Una storia di amicizia, famiglia, scelte, e in particolar modo di natura: natura nel senso non “astratto” del termine ma concreto, e quindi montagne, laghi, boschi, pascoli.
Tratto dall’omonimo libro di successo di Paolo Cognetti, Le otto montagne, al cinema dal 22 dicembre, è un film scritto e diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che ha per protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli.
I protagonisti sono Bruno e Pietro. Bruno è cresciuto in montagna, quella è la sua casa, e una vita lontano da lì per lui è impensabile. Pietro arriva da Torino in vacanza in Valle d’Aosta, e trova in lui un compagno di giochi.  I due diventano presto amici inseparabili. Sono però molto diversi e questo li porta a stare lontani per molto tempo. Ciascuno prende la sua strada fino a quando si ritrovano adulti.
Due visioni del mondo…due modi di essere a confronto.
Secondo il popolo nepalese, il mondo è una sfera, in cui vi sono otto montagne e otto mari.
Poi c’è la montagna posta al centro del mondo.
Alcuni sono fatti per viaggiare per le otto montagne, altri per stare fermi sulla montagna centrale.