Opportunità di viaggio e formazione per i giovani!
Tutti avranno sentito parlare di Servizio Volontario Europeo (ovvero il vecchio servizio civile che si poteva svolgere anche all’estero) oggi si chiama CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETA’
COS’è il Corpo Europeo di Solidarietà
è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo all’estero. Consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit.
Il Corpo Europeo di Solidarietà è un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea e ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani.
Quanto costa:
È completamente gratuito: la Commissione Europea infatti proibisce di chiedere quote di iscrizione o di partecipazione in qualunque forma ai volontari in partenza, e tantomeno ai candidati per poter partecipare alle selezioni.
Le spese di viaggio all’andata e al ritorno vengono rimborsate (è previsto un massimale a seconda della distanza) e vitto e alloggio sono coperti dal programma.
Inoltre il volontario riceve un pocket money mensile per le piccole spese e ha diritto ad alcuni giorni di “ferie”, oltre al riposo settimanale.
I requisiti per partecipare:
Non esistono requisiti particolari per poter partecipare, né titoli di studio né di cittadinanza: sono previsti soltanto dei limiti di età e può partecipare soltanto chi è legalmente residente nel Paese di provenienza. Il programma è rivolto a tutti i giovani europei di età compresa fra i 17 e i 30 anni.
Sul sito www.serviziovolontarioeuropeo.it troverai una vasta selezione di opportunità in diversi ambiti di lavoro: dall’assistenza ai disabili, agli anziani o agli ammalati all’animazione con i bambini, gli adolescenti o i giovani, dall’educazione ambientale all’ecologia allo sviluppo sostenibile, dalla cultura alle arti, dalla musica al teatro, e tanto altro ancora.
Non sempre sono SOLO dolori mestruali. Che cos’è l’endometriosi e come riconoscerla
#SPUNTIDIFANTASIA! - Parliamo di...prevenzione
I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da dolori molto intensi durante il periodo mestruale e premestruale (dismenorrea) e nel periodo dell’ovulazione, insieme a dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica ma in una bassa percentuale dei casi l’endometriosi può essere asintomatica.
CHE COS’è L’ENDOMETRIOSI
L’Endometriosi è una malattia femminile, determinata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero. Solitamente le cellule endometriali dovrebbero trovarsi all’interno di esso. Questa anomalia determina nel corpo infiammazione cronica dannosa per l’apparato femminile, che si manifesta tramite forti dolori e sofferenze intestinali.
DIAGNOSI
È una malattia difficile da riconoscere e spesso viene sottovalutata perchè confusa con dolori mestruali forti. Una delle domande che si sentono più spesso è “Come faccio a sapere se soffro di endometriosi?”.
Per riuscire a diagnosticare l’endometriosi sono necessari vari esami e può capitare se non ci reca presso un centro specializzato i sintomi vengono confusi con altri disturbi con sintomi analoghi.
Di seguito cercheremo di riassumere il protocollo di diagnosi dell’endometriosi. Ogni specialista potrebbe avere un approccio diverso.
Di seguito alcuni step che potrebbero chiarirti le idee su cosa aspettarti:
I 5 STEP PER DIAGNOSTICARE L’ENDOMETRIOSI
Primo appuntamento con medico: parla di tutti i tuoi sintomi con il ginecologo. Spesso viene sottoposto un veloce questionario iniziale per andare a comprendere la situazione attuale della paziente. Per arrivare alla prima visita preparate iniziate dalla settimana precedente a riportare i dolori e la loro localizzazione. Potrebbe per questo esserti utile scaricare una mappa del dolore (qui puoi trovare una mappa del dolore scaricabile), semplice e veloce da compilare. creare una guida che possa aiutarvi a spiegare il vostro dolore.
Visite ginecologiche (vaginale e rettale) per valutare se ci sia presenza di endometriosi nella parte bassa delle pelvi.
Risonanza magnetica ed esami del sangue: in base ai risultati delle visite il medico ti potrà prescrivere risonanza magnetica specifica o delle analisi del sangue. Non preoccupatevi, sarà il vostro ginecologo ad indicarti esattamente cosa devi fare.
Valutazione e diagnosi: completati gli esami prescritti verrà fissata una nuova visita dove il medico ginecologo prenderà visione dei risultati e sarà in grado di fornire alla paziente una diagnosi.
Definizione trattamento: al termine della seconda visita il medico, qualora avesse individuato la presenza di endometriosi, fornirà alla paziente il piano terapeutico da seguire o in casi specifici comunicherà l’intervento da dover fare.
QUALCHE CONSIGLIO ALIMENTARE
E’ noto che un aumentato consumo di fibre nella dieta aiuta la digestione ed il buon funzionamento dell’intestino. L’aumentato consumo di fibre determina una riduzione degli estrogeni circolanti nel sangue con un minore impatto sui tessuti estrogeno dipendenti.
Si consiglia di aumentare le fibre sino al 20 – 30% nei pasti pertanto aumentare il consumo di:
Verdure: contengono moltissime fibre e puliscono l’organismo, sono antiossidanti;
Cereali integrali: meglio se con poco glutine, abbassano il picco glicemico e contengono molte fibre;
Legumi: contengono proteine e carboidrati e non contengono glutine
Frutta: è piena di vitamine e fibre.
Semi Oleosi: per il loro alto contenuto di Omega 3 e ferro.
Si consiglia inoltre un incremento di consumo nella dieta di:
Pesce azzurro
Salmone e tonno
Olio di Oliva
Frutta secca: noci, noci pecan, mandorle, anacardi…
Avocado
Semi: chia, di girasole, di zucca e di lino
E cosa ridurre:
Carne: la carne rossa è da ridurre al minimo, va preferita la carne bianca di origine e allevamento controllato
Latticini: sono concessi ma è bene ridurli al minimo per la presenza di caseina e lattosio.
Glutine: sebbene non sia da eliminare completamente, è bene assumerlo quando presente ma da farine integrali e grezze.
Non tutti sapranno, io l’ho scoperto di recente che a marzo ricorre la giornata contro l’HPV.
A riguardo di questo virus che purtroppo è molto diffuso, ci sono molte domande quindi cerchiamo di fare chiarezza partendo dalle basi, cioè cos’è il Papilloma virus, come si trasmette e come si può prevenire la diffusione.
Il Papilloma virus è un virus molto diffuso e se ne conosco più di 180 forme dalle più gravi alle meno gravi.
Si conta che 4 persone su 5 prima o poi nella vita vengono a contatto con questo virus.
Il virus si trasmette per via sessuale e nella maggior parte dei casi non crea problemi perchè il nostro sistema immunitario riesce ad eliminarlo in breve tempo.
Ma a volte non è così, soprattutto con alcune forme di questo virus.
Cosa accade con le forme più aggressive di questo virus?
Alcuni tipi di HPV predispongono al tumore al collo dell’utero e altri possono portare alla formazione di condilomi: i condilomi sono escrescenze che possono crescere sul pene all’interno della vagina, sui testicoli, al collo dell’utero o in bocca e possono provocare fastidio o prurito.
Dei 120 ceppi di papilloma virus, 2 sono considerati ad alto rischio perchè portano delle modificazioni nelle cellule che col tempo possono diventare di tipo tumorale.
Non presentano sintomi per questo è importantissimo per le donne eseguire il PAP test.
Pap Test.
Il Pap test è uno screening preventivo che il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente ogni 3 anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni di età.
Questo test preleva campioni di cellule che verranno analizzate per controllare che non ci sia un principio di modificazione cellulare.
Grazie al pap test l’incidenza dei tumori al collo dell’utero è diminuita del 25%, una percentuale altissima, quindi facciamo il test!
Il preservativo riduce la trasmissione del virus perché limita il contatto delle mucose quindi è considerato un metodo valido per prevenire il contagio in caso di rapporti sessuali. Purtroppo non sempre è sufficiente perchè questo virus si trasmette attraverso tutti i tipi di rapporti sessuali anche senza diretto contatto di entrambi i genitali.
Esiste un vaccino per combattere l’HPV.
Il vaccino previene il tumore al collo dell’utero ed è efficace soprattutto se fatto prima di aver avuto il primo rapporto sessuale, perchè ci sono meno probabilità che l’organismo sia entrato in contatto con il virus, inquartò funziona contro i ceppi con cui non si è ancora entrati in contatto.
Il vaccino viene somministrato gratuitamente e su base volontaria a tutti gli adolescenti di sesso maschile e femminile dagli 11 ai 12 anni.
Non presenta importanti effetti collaterali.
È sbagliato pensare che sia un virus che colpisce solo le donne, per questo soprattuto negli ultimi anni si stanno facendo molte attività di sensibilizzazione perchè i rischi sono reali anche nella popolazione maschile.
Nuovo numero per il call center dell’ Ausl per il Coronavirus#SPUNTIDIFANTASIA! - Salute e benessere
Il nuovo numero messo a disposizione dei cittadini dall’ AUSL di Parma è lo 0521393232 ed è attivo dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: 8,30-13 e 14-18 e il sabato 8,30-13.
Questo numero sostituisce il numero che non è più attivo 0521396436.
Chiamando questo numero si possono ricevere informazioni generali sul virus così come informazioni sui sintomi rilevati e le precauzioni da prendere. Molti utenti hanno richiesto informazioni riguardo ai tamponi da eseguire per capire se si è positivi al virus: dove ci si deve recare e quale è la procedura da seguire per non entrare in contatto con altre persone e rischiare di contagiare o contrarre il virus.
Queste sono solo alcune delle richieste che sono pervenute.
Per qualsiasi dubbio quindi non recarti o telefonare al medico, neanche all’assistenza pubblica, ma telefona a questo numero e gli operatori saranno in grado di indirizzarti nel modo giusto.
Il fegato non è soltanto l’organo del nostro sistema digestivo ma svolge delle funzioni per il sistema immunitario, endocrino, circolatorio e nervoso.
Lavora 24 ore su 24 ed è strategico per il nostro benessere e purtroppo tendiamo ad accorgerci della sua presenza solo quando non funziona bene perchè siamo senza energia mentale e fisica, doloranti e di cattivo umore. Altri sintomi del suo mal funzionamento possono essere: pancia e gambe gonfie, sfoghi cutanei, sonnolenza e perfino cali di attenzione.
La sua funzione Pensiamo al nostro fegato come ad un setaccio che raccoglie gli alimenti che introduciamo, li filtra e li distribuisce agli altri organi. Spiegando la sua funzione in questo modo è facile capire come gli alimenti che introduciamo nel nostro corpo andranno ad influire positivamente o negativamente sul suo stato di salute in base a quanto siano più o meno sani.
Ma come possiamo prenderci cura quotidianamente di un organo così importante? Il fegato non da dolore quindi dobbiamo stare attenti ai segnali che ci manda, oltre a quelli già detti sopra facciamo attenzione ad altri campanelli d’allarme come: sbalzi d’umore e di rabbia, fame nervosa, pelle molto grassa…
Qualche strappo alla regola in termini di dieta sana, si sa lo facciamo tutti! Ma quello che manda letteralmente in tilt il nostro fegato sono gli eccessivi zuccheri e i troppi grassi. Quindi non solo l’alcool che ormai lo sappiamo bene danneggia il fegato ma anche la carne molto grassa e il fritto.
Se ci accorgiamo che è da qualche giorno che non stiamo attenti a quello che mangiamo o abbiamo esagerato con hamburger e patatine dei fast food cerchiamo di mettere in tavola qualche alimento riparatore!
Gli alimenti per ripulire il fegato Barbabietole, cavoli, verze, carote, spinaci e rucola spazzano via le tossine in eccesso, così come avocado, noci e pesce con i grassi insaturi e fibre per tamponare eventuale bile in eccesso.
Un’altra sana abitudine è evitare il digiuno prolungato e fare pasti piccoli e frequenti e invece di merendine e biscotti fare uno spuntino con un te verde o caffè entrambi ricchi di antiossidanti ottimi per il fegato.
l'edizione di X FACTOR Italia 2021 è stata vinta da Edoardo Spinsante, in arte Baltimora; nella squadra di Hell Raton, in finale l'ha spuntata su Gian Maria (2o) e i Bengala Fire (3i).
In questo spazio dunque voglio parlare del suo inedito,
Altro
Altro di Baltimora è una totale messa a nudo dell’artista di Ancona. Nel testo Edoardo spinge al massimo la sua solitudine dovuta a un’assenza, e lo fa tra una barra e uno schianto melodico, il tutto su una base pingue di atmosfere r’n’b e intimiste. Baltimora fotografa se stesso in mezzo al letto, intento a scrivere qualcosa e incapace di farlo perché distratto dai pensieri e dai rumori del mondo. Il mondo è l’altro del titolo, la causa di forza maggiore che gli impedisce di guardarsi dentro.
Ecco un passaggio del brano:
Mi sento chiuso dentro il vano dietro di un pullman Il rosso è il mio perimetro, fuori non c’è nulla Mi chiudo nella stessa cartaccia Che non butto e tengo in tasca Mi sento chiuso dentro, linee rosse sul retro Magari smetto di pensare ad altro Se sono nel mezzo del letto
L'avete ascoltata? canticchiata? ballata? ...ma ne conoscete il significato vero?...
ecco il testo:
Guardo il cielo e proprio lì una stella cade Tu che balli appena uscita da un locale Dopo un po' la timidezza ti scompare E ci troviamo a riva, soli a fianco al mare
Fai finta che, sia un passo dalla luna E fidati se dico: "Sei bella da paura" Facciamo finta che, l'estate è solo nostra Anche il mare ci guarda, sembra lo faccia apposta
Quando penso a te io sorrido E dopo non m'importa di niente Se il vestito mi scende Tu ti perdi completamente Ora, sorridi ancora Che anche se è tardi Torni da me Ti aspetto da una vita intera, intera, oh-oh Che bella questa sera, stasera, oh-oh
Sento Che ormai sei rimasta qui dentro Non è più questione di tempo Se non vorrei alzarmi dal letto Tu resta, ti porto un cornetto E poi carichiamo la macchina Senza sapere dove si va E poi m'innamoro, ma capita
Fai finta che, sia un passo dalla luna E fidati se dico: "Sei bella da paura"
Quando penso a te io sorrido E dopo non m'importa di niente Se il vestito mi scende Tu ti perdi completamente Ora, sorridi ancora Che anche se è tardi Torni da me Ti aspetto da una vita intera, intera, oh-oh Che bella questa sera, stasera, oh-oh Un sogno che si avvera, avvera, oh-oh Perché io sono pazza, pazza di te
Luna piena La tua buonanotte Ma chi se ne frega di tutta 'sta gente Che ci guarda come fossimo matti Ma io vorrei fossimo sempre cosi
Quando penso a te io sorrido E dopo non m'importa di niente Se il vestito mi scende Tu ti perdi completamente Ora, sorridi ancora Che anche se è tardi Torni da me Ti aspetto da una vita intera, intera, oh-oh Che bella questa sera, stasera, oh-oh Un sogno che si avvera, avvera, oh-oh Perché io sono pazza, pazza di te
significato del testo: Per quanto riguarda il significato della canzone Rocco Hunt stesso spiega che "Nel pezzo si parla di una ragazza che finalmente balla libera all’uscita di un locale, un ritorno a tutte le cose che magari in questi mesi sono state vietate (…) È un brano Mediterraneo che unisce Italia e Spagna strizzando l’occhio al mondo latino in una chiave, nuova e moderna che farà ballare e divertire tutti!" e strizzando anche l'occhio alle somiglianze tra il napoletano, lingua che spesso Rocco usa nelle sue canzoni, e lo spagnolo, linga madre della cantante: "Ci siamo anche divertiti a parlare delle similitudini tra il dialetto spagnolo e quello napoletano, figlio anche delle dominazioni di Napoli dei Borboni. In un momento di relax e gioco abbiamo addirittura confrontato termini molto simili tra spagnolo e napoletano per vedere quanto degli ispanici sia rimasto nell’immaginario collettivo della gente di Napoli e in generale della Campania".
L'incontro con Ana Mena Rocco Hunt, il Poeta Urbano, come da sempre si definisce, ha parlato dell'incontro con Ana Mena, protagonista da anni delle estati italiane (soprattutto al fianco di Fred De Palma con cui ha firmato pezzi come "Una volta ancora" e "D'estate non vale"): "Erano anni che con Ana Mena ci scrivevamo e alla fine quest’anno abbiamo trovato il momento giusto per poter fare questa canzone insieme la canzone si chiama “A un passo dalla luna” e parla dell’estate finalmente ritrovata, di questa libertà che abbiamo avuto dopo la fine del lockdown" ha detto il rapper parlando proprio dell'incontro con la cantante e del momento giusto per collaborare.
#SPUNTIDIFANTASIA! Alla scoperta delle professioni
Chi è e cosa fa. Il cuoco è il responsabile della cucina, competente in tutti gli aspetti della preparazione del cibo: è incaricato della creazione del menù e della realizzazione delle ricette, ed è il punto di riferimento per tutto lo staff in cucina. Il cuoco si occupa di preparare e cucinare i piatti, dagli antipasti al dolce – curandone gusto e sapore, ma anche l'aspetto estetico, in modo che siano visivamente accattivanti. Le sue responsabilità non si limitano però ai fornelli, ma includono numerosi compiti gestionali: come capo della cucina ordina le materie prime, sceglie i fornitori e gestisce approvvigionamenti e scorte di prodotti di qualità. Determina il prezzo dei piatti e il costo della relativa preparazione. Inoltre, è responsabile della cura e dell'igiene della cucina e coordina il personale ausiliario che lavora con lui (la brigata di cucina). Se lavora in locali di piccole dimensioni, o in cucine poco strutturate, le mansioni del cuoco sono principalmente operative: prima di tutto cucinare, gestire gli approvvigionamenti e le scorte alimentari, tenere in ordine la cucina. Se invece lavora in brigate di cucina organizzate, in ristoranti e hotel di alto livello, lo chef certamente cucina e crea nuovi piatti, ma più spesso si occupa di gestire la cucina, come un vero e proprio manager, ovvero come Executive Chef o Chef de Cuisine. Decide il menù, pianifica e dirige la preparazione dei piatti, assegna i compiti agli altri cuochi, gestisce il budget, stabilisce i turni di lavoro e interviene per assumere nuovo personale di cucina, secondo le necessità - mantenendo sempre uno stretto contatto con la direzione della struttura (il Restaurant Manager o il Food & Beverage Manager, se lavora in un hotel). In ogni caso, il cuoco è la colonna portante della cucina, e ricopre un ruolo di grande responsabilità: deve essere in grado di coordinare in maniera razionale le mansioni dei vari dipendenti impegnati ai fornelli, di gestire gli acquisti alimentari rispettando il budget (così da garantire alla clientela sempre la massima qualità, riducendo al minimo gli sprechi), e ottenere il massimo dal lavoro in cucina. Cuochi e chef trovano lavoro in tutte le strutture, dove si cucina e si serve cibo come ristoranti, alberghi, mense, bar con tavola calda, navi da crociera, imprese che offrono servizi di catering e banqueting.
In base a dove opera, al cuoco sono richiesti gradi diversi di specializzazione: dal cuoco che lavora in imprese per la ristorazione collettiva al cuoco d fast food, per i quali non sono richiesti livelli di formazione particolarmente elevati, fino al cuoco di partita di pesce, al cuoco pasticcere o al cuoco pizzaiolo, figure che richiedono invece una preparazione aggiuntiva specifica. Se infatti per certi aspetti si tratta di una professione creativa, il lavoro dello chef è però principalmente basato sulla tecnica, che bisogna conoscere nel dettaglio per la riuscita perfetta di ogni ricetta e per la gestione funzionale della cucina. Fare il cuoco è molto impegnativo: il lavoro in cucina procede a ritmi serrati, si sta in piedi molte ore di fila, esposti a vapori, fumi, sbalzi di temperatura, senza dimenticare i rischi del mestiere come tagli e ustioni. Ciononostante, la professione dello chef è una di quelle che danno più soddisfazioni, perché permette di esprimere con il cibo la propria passione e il proprio talento.
I compiti del cuoco. Le principali mansioni e compiti del cuoco sono:
• Creare il menù • Cucinare le pietanze • Controllare le preparazioni • Curare la presentazione e la guarnizione dei piatti • Gestire gli approvvigionamenti e gli ordini alimentari • Controllare la qualità degli ingredienti e la conservazione degli alimenti • Utilizzare e pulire i macchinari e le attrezzature in cucina • Organizzare e supervisionare il lavoro del personale di cucina (aiuto cuoco, lavapiatti...) Formazione e competenze di un cuoco: Il titolo di studio più indicato per diventare chef è il diploma di istituto alberghiero, subito spendibile sul mercato del lavoro. Esistono però anche percorsi formativi specifici nel campo della ristorazione per diventare cuoco professionista. Si tratta di corsi attivati da centri di formazione professionale e accademie di cucina, che prevedono insegnamenti su: chimica degli alimenti, nutrizione, tecniche di cucina, processi di produzione e conservazione dei cibi, igiene e controllo qualità degli alimenti, management della ristorazione. Oltre alla formazione teorica, il salto di qualità si ha solo con l'esperienza pratica: iniziare lavorare in una cucina come commis o aiuto cuoco è molto importante per imparare ad essere veloci e reattivi e per perfezionare la tecnica, senza accontentarsi delle competenze già acquisite. Non sentirsi mai “arrivati” è la chiave di successo degli chef stellati.
Le competenze richieste negli annunci di lavoro per cuoco sono:
• Competenza nelle tecniche di cucina professionale • Manualità ai fornelli • Creatività e talento • Accuratezza e precisione nel lavoro • Forti capacità organizzative e gestionali • Resistenza allo stress e alla fatica
Sbocchi professionali e carriera del cuoco. La carriera in cucina inizia dal basso, come cuoco apprendista (commis-chef) o aiuto cuoco, figure che lavorano seguendo le indicazioni e sotto il coordinamento del personale più esperto. Dopo alcuni anni di esperienza, un cuoco non soltanto bravo, ma anche con capacità gestionali può aspirare a ruoli di livello più elevato all'interno della brigata di cucina: può diventare Chef de Partie (cuoco capo partita), Sous Chef (chef in seconda) e infine capocuoco, primo chef o Executive Chef, la figura al top della gerarchia in cucina nei grandi ristoranti. Un'altra possibilità interessante per un cuoco che vuole fare carriera è quella di diventare imprenditore e aprire un ristorante, dove poter esprimere il proprio talento in piena libertà. Buoni motivi per lavorare come cuoco Quello del cuoco è un mestiere in cui la passione per la cucina e la creatività sono ingredienti fondamentali, oltre a una rigorosa preparazione tecnica. Ogni piatto è frutto delle mani dello chef e della sua ricerca per creare qualcosa di nuovo e squisito: nuovi ingredienti, nuove tecniche di cottura, nuove usanze gastronomiche... quando si cucina non si smette mai di imparare e le possibilità di sperimentazione sono infinite. Inoltre, fare il cuoco dà la possibilità di spostarsi, in base al luogo in cui si decide di lavorare: dal ristorante dietro l’angolo alla località esotica all'estero, senza dimenticare l'opportunità di viaggiare lavorando come chef su una nave da crociera.
#SPUNTIDIFANTASIA! Alla scoperta delle professioni
Chi è e cosa fa:
Se sei appassionato di cinema, televisione, radio e teatro e vuoi scoprire come diventare regista, questo è l'articolo che fa per te.
Il REGISTA è colui che nell’ambito della produzione teatrale, radiofonica, televisiva o cinematografica dirige un'equipe tecnico-artistica svolgendo un’opera di guida e coordinamento nei confronti di autori, sceneggiatori, attori, scenografi, costumisti, cameraman, tecnici audio e delle luci.
Il REGISTA è quindi il responsabile ultimo della qualità complessiva dell’opera, che sia l'allestimento di uno spettacolo dal vivo, un programma televisivo, un film, una fiction o uno spot.
Ogni aspetto in grado di incidere sulla qualità del prodotto è competenza del regista: scene, costumi, fotografia, montaggio sono frutto di sue decisioni.
La realizzazione delle singole attività viene svolta da figure professionali specializzate.
Insomma, quello del regista è un lavoro tanto affascinante quanto pieno di responsabilità che necessitano di competenze molto dettagliate.
Le qualità che non possono mancare ad un regista sono una grandissima originalità, capacità di sfornare idee numerose e vincenti, oltre che un'ottima capacità di problem solving.
Esistono diverse tipologie di registi:
Televisivo
Radiofonico
Teatrale
Cinematografico
I compiti del regista:
Come accennato, i compiti di un regista sono molteplici e seguono l'intera produzione artistica, che sia questa cinematografica, radiofonica, teatrale o televisiva.
Reperisce produttori e finanziamenti,
definire l'ambientazione del film,
selezionare il cast giusto,
definire tempi e piano di lavoro
predisporre la scaletta delle prove.
leggere e studiare i copioni,
provare le scene,
coordinare le attività della troupe e del cast,
sovrintendere la fotografia,
la selezione delle scenografie e l'intero comparto tecnico.
Post-produzione:
coordina e sovrintende le attività di post produzione come montaggio,
effetti speciali e sonori,
mixaggio
Conoscenze specialistiche
Per far fronte a tutti questi compiti saranno indispensabili profonde conoscenze in tema di arte, un'ottima padronanza della lingua italiana, conoscenze di alto profilo nell'ambito della comunicazione e dei media oltre che un'infarinatura di competenze nella gestione del personale e di sociologia, psicologia ed antropologia.
Organizzazione della produzione cine-televisiva
Processi televisivi e cinematografici
Stili di regia cinematografica
Stili di regia televisiva
Mezzi tecnici di ripresa
Tecniche di regia
Tecniche di ripresa video
Tecnologie audio-video
Funzionamento della cabina di regia
Regia in ripresa diretta
Montaggio in diretta
Conoscenze generali
Storia della televisione
Storia del cinema
Storia del teatro
Struttura narrativa del prodotto televisivo
Elementi di sceneggiatura (cinematografica, teatrale, radiofonica)
Tecnica del linguaggio cinematografico
Elementi di costo produzioni audiovisive
Elementi di edizione e montaggio cinematografico
Teoria della ripresa video
Linguaggio cine-televisivo
Organizzazione del set
Stili di regia
Mezzi tecnici di ripresa
Tecniche di ripresa video
Funzionamento della cabina di regia
Fotografia e composizione dell’immagine
Tecniche di ripresa del suono
Normativa concernente le attività culturali e di spettacolo
Edizione e montaggio cinematografico
Montaggio televisivo
Tecniche di registrazione audio
Formazione:
Non esiste una strada univoca per diventare regista in Italia, ma il primo passo che ti consigliamo di compiere è sicuramente di iscriverti:
Liceo artistico con indirizzo Audio Video
Parma : Liceo Artistico Paolo Toschi
Corso di Laurea Triennale in Scienze della Musica, delle Arti e dello Spettacolo.
Bologna: DAMS - Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo
Milano: Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti
Torino: CAM - Cinema, arti della scena, musica e media
Scuole e Accademie per registi
Un discorso a parte va fatto per le Accademie e Scuole di Cinema che hanno come asso nella manica quello di prevedere stage e laboratori obbligatori completamente improntati alla pratica, oltre che una formazione teorica ad hoc.
Ciò consentirà di conoscere l'ambiente ancor prima di lavorarci e crearti un'utilissima rete di contatti.
Jack Frusciante è uscito dal gruppo - Enrico Brizzi
#IORESTOACASA...con Fantasia! - Consigli di lettura
Ciao! Con il libro da consigliarvi oggi, vi faccio fare un bel salto indietro nel tempo, fino al 1994, quando usciva quello che sarebbe diventato un best-seller tra i giovani.
Il titolo è Jack Frusciante è uscito dal gruppo, scritto da Enrico Brizzi.
Trama: Perchè J. Frusciante, chitarrista dei Red Hot Chili Peppers è uscito dalla sua band? All'apice del successo, aveva la vita che molti sognano, fama, ricchezza, eppure lui se ne va... perché?
Forse il "vecchio" Alex, il protagonista del libro, lo sa. L'ha capito. Alex è un diciassettenne, vive a Bologna, studente modello, apprezzato dai suoi professori; eppure improvvisamente la sua vita cambia: non se la sente più di "trovarsi in una società dove il tuo compagno di stanza usa valigie a più buon mercato delle tue". E poi c'è l'incontro con Aidi, la ragazza con la quale si frequenterà per alcuni mesi, senza che si scambino neppure un bacio, ma che lo travolgerà e lo porterà a sfrecciare dalla sua Bologna fino alle colline di San Mamolo, dove abita lei. E in questi mesi Alex capisce che deve iniziare quella complicata arte che è il prendere le giuste distanze per diventare se stessi: a partire dalla sua famiglia, costituita dalla "mutter", il "cancelliere", e il fratello minore detto "frère du lait". E l'amore? potrà reggere all'enorme distanza rappresentata dall'oceano, dato che Aidi è andata in America per uno scambio culturale? Tutte risposte che Alex cercherà di darsi mentre sfreccia in sella alla sua bici per le vie di Bologna.
Non trascurabile il fatto che questo romanzo sia ricco di citazioni letterarie (Il Piccolo Principe, Il Giovane Holden, On the Road...) e musicali: per descrivere i momenti dei protagonisti, e per fare paragoni, Brizzi usa testi di RHCP, LedZeppelin, Smiths, Beatles, Doors, SexPistols... una vera chicca per chi, come la sottoscritta, è appassionato di punk-rock!
Questo libro l'ho letto quando avevo l'età del protagonista, e mi è sembrato di ritrovarmi catapultata all'interno della storia, ho avuto fin da subito la sensazione che Alex fosse un vecchio amico che ti racconta le sue vicissitudini, utilizzando quel gergo tipico da adolescente, quello che "ci si capisce al volo". Ebbene, ho voluto rileggerlo adesso, a distanza di anni, e mi è servito per afferrare il senso degli atteggiamenti di Alex; con una diversa consapevolezza ho capito davvero quelle che erano le sue emozioni e le sue sensazioni, perchè Alex realizza che quello era il momento di "uscire dal gruppo", uscire dalla consuetudine e dagli schemi sociali; effettivamente, erano le stesse sensazioni provate da me in quell'epoca.
Questo libro lo voglio consigliare ai ragazzi, perché sono convinta che apprezzeranno la scrittura di Brizzi, che si esprime con la loro stessa lingua per spiegare i tormenti di Alex; ma lo consiglio vivamente anche agli adulti, perché sono convinta che possa rivelarsi uno strumento molto utile per cercare di capire quel mondo complesso, difficile, ma anche bellissimo, che è l'adolescenza.
Buona lettura!!
p.s. lo sapete che proprio quest'anno J. Frusciante è rientrato nel gruppo??