Il mondo del lavoro ricerca…il barista

Il barista svolge la sua professione presso i bar di ogni dimensione e tipologia e tutte le strutture ricettive per le vacanze (alberghi, campeggi, villaggi turistici, navi da crociera); può lavorare come dipendente presso locali gestiti da altri o come titolare all’interno del proprio esercizio.
Può anche essere chiamato “a prestazione” come personale di rinforzo solo per limitati periodi (per esempio in alta stagione o nel week-end) o in occasione di eventi particolari.

Una volta acquisita una buona esperienza professionale sul campo, molti baristi dipendenti decidono di mettersi in proprio, aprendo un locale di loro proprietà o anche prendendo in gestione un’attività già avviata.

Cosa fa

ll barista si occupa di preparare e servire alla clientela caffè, cappuccini, the, bevande e piatti caldi e freddi, all’interno di un bar. Il Barista al pari di Barman e Bartender è un professionista del Bar addetto al servizio di preparazione e mescita di bevande, ma in Italia è spesso associato ai tradizionali Bar che svolgono principalmente servizio caffetteria, quantomeno nella fascia mattutina e pomeridiana (e spesso notturna, con le colazioni al rientro dalle serate).

Nello specifico si occupa di:

-a inizio e fine giornata eseguire il controllo generale dei servizi di apertura e chiusura del locale e verificare la pulizia;
-preparare i tavoli e gli arredi del locale;
-rifornire i frigoriferi e collaborare all’immagazzinamento delle merci in arrivo;
-accogliere i clienti e presentare loro le caratteristiche delle bevande e del menù;
-preparare e servire caffè, cappuccini, bevande e aperitivi, panini, torte, brioche, pasticcini, gelati e snack di ogni genere;
-è responsabile del servizio di un certo numero di tavoli a lui assegnati;
-prendere nota delle ordinazioni e provvedere a servire;
-rispondere alle varie esigenze dei clienti, cercando di intervenire quando si verificano inconvenienti;
-preparare il conto e riscuotere il dovuto corrispettivo.

Qualora sia il titolare/gestore del locale, si occupa degli aspetti amministrativi come la conduzione del magazzino e degli acquisti, il coordinamento dei dipendenti, prestando la massima attenzione alle nuove tendenze del settore.

Competenze

Le competenze teoriche e pratiche sono indispensabili per la preparazione di tutte le varietà di prodotti accennate fin qui. Dietro ogni cappuccino, ogni caffè espresso o cold brew c’è una scienza fatta di granulometrie, pressioni, temperature, conservazioni. Parametri fondamentali per la qualità dei prodotti. Non c’è spazio per l’improvvisazione, anche perché un barista a volte si ritrova a lavorare a ritmi elevati. L’unico modo per essere davvero multitasking e conservare allo stesso tempo la qualità, è avere un metodo ed allenare la propria manualità.

Ecco alcune delle competenze richieste:

-Conoscenza di una o più lingue straniere
-Conoscenza delle procedure di preparazione delle bevande e degli alimenti
-Conoscenza delle norme sull’igiene in locali pubblici
-Conoscenze in campo enologico
-Conoscenza delle classificazioni delle bevande (di cui deve conoscere le diverse tipologie) e delle relative modalità di servizio
-Conoscenza delle tecniche di miscelazione delle bevande (preparazione di cocktail)
-Conoscenze amministrative, di contabilità, e di gestione del magazzino (qualora sia il titolare/gestore del locale)
-Capacità di gestione degli ordini

A cui si aggiungono altre competenze trasversali:

-Capacità comunicative
-Capacità relazionali (empatia)
-Orientamento al cliente/utente
-Autocontrollo/resistenza allo stress
-Spirito d’iniziativa
-Resistenza fisica

Formazione

Per svolgere la professione di barista è sufficiente il possesso della licenza media, in quanto, presso molte aziende ristorative, la formazione avviene per lo più sul luogo di lavoro.
In genere il titolo di studio richiesto per lo svolgimento di questa professione è la qualifica professionale o il diploma, meglio se conseguito presso un istituto professionale a indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.
È possibile frequentare corsi di formazione per aggiornare e perfezionare le abilità e conoscenze.

Come cercare lavoro presso le istituzioni dell’Unione Europea

Trovare lavoro presso le istituzioni europee (come ad esempio la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea ecc.) può essere un'opportunità entusiasmante per chi è interessato a essere coinvolto nelle decisioni dell'Unione Europea.
Lavorando nelle istituzioni dell'UE puoi occuparti delle principali questioni che riguardano la vita di tutti noi: cambiamenti climatici, immigrazione, sicurezza, commercio, comunicazioni mobili, solo per citarne alcune. Puoi cimentarti anche con le opportunità di lavoro nelle agenzie dell'UE, con sede in tutta Europa, e presso le delegazioni dell'Unione in tutto il mondo.
La ricerca di lavoro presso le istituzioni europee richiede impegno e preparazione, ma può essere estremamente gratificante. Seguendo questi passaggi e mantenendo la tua motivazione, potrai aumentare le tue possibilità di successo nel processo di candidatura.

Ecco alcuni passi utili:

  1. Identifica le istituzioni europee
    Prima di iniziare la tua ricerca di lavoro, è importante comprendere quali sono le principali istituzioni europee e le loro funzioni. Queste includono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, l'Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell'Informazione (ENISA) e molte altre. Ogni istituzione ha ruoli e responsabilità specifiche, quindi è importante capire a quale istituzione sei interessato/a. Per l'elenco completo, visita il sito dell'Unione Europea.
  2. Esplora le opportunità di lavoro
    Visita i siti web ufficiali delle istituzioni europee e delle agenzie, nonché le loro pagine di reclutamento. Tieni d'occhio le posizioni aperte e le opportunità di stage. Molte istituzioni pubblicano regolarmente annunci di lavoro sulle loro pagine web e sul portale europeo delle opportunità di lavoro (European Personnel Selection Office). Questo ufficio organizza dei concorsi pubblici per selezionare il personale da impiegare in tutte le istituzioni dell'Unione Europea. Per candidarsi ai concorsi di selezione è necessario registrarsi sul sito dell'EPSO.
  3. Candidati online
    Per candidarti ad una posizione, segui attentamente le istruzioni fornite nell'annuncio. La maggior parte delle istituzioni europee richiede che tu invii la tua candidatura online attraverso i loro sistemi di candidatura. Assicurati di allegare tutta la documentazione richiesta e di rispettare tutte le scadenze. Attenzione: la procedura di candidatura può essere lunga e complessa, quindi prenditi tutto il tempo necessario, prepara già in anticipo documentazione ed eventuali informazioni rilevanti da inserire in sede di candidatura.
  4. Preparati per un colloquio
    Se la tua candidatura avrà successo, sarai invitato ad un colloquio o a un'esercitazione di valutazione. Preparati per l'intervista studiando l'istituzione e le sue attività e assicurati di essere in grado di rispondere a domande sulle tue competenze e sulle ragioni per cui desideri lavorare per loro.

Tipi di carriere nell'UE
L'UE impiega candidati dalle traiettorie molto diverse. Ecco perché una carriera nell'UE implica lavorare con un gruppo di colleghi eterogeneo e multiculturale. Per la maggior parte degli incarichi nelle istituzioni devi saper parlare almeno due lingue dell'UE.
Lavorare per l'UE può significare svariate possibilità di carriera, a seconda del proprio profilo: revisione dei conti, comunicazione, economia e statistica, amministrazione pubblica europea, relazioni esterne, finanza, tecnologie dell'informazione, traduzione o interpretazione, diritto ecc.

Ecco i diversi profili:

Funzionari permanenti
Agenti contrattuali
Agenti temporanei
Tirocinanti
Esperti nazionali distaccati
Personale interinale
Interpreti
Traduttori
Esperti dell'UE
Gruppi politici del Parlamento europeo

Per maggiori info clicca qui.

Come cercare lavoro presso le istituzioni dell’Unione Europea

Trovare lavoro presso le istituzioni europee può essere un'opportunità entusiasmante per chi è interessato a essere coinvolto nelle decisioni dell'Unione Europea. In questa scheda, vogliamo illustrare alcuni  passaggi chiave utili per trovare lavoro nelle istituzioni, come ad esempio la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea ecc. 
Lavorando nelle istituzioni dell'UE puoi occuparti delle principali questioni che riguardano la vita di tutti noi: cambiamenti climatici, immigrazione, sicurezza, commercio, comunicazioni mobili, solo per citarne alcune. Puoi cimentarti anche con le opportunità di lavoro nelle agenzie dell'UE, con sede in tutta Europa, e presso le delegazioni dell'Unione in tutto il mondo.
La ricerca di lavoro presso le istituzioni europee richiede impegno e preparazione, ma può essere estremamente gratificante. Seguendo questi passaggi e mantenendo la tua motivazione, potrai aumentare le tue possibilità di successo nel processo di candidatura. Inizia oggi la tua ricerca e mettiti in gioco per contribuire al lavoro delle istituzioni europee! 

1. Identifica le istituzioni europee
Prima di iniziare la tua ricerca di lavoro, è importante comprendere quali sono le principali istituzioni europee e le loro funzioni. Queste includono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, l'Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell'Informazione (ENISA) e molte altre. Ogni istituzione ha ruoli e responsabilità specifiche, quindi è importante capire a quale istituzione sei interessato/a. Per l'elenco completo, visita il sito dell'Unione Europea. 

2. Esplora le opportunità di lavoro
Visita i siti web ufficiali delle istituzioni europee e delle agenzie, nonché le loro pagine di reclutamento. Tieni d'occhio le posizioni aperte e le opportunità di stage. Molte istituzioni pubblicano regolarmente annunci di lavoro sulle loro pagine web e sul portale europeo delle opportunità di lavoro (European Personnel Selection Office). Questo ufficio organizza dei concorsi pubblici per selezionare il personale da impiegare in tutte le istituzioni dell'Unione Europea. Per candidarsi ai concorsi di selezione è necessario registrarsi sul sito dell'EPSO.

3. Candidati online
Per candidarti ad una posizione, segui attentamente le istruzioni fornite nell'annuncio. La maggior parte delle istituzioni europee richiede che tu invii la tua candidatura online attraverso i loro sistemi di candidatura. Assicurati di allegare tutta la documentazione richiesta e di rispettare tutte le scadenze. Attenzione: la procedura di candidatura può essere lunga e complessa, quindi prenditi tutto il tempo necessario, prepara già in anticipo documentazione ed eventuali informazioni rilevanti da inserire in sede di candidatura. 

4. Preparati per un colloquio
Se la tua candidatura avrà successo, sarai invitato ad un colloquio o a un'esercitazione di valutazione. Preparati per l'intervista studiando l'istituzione e le sue attività e assicurati di essere in grado di rispondere a domande sulle tue competenze e sulle ragioni per cui desideri lavorare per loro.

Tipi di carriere nell'UE
L'UE impiega candidati dalle traiettorie molto diverse. Ecco perché una carriera nell'UE implica lavorare con un gruppo di colleghi eterogeneo e multiculturale.  Per la maggior parte degli incarichi nelle istituzioni devi saper parlare almeno due lingue dell'UE.
Lavorare per l'UE può significare svariate possibilità di carriera, a seconda del proprio profilo: revisione dei conti, comunicazione, economia e statistica, amministrazione pubblica europea, relazioni esterne, finanza, tecnologie dell'informazione, traduzione o interpretazione, diritto ecc.

Ecco i diversi profili:

  • Funzionari permanenti
  • Agenti contrattuali
  • Agenti temporanei
  • Tirocinanti
  • Esperti nazionali distaccati
  • Personale interinale
  • Interpreti
  • Traduttori
  • Esperti dell'UE
  • Gruppi politici del Parlamento europeo

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Lavoro on line…professioni da svolgere da remoto!

Con smartworking, telelavoro, lavoro agile o lavoro da remoto ci si riferisce a tutte quelle attività lavorative che non richiedono di recarsi fisicamente in un ufficio, perché è possibile lavorare online.

Lavorare on line non significa solo lavorare da casa, significa molto di più...è la libertà di svolgere una professione da dove si vuole. Forse non lo sapevi, ma esiste una vasta quantità di lavori online da poter svolgere come libero professionista da qualsiasi città o paese.

Copywriter

Il/la copywriter si occupa di creare contenuti per dei siti web. In particolare, si tratta di testi (articoli, annunci, newsletter) di cui il cliente ha bisogno per promuovere la propria attività o offrire un servizio.

Per lavorare come copywriter, però, non basta conoscere bene la grammatica e saper scrivere bene. E’ necessario conoscere anche un minimo di SEO (Search Engine Optimization) e di tecniche di scrittura che permettano al testo in questione di arrivare in prima pagina su Google.

Non si tratta di un lavoro che si può improvvisare, ma lo si può imparare seguendo corsi, informandosi sul web e soprattutto con la pratica.

Se sai scrivere e fare ricerca online, ma ti mancano le competenze specifiche per questo tipo di lavoro online, potresti sempre trovare qualche opportunità formativa come contratti di stage o apprendistato nel settore comunicazione che potrebbero fornirti le competenze base necessarie per proporti un domani come libero professionista.

Traduttore

Se hai studiato lingue e hai ottime competenze linguistico-comunicative in una o più lingue straniere, potresti trovare lavoro come traduttore. Una laurea specialistica in traduzione e interpretariato sicuramente è l’ideale, ma come libero professionista potresti trovare impieghi anche senza questo specifico titoli di studi.

Per lavorare come traduttore online dovrai dimostrare di avere una competenza bilingue o C2 nelle lingue con cui intendi lavorare (in assenza di una laurea specifica le certificazioni linguistiche in questo caso sono molto raccomandate). Alcuni clienti potrebbero richiederti degli esempi di traduzioni per valutare la tua competenza, ma non è sempre il caso.

Oltre al lavoro da freelance, poi, esiste anche la possibilità di lavorare online come traduttore nel settore del sottotitolaggio audiovisivo, ad esempio anche con Netflix.

Insegnante

Tra i lavori online, insegnare è certamente quello che più ti permette di mantenere un buon livello di contatto umano e interpersonale.

La scelta poi è ampia e dipende da quello che più ti piace e che sai fare meglio: puoi dare ripetizioni, insegnare lingue (anche l’italiano!), fare corsi e lezioni di danza, grafica e video/photo editing, oppure anche insegnare a suonare uno strumento o a cucinare!

Una volta deciso cosa vuoi insegnare, devi solo trovare la piattaforma giusta per farlo. Esistono tanti siti per imparare le lingue dove ci si può candidare come insegnante (ad esempio Preply), oppure puoi insegnare i tuoi hobby su Superprof o ancora provare a creare dei videocorsi con Lifelearning, Udemy o Domestika.

Grafico

Se hai competenze grafiche o sai realizzare illustrazioni, locandine, brochure e loghi grazie alla tua creatività e manualità, il grafico è il lavoro online giusto per te. Vendi ai tuoi clienti i tuoi lavori per i loro siti, social e prodotti e diventa un libero professionista digitale.

Editor

L’editor si occupa di correggere e migliorare i testi prima che vengano pubblicati (online o su carta). Oltre a verificare la correttezza ortografica e grammaticale del testo, l’editor controlla anche che questo sia facilmente leggibile, chiaro, scorrevole, efficace e che rispetti lo stile del giornale o del sito di pubblicazione.

Photo/video Editor e videomaker

E’ il lavoro perfetto per chi sa usare bene Photoshop e i programmi di montaggio per il video editing (su Mac e Windows). Oggi sono tante le realtà che hanno bisogno di contenuti multimediali attraenti e ben fatti per il proprio sito o i canali social – un’occasione da non perdere per tutti gli amanti della fotografia che sono interessati a lavorare online

Come trovarli?

Oltre alle offerte di lavoro che prevedono da contratto un rapporto lavorativo da remoto, che puoi trovare su Linkedin, Indeed o altre pagine di ricerca per il lavoro, esistono anche siti internazionali dove potersi iscrivere come libero professionista (freelance) e candidarsi per progetti nel proprio settore di competenza, oppure farsi trovare da possibili clienti.

Freelancer, addlance, Fiverr e UpWork sono solo alcune tra le numerose piattaforme a disposizione sul web per trovare progetti e farsi trovare.

Interreg Volunteer youth (IVY): volontariato retribuito per giovani

Grazie all’iniziativa “Interreg youth volunteer”, i giovani europei tra i 18 e i 30 anni hanno l’opportunità di svolgere un periodo di volontariato retribuito nella cooperazione transfrontaliera o transnazionale.

Cos’è Interreg Youth Volunteer?

“Interreg Volunteer Youth” (IVY) è un’opportunità di volontariato per giovani tra i 18 e i 30 anni interessati a svolgere attività di volontariato in programmi transfrontalieri, transnazionali o interregionali e progetti correlati.

Il progetto “Interreg Volunteer Youth” è un programma di cooperazione interregionale che rientra nella più grande iniziativa del Corpo Europeo di Solidarietà, si basa sulla promozione di un senso di appartenenza europea, di cittadinanza e di impegno civico tra i giovani.

Obiettivi del programma Interreg Youth Volunteer

I volontari sostengono, promuovono e riferiscono i risultati concreti dei programmi e dei progetti Interreg e in generale promuovono la cooperazione e i valori correlati, oltre i confini europei e non solo.

Mentre aiutano le organizzazioni d’accoglienza, i volontari acquisiscono un’esperienza unica di crescita personale e acquisiscono competenze che possono impiegare nelle loro esperienze future.

Destinatari

Possono aderire all’iniziativa i candidati tra i 18 e 30 anni, provenienti dai seguenti paesi:

-uno dei 27 paesi membri UE

-Albania, Algeria, Armenia, Bosnia ed Erzegovina, Egitto, Georgia, Islanda, Israele, Libano, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Palestina, Repubblica di Moldova, Serbia, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ucraina.

Condizioni economiche

I progetti “Interreg Volunteer Youth” (IVY) prevedono una copertura giornaliera delle spese per tutti i volontari che aderiscono al programma. Sono previste inoltre la copertura assicurativa, l’alloggio e la copertura totale o parziale delle spese di viaggio

Durata

I progetti possono avere una durata minima di 2 mesi e massima di 6 mesi

Come partecipare
Per partecipare al programma IVY, i giovani devono compilare un modulo di candidatura online e indicare il loro interesse per uno o più progetti Interreg. Successivamente, i candidati saranno contattati per un’intervista di selezione e, se selezionati, saranno invitati a partecipare a un’attività di formazione prima di iniziare il loro periodo di volontariato.

E’ inoltre possibile registrarsi e ricevere una notifica quando viene pubblicata una nuova offerta nell’area di tuo interesse.

Maggiori informazioni

Per maggiori informazioni leggi il profilo del volontario o visita il sito ufficiale.

Lavoro: il digitale traina le assunzioni

La crescente diffusione delle tecnologie digitali sta avendo un impatto enorme anche sul mondo del lavoro, sia dal punto di vista degli strumenti a disposizione dei professionisti che per quanto riguarda la richiesta di figure ben specifiche, con competenze proprio nell’ambito dell’innovazione.

Il digitale sta dunque facendo da traino alle assunzioni sia in Italia che nel resto d’Europa, aprendo a interessanti opportunità per i neolaureati ma anche per coloro che cercano di ricollocarsi dopo la chiusura di un’altra esperienza lavorativa.

Innovazioni digitali: un trend in costante crescita
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una diffusione sempre più ampia delle tecnologie digitali, come dimostrano i dati di utilizzo di internet e di dispositivi come PC e smartphone che vedono ormai anche le categorie tradizionalmente meno avvezze alle innovazioni sempre più interessate all’uso dei servizi online.

Shopping, messaggistica, intrattenimento, ma anche il ricorso allo smart working e alla formazione a distanza, sono solo alcuni dei settori digital che si sono imposti più rapidamente in questo trienno, facendo segnare un’accelerazione senza precedenti tradottasi in un radicale cambiamento delle abitudini di consumo a livello globale.

Ciò non poteva non influire, ovviamente, sul mondo del lavoro, accrescendo l’importanza di tutte quelle figure che in vari modi partecipano a questo enorme sistema, da chi si occupa di programmazione e linguaggi informatici a chi opera nelle più recenti declinazioni del marketing e della comunicazione.

Le opportunità, dunque, sono numerose e aprono anche alla possibilità di vivere interessanti esperienze all’estero, proprio grazie alla presenza di numerose società innovative a caccia di talenti provenienti da ogni Paese.

Ma quali sono le figure digitali più richieste?

UX/UI Designer e Developer
Tra le figure professionali più richieste del momento troviamo quelle che si occupano da un punto di vista tecnico dei siti web, delle app e di tutte quelle strutture che permettono il corretto funzionamento delle interfacce utilizzate dagli utenti online.

Parliamo di un mondo molto vasto, difficile da descrivere in poche righe, ma per renderla più semplice possibile il riferimento va a coloro che utilizzano linguaggi informatici per programmare software e sviluppare siti e applicazioni così come agli esperti nella progettazione e nella realizzazione di singole parti dei siti web, allo scopo di migliorare la user experience e la user interface.

Il lavoro di questi professionisti è tanto importante quanto ambito, dal momento che ormai tutte le realtà operanti online necessitano di esperti in materia.

Growth Hacker
Quella del Growth Hacker è una figura nuova, nata proprio nel mondo digitale, che si riferisce al professionista in grado di far crescere nel tempo più breve possibile i nuovi progetti, generando profitti e superando la concorrenza.

Un Growth Hacker si occupa dunque di ideare strategie digital innovative e di applicarle al business aziendale, con l’obiettivo di portarlo rapidamente al successo.

Com’è intuibile, questa figura è in qualche modo collegata al marketing digitale, ma con una prospettiva differente: se l’esperto di marketing lavora partendo da direttive strategiche ben precise, il Growth Hacker ha un approccio più flessibile e basato su continui testing dal minore impatto economico, dai quali ricavare di volta in volta le azioni più efficaci.

Esperti di Cyber Security
Uno dei temi più caldi nel mondo del web è quello della sicurezza dei dati degli utenti e delle aziende: i rischi legati ad attacchi hacker e truffe sono infatti sempre dietro l’angolo e per questo motivo le società digitali investono continuamente sullo sviluppo di sistemi di protezioni sempre più efficienti.

Grandi società digitali come quelle che si occupano della proposta di giochi come il poker mediante apposite piattaforme di genere, per lo più situate in Paesi esteri come Malta, dedicano ampio spazio all’argomento e cercano di accaparrarsi i migliori talenti proprio allo scopo di migliorarsi e offrire esperienze di svago tanto divertenti quanto protette.

Chi proviene da studi in materia è dunque nell’epoca giusta per trovare un’opportunità lavorativa stimolante e ben retribuita.

Data Scientist
Un’altra figura che sta prendendo sempre più piede nel mondo digital è quella dei Data Scientist, ossia esperti nella lettura e nell’interpretazione dei big data raccolti online. In rete si muove infatti un’enorme mole di dati relativi ai singoli individui così come alle organizzazioni e saperli raccogliere e analizzare significa poter avere un enorme vantaggio nello sviluppo di modelli predittivi e nella comprensione dei trend del momento.

Ciò ci fa capire quanto questo lavoro venga reputato oggi fondamentale dalle aziende digitali, pronte in ogni momento ad assumere i più abili Data Scientist con contratti anche molto remunerativi.

Da grande farò…il MICOLOGO

Chi è il Micologo?

Chi si occupa di micologia. Esperto micologo, denominazione, in passato, del funzionario dell'Ufficio d'igiene incaricato dell'esame dei funghi che possono essere ammessi alla vendita o comunque al consumo (oggi lo stesso servizio è svolto da particolari uffici delle Aziende sanitarie locali).

Che cosa studia la micologia?

La micologia è una branca delle scienze naturali che si occupa dello studio dei funghi, dalle forme più note e di notevoli dimensioni a quelle più piccole come le muffe.

Quanto costa un corso da micologo?

La quota di partecipazione alla 1^ sessione è di € 850,00 totali a persona

Come diventare micologo 2023?

Per partecipare al corso è necessario essere in possesso del diploma quinquennale di scuola media superiore così come previsto dalla normativa. La segreteria organizzativa invierà conferma di partecipazione via email alla scadenza delle pre-iscrizioni (28 maggio 2023)

Che cosa fa un micologo e dove lavora?

La micologia è un ramo della biologia che si occupa dello studio dei funghi e il micologo è la figura professionale specializzata in questa branca del sapere. Il micologo è una figura di particolare importanza se si pensa che ogni anno centinaia di persone si rivolgono ai Centri antiveleni (CAV) degli ospedali italiani per sospette intossicazioni da funghi, come nei dati forniti dal CAV di Milano e riportati dall'Istituto Superiore di Sanità.

Questa professione è disciplinata dalla legge, in particolare dal D.M. 686/96, dal titolo "Regolamento concernente criteri e modalità per il rilascio dell'attestato di micologo". Tale norma stabilisce i requisiti per diventare micologo, che comprendono la frequenza di un corso di formazione teorico-pratico organizzato dalle varie Regioni o Province Autonome, il superamento di un esame finale e il conseguimento del relativo attestato. A questo punto ci si potrà iscrivere al Registro nazionale dei micologi, un passaggio essenziale per svolgere la professione. Al termine di questo percorso, un micologo è in grado di riconoscere le diverse specie di funghi epigei (ovvero i comuni funghi che crescono nei prati o nei boschi e che si sviluppano fuori dal terreno) destinati al consumo umano, come porcini e galletti, e di verificarne la commestibilità. Può trovare occupazione sia nel settore pubblico, sia nel privato.

Ma che cosa fa un micologo o una micologa di preciso?

In questa guida inquadreremo questa professione dal punto di vista normativo. Ti illustreremo inoltre le diverse mansioni che i micologi svolgono quotidianamente, sia nel settore pubblico che in quello privato, e le competenze che mettono in campo per garantire la sicurezza dei funghi destinati al consumo umano. Che cosa fanno i micologi nella pratica? Entriamo ora nel dettaglio di ciò che fanno i micologi nel loro lavoro quotidiano. Queste figure si occupano di:

  • controllare la commestibilità dei funghi freschi per i privati che li hanno raccolti personalmente o che intendono consumarli
  • controllare e certificare i lotti di funghi freschi o secchi destinati alla lavorazione (ad esempio per la conservazione sott'olio, in salamoia, surgelati...) o alla commercializzazione per conto di aziende alimentari
  • verificare l'idoneità al riconoscimento delle specie fungine di coloro che si occupano di vendita, preparazione e somministrazione di funghi
  • fornire consulenza ai Centri antiveleni (CAV) o alle strutture ospedaliere nel trattamento di sospette intossicazioni da funghi.
  • Oltre alle attività di analisi e consulenza sopra riportate, i micologi si occupano anche di formazione. Possono organizzare eventi di divulgazione destinati al grande pubblico oppure occuparsi di corsi più specifici rivolti agli operatori del settore alimentare o a coloro che raccolgono i funghi per lavoro o passione.
  • Dove possono lavorare i micologi? Questo prezioso servizio di tutela della salute pubblica può essere svolto sia nel settore pubblico, sia nel settore privato, con qualche differenza nelle mansioni richieste. I micologi nel settore pubblico Nell'ambito della Sanità Pubblica i micologi sono impiegati presso gli Ispettorati micologici, centri ad hoc istituiti presso le aziende sanitarie locali e distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Gli Ispettorati micologici si occupano principalmente di verificare la commestibilità dei funghi raccolti da privati cittadini per il consumo personale (un servizio in genere gratuito) e dei funghi destinati alle aziende che si occupano di ristorazione, vendita al dettaglio e produzione alimentare. A seguito di queste consulenze, i funghi che superano l'esame ricevono un certificato sanitario di commestibilità, mentre gli altri vengono distrutti. Gli Ispettorati micologici sono anche il punto di riferimento dei reparti ospedalieri e dei Centri antiveleni nei casi di sospetta intossicazione.

I micologi nel settore privato

Un'altra opzione per i micologi consiste nel cercare un impiego nelle aziende private che si occupano di lavorare o confezionare in vario modo funghi come i porcini. Queste aziende sono infatti obbligate dalla legge ad avvalersi della consulenza di un micologo. Questa figura può essere assunta direttamente o collaborare con diverse aziende in qualità di libero professionista. Nel settore privato i micologi si occupano innanzitutto di riconoscere le diverse specie di funghi acquistate dall'azienda, ma anche di svolgere analisi qualitative sui lotti e di monitorare la filiera e il processo produttivo. Ciò garantisce che il prodotto finito sia al tempo stesso sicuro e di qualità. Inoltre, sono responsabili della formazione e dell'aggiornamento professionale del personale addetto alla lavorazione di questo prodotto naturale. Le competenze dei micologi. Per poter espletare al meglio i compiti di cui abbiamo parlato, i micologi devono possedere conoscenze tecniche e anche la giusta attitudine personale. Di seguito vedremo le caratteristiche di un buon micologo. Le competenze tecniche dei micologi e competenze specialistiche dei micologi sono acquisite tramite gli appositi corsi di formazione che permettono di accedere alla professione. Esse includono:

  • capacità di identificare le diverse varietà di funghi in base ai caratteri morfologici specifici (corpo fruttifero, cappello, lamelle, spore, anello, gambo...) e di distinguere le specie commestibili da quelle tossiche
  • capacità di eseguire analisi macroscopiche, microscopiche e chimiche dei funghi o di loro parti, crude o cotte
  • capacità di individuare larve o impurità nei funghi freschi o secchi
  • conoscenza del ruolo dei funghi nell'ecosistema, delle basi della loro coltivazione e del loro valore alimentare
  • conoscenza degli aspetti normativi e procedurali legati alla raccolta e alla commercializzazione dei funghi
  • capacità tecniche e informatiche: utilizzo di microscopi e di fotocamere o videocamere per l'analisi della morfologia dei funghi, nonché di software dedicati per la misurazione delle spore e l'archiviazione delle rilevazioni.
  • Rapidità : Questa è una dote importante tanto nel settore privato quanto nel pubblico. In ambito aziendale il tempismo è fondamentale per immettere prima il prodotto sul mercato. Capita quindi che i micologi si trovino ad analizzare in tempi stretti anche grandi lotti di funghi freschi o secchi. Per quanto riguarda la Sanità Pubblica, invece, la rapidità è particolarmente essenziale negli episodi di avvelenamento: dal responso del micologo dipende infatti il trattamento del paziente.
  • Attenzione al dettaglio: Oltre ad analizzare i campioni in tempi rapidi, i micologi devono essere in grado di lavorare su diverse varietà contemporaneamente. Si pensi ad esempio ai cesti contenenti diversi tipi di funghi raccolti dai privati cittadini per il proprio consumo personale. È quindi necessaria una grande attenzione al dettaglio. Nei casi di presunto avvelenamento da funghi, inoltre, i micologi devono riuscire a identificare le varietà di funghi in condizioni non sempre ottimali. Spesso si tratta di funghi cotti (che quindi hanno subito alterazioni a livello di forma e colore), di residui (ad esempio gli avanzi di un pasto) oppure persino di reperti prelevati dal paziente. Ecco quindi che le capacità di analisi e osservazione dei micologi vengono messe a dura prova.
  • Competenze sociali Spesso i micologi si trovano a lavorare a contatto con il pubblico o con i dipendenti delle aziende alimentari che lavorano o commercializzano i funghi. Sono anche in contatto con ospedali e Centri antiveleni. Devono quindi possedere buone abilità sociali e comunicative.

Oppenheimer

Il 23 agosto in Italia è uscito Oppenheimer, l’ultimo film scritto, prodotto e diretto dal regista britannico Christopher Nolan sulla storia del fisico statunitense Robert Oppenheimer, il “padre della bomba atomica”.

La sceneggiatura di Oppenheimer è un adattamento della biografia Oppenheimer: Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica per cui i due autori, Kai Bird e Martin J. Sherwin, vinsero il premio Pulitzer nel 2005.

La trama gira intorno alla vita e alla carriera di Oppenheimer, con particolare attenzione agli anni della Seconda guerra mondiale in cui guidò il Progetto Manhattan, il programma che portò allo sviluppo della prima bomba atomica a partire dalle più recenti scoperte sulla meccanica quantistica, l’energia nucleare, la materia e il suo funzionamento.

A differenza del libro da cui è tratto, che procede in ordine cronologico, il film sovrappone tra loro tre piani temporali diversi e li mischia con alcuni flashback. Oltre che sulla storia di come si arrivò a sviluppare la bomba atomica, il film si concentra sulla questione filosofica e morale che riguarda il rapporto tra gli scienziati e l’impatto che le loro scoperte hanno sulla vita delle persone, in questo caso sulla morte di centinaia di migliaia di civili dopo il bombardamento delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. La seconda parte del film riguarda invece quello che successe a Oppenheimer dopo la guerra, quando diventò un’autorità nel campo delle politiche nucleari globali e fu emarginato dalla classe dirigente statunitense con la scusa del suo vecchio legame con il comunismo, negli anni del maccartismo.

C'è l'intuizione di un visionario, il narcisismo di una nuova scoperta scientifica, non solo in via teorica ma attraverso la sua stessa realizzazione. E infine l'atto, quindi l'uso della bomba atomica, quando l'Uomo gioca a fare Dio. Il lavoro di Nolan mette a fuoco la complessa personalità di Oppenheimer che vacilla tra la sete di scoperta e la responsabilità morale sulle inevitabili conseguenze.

A guidare tutti c’è lui, quel fisico teorico che dà il titolo al film, esaltato dalla spettacolare interpretazione di Cillian Murphy. In questa pellicola così dialogata, nei suoi occhi si rende visibile il profondo dilemma etico che gli bombarda il cuore. Quel bottone rosso da schiacciare rappresenta il “prima” e “dopo” di un mondo mai guarito dalla Guerra e che, dopo Hiroshima e Nagasaki, non è più stato lo stesso.

Volontariato online…come diventare cittadino attivo direttamente da casa tua

Quasi tutto ormai è alla portata di click: possiamo ordinare la cena, fare la spesa, lavorare da casa, seguire un corso di cucina e perché no anche fare sport… allora perchè non fare anche volontariato online?

Tra le infinite opportunità che ci offre il web, esiste anche la possibilità di fare volontariato da remoto! Infatti chi ha voglia di donare un po’ del proprio tempo e delle proprie competenze può farlo semplicemente con l’ausilio di un computer o uno smartphone, dovunque sia, anche a km di distanza dall’associazione che sta aiutando. In più, questa nuova forma di volontariato permette a organizzazioni non profit medio-piccole, che non sempre dispongono dei budget necessari, di cogliere le potenzialità degli strumenti digitali, che oggi sono fondamentali per farsi conoscere e portare avanti i propri progetti.

Qualche esempio concreto? Si può fare volontariato online mettendo a disposizione le proprie competenze di videomaker, traduttore, di social media specialist, programmatore, copywriter e tanto altro! I volontari digitali si rimboccano le maniche come i volontari che operano sul campo, agendo però nel loro campo: quello del web!

Ma quali sono vantaggi del volontariato online?
Il volontariato digitale ha il grande vantaggio di essere inclusivo (chiunque può farlo, basta avere delle competenze nei settori richiesti), diffuso (si può fare la differenza da qualunque luogo), flessibile (ogni volontario può decidere di attivarsi quando può).

Come il volontariato tradizionale, anche quello digitale offre tanti benefici: è un’occasione per intraprendere un percorso di crescita sia a livello personale, che professionale, mettendo alla prova sul campo le proprie capacità, sviluppando le soft skills e – perchè no – arricchendo il proprio cv!

Come fare?

Esitono diverse opportunità di volontariato, rigorosamente online, che è possibile fare direttamente da casa:

  1. United Nations volunteering https://app.unv.org/. Se hai tempo da mettere a disposizione per il bene comune, ma non hai la possibilità di muoverti, scopri UN Online Volunteering, il programma di volontariato delle Nazioni Unite per contribuisce alla pace e allo sviluppo nel mondo. UNV ti mette in contatto con organizzazioni che lavorano per la pace e lo sviluppo che necessitano di competenze come ricerca, scrittura, arte e design. Ci sono già oltre 12.000 volontari provenienti da 187 Paesi che prestano i loro talenti a organizzazioni in tutto il mondo;
  2. Ayni Cooperazione https://www.aynicooperazione.org/volontariato-online-volontariacasa/. È un progetto sociale al servizio del volontariato internazionale etico e responsabile. L’obiettivo è accorciare le distanze che separano i volontari italiani da quelle comunità e associazioni che sono in prima linea nella lotta contro la povertà, la discriminazione e lo sfruttamento. Se vuoi mettere in pratica le tue competenze professionali o mettere alla prova i tuoi studi, puoi collaborare con gli enti dell'Ayni Network nei settori di fundraising, progettazione, comunicazione, marketing, web development, business development, disegno grafico e consulenze varie.
  3. BeMyEyes - https://www.bemyeyes.com/. Quest’app gratuita connette persone non vedenti o ipovedenti con volontari normovedenti. Attraverso una video chiamata i volontari forniscono agli utenti non vedenti e ipovedenti assistenza visiva per compiti che vanno dall'abbinamento dei colori, al controllo se le luci sono accese, alla preparazione della cena. L'app è gratuita e disponibile sia per iOS che Android.
  4. Do Something - https://www.dosomething.org/us. E' una piattaforma dedicata ai giovani con moltissime cause per le quali ci si può impegnare: dalla creazione di playlist lunghe 5 minuti per limitare il tempo della doccia e sprecare meno acqua alla segnalazione di oggetti in avorio nei siti di annunci.
  5. Traduttori senza frontiere - https://translatorswithoutborders.org/volunteer/translators/ è alla ricerca di volontari per tradurre testi e contribuire a gestire il lavoro dell’associazione. Per candidarsi come volontari, è necessario avere una buona conoscenza di almeno una lingua diversa dalla propria lingua madre.mL’organizzazione è anche alla ricerca di project manager, grafici o progettisti di pagine Web e responsabili raccolta fondi interessati a dare un contribuito al loro lavoro.
  6. LibriVox - https://librivox.org/pages/volunteer-for-librivox/. Il compito dei volontari di LibriVox consiste, mediamente, nella lettura e registrazione di capitoli di libri di dominio pubblico, ovvero, libri non più protetti da copyright, con l’obiettivo di renderli disponibili gratuitamente a tutti, grazie al supporto di Internet. Le registrazioni vengono caricati in tutte le lingue. LibreVox accoglie volontari senza alcuna esperienza pregressa o particolari capacità linguistiche.
  7. Smithsonian - https://transcription.si.edu/. Smithsonian Institution è un istituto di istruzione e ricerca e un complesso museale, specializzato nella digitalizzazione e riscrittura elettronica dei testi. L’istituto è costantemente alla ricerca di un vero e proprio esercito di amanuensi digitali che vogliano contribuire a decifrare e riscrivere testi che spaziano dalla botanica, all’arte, alla scienza, fino ad opere di interesse storico.

Ora non ti resta che iniziare per davvero! Dai un’occhiata e scopri quante organizzazioni non profit hanno bisogno del tuo contributo. Diventare volontario digitale è più semplice di quanto immagini…

Da grande farò…il FOOD TRUCKER

I food truck sono la moda del momento e si moltiplicano le iniziative di festival e fiere che li vedono protagonisti. Negli States sono nati come risposta anticrisi agli affitti sempre più cari delle metropoli, e hanno lanciano una nuova leva di chef emergenti, cresciuti facendo panini gourmet o street food di altissimo livello.

In Italia si è partiti con gli hamburger ma è ora un fiorire di camioncini che servono cibo di strada, specialità regionali, etniche o pop come la pizza – ma di prima qualità.

In molti sono stati spinti dal sogni di cambiare vita, di vivere all’aria aperta e lavorare al contatto con la gente, facendo la cosa più divertente del mondo, cucinare. Ma è un mestiere a tutti gli effetti, per il quale è bene informarsi sugli aspetti burocratici, gestionali, economici e tutto quello che è necessario tenere in considerazione per approcciarsi a questo mestiere!

Prioritario è scegliere cosa cucinare

Il mercato oggi è già saturo, serve avere un’idea originale, saperla cucinare alla perfezione, valutare bene costi e ricavi ed esserne convinti. Se si sceglie un monoprodotto facile, come le crepes, potrebbe bastare anche una Ape car, ma se vuole cucinare davvero allora servono frigo e uno spazio cucina idoneo.

Se si vuole creare un’impresa che dia reddito è necessario lavorare tutti giorni, e se si fanno piatti che hanno bisogno di preparazione prima, è necessario avere un laboratorio di appoggio e di stoccaggio, un magazzino… Bisogna concentrarsi sulle proprie proposte e ottimizzare ogni aspetto, dai fornitori alla catena del freddo, dalla preparazione alla somministrazione. Questo settore è spesso condizionato dal meteo: per questo motivo bisogna ridurre gli scarti a zero.

Quali sono i requisiti professionali per diventare street fooder?

Se non si è cuochi, i requisiti per avviare l'attività di street food sono gli stessi che servono per aprire un ristorante in sede fissa, questo significa che non si può improvvisare. Una base di cucina aiuta sempre, ma è pur vero che concentrandosi su una serie di proposte limitate si può sopperire ad eventuali lacune.

Per essere un imprenditore su ruote si deve avere tanta determinazione sul prodotto che si propone, si deve amare quello che si cucina e farlo al meglio. L’offerta ti differenzia e devi essere davvero bravo, anche se non sei un cuoco devi saper fare quella cosa molto bene. Ci sono tanti non professionisti del settore che lavorano bene, ma è necessario avere chiare le potenzialità e i limiti.

Cercare il foodtruck

Il mezzo è quasi più importante di quello che si cucina, la gente compra prima con gli occhi.

Ci sono aziende in Italia che li consegnano chiavi in mano, ma sono oberate di lavoro e da 3 mesi di consegna standard spesso i tempi si allungano anche del doppio - ed è tanto perché nel mentre nonsi lavora e non si hanno introiti. Se si cede al fascino indubbio di un bel mezzo d’epoca, è bene valutare prima gli spostamenti da fare. L’ambulante prevede molti chilometri, carburante, rischio di rimanere a piedi (con il cibo che prende caldo nei frigo spenti…). Le Ape car vanno bene per alcune preparazioni, ma devono essere trasportate su un altro mezzo e avere un camion refrigerato di appoggio, d’altro lato i mezzi troppo grandi vanno lontano, ma in città non si parcheggiano facilmente… bisogna valutare bene.

Come scegliere i propri cibi da street food? Bisogna seguire solo la propria passione o è meglio seguire i trend del mercato per vendere di più?
Bisogna fare una scelta trasversale, bisogna crearsi la propria identità, ora più che mai. Esistono quei prodotti cosiddetti “ruffiani” che vanno sempre, come i fritti o la carne. Ma proporre una ricetta non tua ti sottopone al confronto degli altri che fanno l'identica stessa cosa. Sicuramente non bisogna fossilizzarsi sulla prima scelta fatta, perché stiamo comunque parlando di business: quindi se un prodotto non tira più è consigliabile sostituirlo.

Comunicare è tutto
Comunicare è fondamentale perché i social network sono la tua vetrina che di fatto sostutisce quella reale davanti a cui le persone passano ogni giorno… in questo è molto più difficile che avere un ristorante. Esisti solo sui social network per molta della clientela. Starci dietro è un lavoro nel lavoro, che può però ripagare tantissimo: i clienti ti seguono, sanno dove sei, che cosa cucini, si informano così, fanno persino ordinazioni, ti cercano per catering o matrimoni.

Come trovare le occasioni migliori di guadagno?
Non è facile orientarsi tra i festival e le fiere di paese. Si tratta di scelte molto diverse tra loro che possono determinare casi di successo o flop enormi. I festival sono molto costosi, per prendervi parte si pagano più di 1000 euro a weekend, ma la gente viene per mangiare e assaggiare, è predisposta a spendere e si fanno numeri importantissimi. Nelle fiere di paese non si paga mai più di 50 o 100 euro ma per guadagnare bisogna prenderci, bisogna avere esperienza e sapere cosa funziona.


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