Dopo l’ottima accoglienza alla Mostra del cinema di Venezia, “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, dall’8 settembre nelle sale, si impone anche al box office, consacrando l’inizio di nuova stagione cinematografica, contrassegnata del ritorno del pubblico al cinema.
Il film racconta la storia del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio nel film) che fu condannato, negli anni ’60, a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, primo e ultimo processo svoltosi in Italia con quell’accusa, segnando un punto di svolta nella cultura e nella storia giuridica del nostro Paese rispetto al tema dell’omosessualitĂ .
L’accusa a Braibanti fu mossa infatti per aver sottomesso alla sua volontĂ , in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perchĂ© “guarisse” da quell’affezione nei confronti di Braibanti.
Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista (interpretato da Elio Germano) s’impegna a ricostruire la verità , affrontando sospetti e censure.
Amelio ricostruisce perfettamente un’epoca non solo dal punto di vista della sceneggiatura, dei costumi e degli ambienti, ma soprattutto dal punto di vista ideologico e culturale. Mostra senza indugi tutte le storture del pensiero di una certa parte della società in quegli anni. Racconta il brutale trattamento sanitario psichiatrico riservato agli omosessuali e il linguaggio usato dai personaggi diviene lo specchio di un pensiero che non conosce rispetto della persona e passa dalla censura all’offesa.
Il merito del film è senz’altro di aver saputo proporre un tema ancora oggi importante e vivo attraverso il racconto di una storia che solo all’apparenza sembra lontana dai giorni nostri, rendendo in questo modo il contenuto del suo messaggio ancora di maggiore impatto.