Il libro che ho scelto questa settimana è
Le avventure di Huckleberry Finn, di Mark Twain, un romanzo di formazione, che racconta le difficoltà di una vita sregolata che, come tale, presenta poi tutti i suoi aspetti negativi.
Huckleberry Finn è la metafora di una barca, nella sua essenzialità , che scorre sul Mississippi alla ricerca di grandi avventure. Fuggito da un padre ubriacone, Huckleberry solca le acque alla ricerca di mondi altri e nuove esperienze. E sul letto del fiume impara le difficoltà della vita e con esse a crescere per diventare un giovane adulto. Un libro di formazione in cui il protagonista così coraggioso e spensierato attua un percorso di iniziazione nel mondo dei grandi.
Il romanzo è per molti la metafora utopica di una vita libera e selvaggia a bordo di una zattera in cui non vigono le regole comuni e tutto è concesso. Huckleberry Finn, nato come letteratura per ragazzi, è stato oggetto di molte critiche e radiato addirittura da una biblioteca pubblica del Massachussets. Nonostante quest’ultima critica, Le Avventure di Huckleberry Finn è anche un importante invito a ribellarsi alle regole ingiuste, come le schiavitù.
Secondo T. S. Eliot «un capolavoro».