno lavorato. Perché senza di loro non avrei mai trovato la forza di accendere quel microfono. Perché anche se sono solo canzoni, le storie che ci sono dentro sono profonde come le cicatrici della vita".

Bentornato Fedez!

Da grande farò…Correttore di bozze

Chi è il correttore di bozze? e cosa fa? Chiamato anche redattore, il correttore di bozze, altro non è che colui che è dedito a leggere le bozze, alla correzione bozze, eliminando tutti gli errori di battitura e di ortografia, ovvero quelli che vengono chiamati refusi. Questa figura professionale, dunque, si occupa di leggere le bozze di un documento, andando ad individuare l‘errore sulle bozze.

Il correttore di bozze, sostanzialmente, deve intervenire sull’intero contenuto del testo, facendo delle attente riletture su carta. Si occupa anche della revisione bozze, che altro non sono che documenti o stampe del lavoro, che devono essere rivisti prima della pubblicazione. In genere il correttore di bozze lavora presso una casa editrice, dalla quale dipende, occupandosi della revisione di errori ortografici e di battitura e non sintattici e/o grammaticali, di stile e punteggiatura. Si occupa anche della formattazione del testo, andando a sistemare le maiuscole, minuscole, grassetto, corsivi e sottolineature, spazi superflui, sottotitoli ecc.

Come diventare correttore di bozze: corsi e formazione
Tra i requisiti essenziali, citiamo:

  • essere particolarmente precisi e attenti ai dettagli
  • conoscere bene la lingua italiana
  • avere uno spiccato desiderio di approfondimento
  • avere occhio per le regole tipografiche
  • spiccata attitudine alla verifica


Ad ogni modo, per poter diventare un ottimo correttore di bozze è importante avere una grande passione per la buona scrittura. Tra le altre caratteristiche insite del correttore di bozze, citiamo una grande pazienza, attenzione e scrupolosità, tutti elementi davvero fondamentali che permettono a questa figura professionale di analizzare fino in fondo il testo ed individuarne gli errori nel più breve tempo possibile. Inoltre, sarà importante aver conseguito una laurea in lettere o in lingue, ovvero avere una formazione che possa dare tutti gli strumenti necessari per garantire una buona scrittura.

Questo, però, non è un requisito obbligatorio, ovvero si può diventare correttore di bozze, anche se non si è in possesso della laurea. La cosa più importante, è essere in grado di effettuare una perfetta correzione di bozze, individuando ogni tipo di errore sulle bozze. In altre parole, il correttore di bozze deve lavorare nel migliorare un testo.

Tuttavia, ci sono diversi modi per poter diventare un ottimo correttore di bozze e dunque per chi vuole lavorare nel web marketing. Ad esempio, è possibile seguire dei corsi di copywriting che possono tanto aiutare. Potete, dunque, decidere di frequentare un corso professionale che possa aiutare a conoscere meglio la professione e ad introdursi nel campo dell’editoria. In alternativa, se non si ha tanto tempo a disposizione, si può scegliere uno dei tanti corsi on line, che si possono facilmente seguire da casa con tutta comodità e nei momenti liberi.

Quali sono gli sbocchi professionali. Lavorare come correttore di bozze non è poi così tanto complicato, sia che si tratti di correttore bozze freelance o correttore di bozze dipendente. Sembra che, per poter diventare un ottimo correttore di bozze, sia importante fare esperienza. Dove? Sicuramente all’interno di un’agenzia o anche due, ovvero fare gavetta e imparare da chi già da tempo esercita questa professione. E’ importante anche studiare, anche se però non sembra bastare la teoria, perché determinante sarà la pratica. C’è però un fatto, ovvero che non tutte le aziende effettivamente hanno bisogno di un correttore di bozze, visto che in genere questa figura viene chiamata soltanto in caso di necessità. Sono davvero poche le case editrici che assumono in azienda dei correttori di bozze che svolgono soltanto questo compito. Spesso, si è soliti assumere più un copywriter flessibile o un web writer che, quando occorre, può anche intervenire e rivedere i testi. Lavorare da casa come correttore di bozze, è la scelta più comune al giorno d’oggi.

Questa figura professionale può decidere di lavorare come freelance, presso un’azienda o casa editrice. Tuttavia, trovare annunci di lavoro specifici per correttori di bozze è possibile e non bisogna mai arrendersi. La cosa migliore è scrivere una mail, raccontando il proprio percorso formativo e progetti, allegando un curriculum e inviarlo alle case editrici.

Correttore di bozze ed editor: differenze. Esiste una differenza tra correttore di bozze ed editor? La risposta è sì. Nello specifico il correttore di bozze si occupa principalmente degli errori di battitura, dell’ortografia e dei refusi in generale. L’editor, invece, lavora sulla creazione del testo. In cosa consiste il lavoro dell’editor? Generalmente questa figura professionale deve svolgere le seguenti mansioni, ovvero:

  • dare consigli sulla forma
  • cambiare frasi ed interi periodi modificandone anche forma e sostanza
  • proporre interventi non soltanto piuttosto evidenti ma anche importanti.

Il correttore di bozze, invece, come abbiamo ampiamente detto, si occupa di altro, ovvero lavora sui dettagli, sulle sviste ed anche sugli errori di digitazione, errori che in gran parte dipendono dalla scrittura veloce su tastiera.
Nonostante, dunque, le mansioni svolte da queste due figure professionali siano diverse, queste tendono ad essere confuse e coloro che correggono i testi, fanno anche dei lavori sull’editing e sulle bozze.

The Batman – al cinema dal 3 marzo

In testa alla classifica, The Batman, scritto, prodotto e diretto da Matt Reeves, vede Robert Pattinson nei panni di un giovane Bruce Wayne alle prime armi, che durante il suo secondo anno di attività tra le strade di Gotham City come vigilante 'Vendetta' viene trascinato nel caso più difficile della sua carriera quando un misterioso serial killer inizia ad uccidere le personalità più in vista dell'élite della città, lasciando degli indizi specificatamente rivolti a lui. Per trovarlo, Batman dovrà fare squadra con il tenente James Gordon e Catwoman, indagando per prima cosa nel sottobosco criminale dei bassifondi.

È un film divisivo questo The Batman e non poteva essere altrimenti, visto che si tratta di un cinecomic che però dura 3 ore e non è affatto per bambini.
Agli spettatori però il giudizio finale!

Rubrica a cura di: Ilaria

After Love – dal 10 febbraio al cinema

Mary, o sarebbe meglio dire Fatima dato che la protagonista di questa storia si è convertita all’Islam per amore del marito Ahmed, vive a ridosso di una scogliera del Kent. Nei giorni di sole può scorgere la costa francese dove il marito, capitano di crociera, va spesso per lavoro. Lo aspetta lì in vetta e si sbraccia per salutarlo quando all’orizzonte scorge la nave che lo riporta a casa. Hanno passato la vita insieme e condiviso gioie e dolori. È per questo che quando il marito muore improvvisamente, Fatima si sente persa. Non sa più bene chi è. Il suo scompiglio interiore si fa più forte quando scopre che Ahmed aveva un’altra donna. Un doppio lutto, un doppio tradimento che viene scandagliato in After Love.

Rubrica a cura di: Ilaria

Murderville – La nuova serie tv Netflix tra crime e improvvisazione. Dal 3 febbraio

Sta per arrivare su Netflix una nuova miniserie che sta già facendo parlare di sé.
Si tratta di Murderville e, a suscitare una certa curiosità nel mondo delle serie TV, non è solo il fatto che si tratta di una crime comedy un po' particolare ma anche che, in ogni episodio, c'è una special guest star che vestirà i panni di assistente detective per un giorno. Da Sharon Stone a Conan O'Brien saranno tanti i volti noti che troveremo al fianco del detective della omicidi Terry Seattle, interpretato da Will Arnett

Ciò che sorprende di più di questa serie, però, è che sembra non appartenere a nessun genere di racconto, creandone uno nuovo fatto da un ibrido tra realtà e finzione, dramma e commedia, improvvisazione e sceneggiatura già scritta.

Il vero colpo di scena: le guest star di ogni episodio non hanno ricevuto il copione e non hanno idea di cosa succederà. Insieme a Terry Seattle dovranno improvvisare per tutta la durata delle indagini…ma sarà solo l'ospite speciale a decidere chi è l'assassino.

Rubrica a cura di: Ilaria

Giornata della Memoria, i film e i documentari da guardare su Netflix e Prime Video

In occasione della Giornata della Memoria il palinsesto 2022 delle principali piattaforme streaming da il suo personale contributo offrendo numerosi film e documentari sull'Olocausto: dai pluripremiati 'Schlinder's list' e 'Il Pianista', all'italiano 'Oscar' e 'Sonderkommando'.

Oscar (2016). Regia di Dennis Dellai

1943. Oscar è un giovane musicista ebreo al confino nell'Alto Vicentino che, grazie al suo talento, conquista la simpatia della comunità in cui è costretto a vivere, tanto da stringere una grande amicizia con i due figli del podestà, Emma e Vittorio, ed entrare a far parte con successo nella banda diretta da Don Franco, il parroco del paese. Dopo l'8 settembre e la conseguente occupazione tedesca, Oscar e i suoi sono costretti a fuggire. Grazie all'aiuto di Emma e di Don Franco riusciranno ad entrare in contatto con una organizzazione partigiana che li aiuterà in modo rocambolesco a raggiungere il confine svizzero, e con esso la salvezza. Il film è liberamente ispirato alla vicenda italiana del jazzista austriaco Oscar Klein, il quale riuscì a evitare la deportazione grazie all'aiuto di una organizzazione partigiana.

Sonderkommando (2015). Regia di Nicola Ragone

Un treno, un viaggio, una meta che attende inesorabile. Due sconosciuti incrociano i loro sguardi: si cercano, si avvicinano fra la folla di un vagone che sembra un carro bestiame. Freddo, sofferenza, addii per sempre. Giunti alla meta la situazione separa i loro destini: il più robusto viene scelto, designato per diventare bracciante della morte in un lager nazista, un Sonderkommando.

Rubrica a cura di: Ilaria

Spider Man – No Way Home

Arriva il terzo capitolo della saga targata Marvel/Sony, diretto da Jon Watts. In questo nuovo capitolo le avventure di Peter Parker - alias Spider-Man – non mancano. Ora che la sua identità è stata svelata, il quartiere associa il supereroe al ragazzo che non può più separare la vita privata da quella eroica. Per questo motivo decide di chiedere aiuto a un collega, Doctor Strange (Benedict Cumberbatch), che lo aiuterà nel suo percorso per capire cosa significhi per lui indossare la maschera di Spider-Man.

Rubrica a cura di: Ilaria

Incastrati – Netflix: la serie crime con Ficarra e Picone

Il famoso duo comico, Ficarra e Picone si cimenta, per la prima volta, nella serialità, scegliendo un genere estraneo alla loro tradizione, ma che ha da sempre appassionato gli italiani, ovvero il crime.
Gli Incastrati, scritto e diretto interamente da Ficarra e Picone, rappresenta una novità del panorama mediatico italiano e combina intelligentemente elementi di mistero, divertimento, senza trascurare un sottotesto di denuncia sociale.
La tendenza di mischiare paradossalmente ironia e denuncia non è infatti nuova ai due attori, che mentre intrattengono il pubblico stimolando la curiosità sui nuovi colpi di scena, non rinunciano a mostrare le peculiarità e le contraddizioni di un sistema corrotto. I due ridicolizzano così, non solo i criminali mafiosi, anche gli atteggiamenti omertosi di coloro che dovrebbero proteggere i cittadini dalla mafia. Gli Incastrati racconta le vicende improbabili di una coppia di amici che, per caso, si ritrova sulla scena di un delitto e per evitare di essere sospettati finiscono sempre di più nei guai.

Rubrica a cura di: Ilaria